La cronaca:
Napoli, 25 settembre 2013
Napoli-Sassuolo 1-1, Zaza replica a Dzemaili: Benitez, niente record e addio alla vettaMilano, 25 settembre 2013. Botta e risposta nel primo tempo, poi gli azzurri soffrono: la striscia di vittorie consecutive si ferma a 4. Primo punto per gli emiliani, Di Francesco salva la panchina. Partenopei al secondo posto dietro la Roma, raggiunti dalla Juve.
Delusione. Niente primo posto. Niente cinquina. Niente record. Il Napoli frena al San Paolo. È un eccellente Sassuolo da combattimento a prendersi la scena e a complicare i piani degli azzurri, lassù dove volano le regine del campionato. Il muro della squadra di Di Francesco resiste agli assalti dei tenori di Rafa Benitez. E alla fine il pareggio è il risultato più giusto: i tifosi napoletani s'illudono con Dzemaili in avvio, ma appena 5' dopo è Zaza a versare acqua gelata sui padroni di casa, a caccia dell'ennesimo record (le 5 vittorie di fila di Ottavio Bianchi della stagione 1987-'88, conclusa con il 2° posto dietro al Milan).
Partenza sprint Benitez ricorre ad un ampio turnover. Sei cambi rispetto all'ultima sfida col Milan (in campo Cannavavo, Fernandez, Armero, Inler, Mertens e Pandev). Subito al 4' Higuain sporca i guanti di Pegolo con una forte conclusione dalla distanza. Al 6' è Zaza a creare scompiglio, ma alla prima vera azione incisiva il Napoli passa: tocca a Dzemaili, al 14', dal limite dell'area, infiammare la platea con il solito destro potente e preciso, su cui nulla può Pegolo. Il Sassuolo rifiuta a priori il ruolo di vittima sacrificale e al 19' trova un gol da cineteca: lo firma ancora lui, Zaza, taglio di capelli alla Balotelli, servito in profondità da Kurtic (sull'attaccante è tenera la marcatura di Cannavaro), con un diagonale da posizione impossibile che finisce all'incrocio dei pali tra lo stupore dei napoletani. Che rivedono le streghe al 26' quando Mesto e poi Reina respingono sulla linea le conclusioni di Zaza e Laribi. Ripartenze sorprendenti, quelle dei ragazzi di Di Francesco. Punti nell'orgoglio, gli azzurri premono sull'acceleratore e si riportano furiosamente nei sedici metri. Ci provano Higuain, Mertens e Inler, ma alla fine la diga del Sassuolo riesce a liberare l'area. Il primo tempo si chiude con un'altra proposta di marca neroverde: stavolta è una traiettoria carica di veleno di Kurtic, finita di pochissimo a lato, a far tremare la Benitez band.
Reazione I tifosi del San Paolo comprendono il momento di difficoltà e incitano a più non posso i propri beniamini. All'8' Mertens dribbla e Antei e prova la conclusione a giro. Un minuto dopo, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Fernandez fallisce la più nitida delle palle gol tirando su Pegolo, tutto solo in mezzo all'area. All'11' Di Francesco sostituisce Schelotto (che non gradisce affatto) si affida sulla fascia a Marzorati. Al 13' Cannavaro libera un pericoloso spiovente di Kurtic, tra i migliori del Sassuolo. Lo sloveno è una spina nel fianco e al 23' Cannavaro deve ricorrere a tutto il suo tempismo per salvare sul centrocampista lanciato a rete. Il Napoli fa una fatica tremenda: la difesa a 5 degli ospiti è attenta ed è difficile trovare un varco. Al 33’ Pegolo perde il pallone in uscita e per poco non ne approfitta Higuain: risolve Acerbi in extremis. Al 37' Reina deve volare sul colpo di testa di testa di Kurtic. L'ultimo assalto porta la firma di Inler. Ma il suo tiro della distanza viene deviato in angolo da Pegolo. Al triplice fischio, i tifosi del Napoli lasciano lo stadio delusi. Complimenti a Di Francesco: con la prestazione ispirata e il pareggio di ieri salva la panchina e allontana le ombre di Di Carlo, Cosmi e Pea. (gazzetta.it - Alessio D'Urso)
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