La cronaca:
Napoli, 25 gennaio 2014
Albiol acciuffa il Chievo e salva un brutto Napoli. Finisce 1-1 al San Paolo: apre Sardo, pareggia il difensore nel finale. Tre legni, ma prestazione deludente della squadra di Benitez. I tifosi chiedono altri acquisti a De Laurentiis.
Ha deluso ancora il Napoli che ha dovuto sudare per acciuffare in extremis il pareggio in casa con il Chievo. Dopo il punto raccolto a Bologna, un altro mezzo passo falso della squadra di Benitez che mette sempre più a rischio il terzo posto (la Fiorentina può avvicinarsi a -1). E' finita 1-1 e gli azzurri devono ringraziare Albiol che nel finale ha trovato il guizzo in mischia per portare a casa un pareggio.
SARDO GELA IL SAN PAOLO - Quello visto stasera è stato un Napoli troppo brutto per essere vero, mai capace di prendere in mano la partita, sempre in sofferenza a centrocampo e assolutamente poco incisivo davanti. Benitez ha scelto come coppia centrale di centrocampo Inler e Dzemaili, lasciando il nuovo acquisto Jorginho in panchina. In attacco il tecnico ha preferito Mertens a Insigne, rilanciando Hamsik (alla fine molto deludente) alle spalle di Higuain. In campo però si è vista solo la squadra di Corini, sempre compatta in difesa (con tanti uomini sempre dietro la palla ha rischiato davvero pochissimo), brava a sfruttare la superiorità numerica in mezzo al campo e sempre pericolosa sulle fasce. Da una iniziativa del napoletano Sardo è nato il gol del meritato vantaggio: triangolo con Thereau e destro imparabile dell'esterno all'incrocio opposto che ha gelato il San Paolo. Ha fatto fatica a reagire la squadra di Benitez, un paio di lampi di Mertens (anche un palo esterno) e un'incredibile occasione fallita da Higuain non hanno accontentato i tifosi che all'intervallo hanno fischiato spazientiti.
ALBIOL STRAPPA IL PARI - I problemi di Benitez non si sono risolti nella ripresa, perché il Chievo non si è disunito e con una cerniera difensiva attenta e ha impedito al Napoli qualsiasi sortita in avanti. Troppi lanci lunghi dalla difesa, poche azioni manovrate, quasi nessuna conclusione verso lo specchio della porta. Benitez ha provato anche la carta Jorginho, che è entrato in campo con personalità e ha fatto subito vedere di avere piedi buoni, ma è stato troppo poco per scuotere una squadra irriconoscibile sotto tutti i punti di vista. Gli unici brividi li hanno regalati Mertens, che ha centrato il suo secondo palo della serata con una bella esecuzione su punizione, e Insigne (in campo al posto di Maggio) che ha scheggiato la traversa a botta sicura. Nel finale ci ha pensato Albiol a evitare la figuraccia, trovando il gol del pareggio in mischia (il suo primo centro in Italia): una zampata che è bastata per raccogliere un punto, ma non per soddisfare le attese dei tifosi che hanno chiesto anche altri acquisti al presidente De Laurentiis. Il terzo posto è sempre più a rischio, domani la Fiorentina battendo il Genoa si può avvicinare sensibilmente.
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