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La chiesa di San Saturno
Il primo impianto della chiesa di San Saturno, affonda le sue origini con tutta probabilità nel periodo bizantino, anche se è menzionata nelle fonti documentarie solo a partire dalla seconda metà del XVI secolo. L'importanza della povera chiesetta risulta attestata dal toponimo Santu Sadurru utilizzato proprio per indicare la zona limitrofa a tale edificio.
E' imputabile probabilmente alla presenza fagocitatrice della dimora giudicale e dei suoi annessi difensivi il fatto che tale realtà cittadina non sia riuscita ad emergere nonostante le sue antiche origini. Il lento decadimento della struttura, già a partire dal XVI secolo, è documentato dalle istanze di riparazione presentate al viceré Heredia dal Sindaco di Oristano.
Sul medesimo sito della antica chiesa, oggi ne sorge una nuova il cui impianto dei primi del 1900 è affiancato dal monastero delle suore francescane e da una struttura educativa per le orfanelle.
La nuova chiesa, che durante la costruzione fu soggetta al crollo di parte della copertura, fu edificata in stile Neoromanico su un impianto a navata unica terminante con un abside semicircolare. L'involucro esterno è caratterizzato dall'uso del cotto faccia vista decorato timidamente attraverso l'inserto di mattoni più chiari.

 
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