La cronaca:
GENOVA, 11 novembre 2012
Napoli, finale da urlo. Genoa travolto 4-2. Rossoblù al 5° k.o. consecutivo. Erano andati avanti con un grande Immobile e poi con Bertolacci dopo l'1-1 di Mesto. Ma l'assedio finale degli azzurri è premiato con le reti di un super Cavani, Hamsik e Insigne
Un Genoa disperato cade per la quinta volta consecutiva, travolto da un brutto Napoli, capace però, con un finale giocato sui nervi, di rimettere in sesto una partita incredibile e persa dagli uomini di Delneri (zero punti per lui sulla panchina rossoblù) in un finale pazzesco. Immobile e Bertolacci avevano portato avanti il Grifone, rendendo vano il gol dell'1-1 di Mesto. Poi in dieci minuti sono arrivati i gol di un indemoniato Cavani, il 3-2 di Hamsik al 90' e il 4-2 di uno splendido Insigne al 49' in contropiede. Scacco matto per un Genoa che ha pagato pesantemente la mancanza di personalità.
CI PENSA CIRO Scongiurato il timore legato al maltempo, a Marassi si può giocare addirittura con sprazzi di sole. La sorpresa più grande la regala Mazzarri, che schiera il suo Napoli senza Inler, al quale è preferito Dzemaili. Nel Genoa zeppo di infortunati in panchina i Primavera Krajnc e Said assieme a Borriello, ancora non al meglio, ma convocato. Genoa con un 4-1-4-1 forzato con Immobile unica punta. Ed è una scelta che paga, quella di Delneri, perché Immobile mette in continua apprensione la difesa del Napoli, approfittando della grande presenza del centrocampo rossoblù che impedisce agli ospiti di concretizzare il prolungato possesso palla. Il massimo del pericolo i partenopei lo creano grazie a Maggio dopo 13 minuti, con un palo esterno colpito su iniziativa di Cavani, unico a mantenere una certa pressione sui padroni di casa. I quali sono invece micidiali e passano al 23' su una delle tante ripartenze: Tozser calcia a botta sicura, Campagnaro respinge, ancora Tozser, palla deviata da Cannavaro e Immobile da due passi insacca. La pressione del Napoli non basta di fronte a un Genoa capace di chiudere ogni spazio e ripartire: gran parata di De Sanctis su Immobile al 29', traversa di Bertolacci al 32'. In casa Napoli due occasioni, entrambe con Cavani: nella prima, al 32', la mezza rovesciata dell'uruguaiano non riesce per una trattenuta di Bertolacci non vista dall'arbitro (era rigore?) e poi sul finire del primo tempo con un tiro sbilenco che fa sfumare l'ennesimo affondo di un Maggio ispirato.
botta e risposta La sfida Immobile-Insigne si materializza a fine primo tempo, con Pandev che esce colpito duro lasciando il campo all'altro ex Pescara. A inizio ripresa Mazzarri getta nella mischia anche Mesto per Campagnaro passando al 4-4-2. E i nuovi entrati confezionano l'1-1 dopo 9 minuti. Discesa da sinistra di Cavani, la palla arriva a Insigne, probabile mano di Antonelli, ma l'attaccante del Napoli continua e serve Mesto a due passi dalla porta: tiro e gol. Palla al centro e dopo 2 minuti è 2-1. Ancora Immobile, che scappa a sinistra, palla ad Antonelli appena dentro l'area, servito Bertolacci che da due passi insacca. Il Genoa corre il doppio, il Napoli sbaglia l'impossibile, ma non molla la presa grazie alla determinazione di Insigne e ancora Maggio che aiutano un Cavani indemoniato alla ricerca del gol. Mazzarri mette dentro anche Inler per un Behrami assai deludente, cercando il pari in un assalto finale. Al 30' traversa di Insigne che si libera al tiro sulla sinistra: Frey devia quanto basta per salvarsi. E spingi e spingi arriva il 2-2. Merito giustamente di Cavani, che a forza di giocare sul filo del fuorigioco indovina l'affondo al 34', si libera di Frey e insacca. Il Napoli ci crede e approfitta della paura del Genoa nel finale. e al 45' ariva il 2-3: Mesto sfonda a destra e mette in mezzo, Hamsik, non brillantissimo, insacca da due passi di testa. C'è il tempo anche per il 4-2. Le praterie offerte dal Genoa alla ricerca del pari permettono a Insigne di scappare al 49' e insaccare. Il Genoa si mangia le mani, ma onestamente, appena il Napoli ha spinto, non c'è stata partita. (www.gazzetta.it - Nicola Melillo)
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