Il portale di Vittu Sotto
prende il nome del ricco proprietario terriero, che nel 1780 donò
il podere, i cui limiti sono da esso definiti, alla consorte. L'opera,
alta circa otto metri, è espressione nella sua maestosità
e sfarzosità del prestigio economico e sociale assunto dalla allora
in vista famiglia oristanese. L'oliveto di Vittu Sotto è ubicato
a qualche chilometro da Oristano in località Donigala Fenughedu.
E' il portale campestre più importante e architettonicamente raffinato
fra quelli presenti nella regione. Il complesso di caratteri formali in
esso presenti, tendenti alla grandiosità e alla sovrabbondanza,
destinati a colpire l'immaginazione, sono da attribuirsi alla fine del
periodo Barocco. La costruzione realizzata sul ciglio di una strada poco
ampia ha richiesto proprio per questo motivo intelligenza e capacità
progettuali spiccate, che ne permettessero, attraverso un rimedio risolutivo
ottico, una visione più equilibrata di rispondenza tra i vari elementi
e le loro proporzioni .Questo rimedio, realizzato ruotando la strombatura
del fornice rispetto alla perpendicolare al prospetto, ha consentito di
dargli un andamento obliquo sul lato sinistro così da favorire
anche le operazioni di manovra dei carri. Si è sempre tenuta presente
l'importanza dell'estetico confermata dalla presenza di statue e altri
elementi decorativi in abbondanza. E' interessante notare che anche l'acroterio
di coronamento, in asse col portale, è stato ruotato parallelamente
al fornice in modo da sottolinearne la fruizione visiva diagonale. Si
nota inoltre, nel portale, un accento pittorico espressione soggettiva,
di tipo locale, ancora in via di formazione. La paternità dell'opera
con ogni probabilità è da attribuirsi all'architetto cagliaritano
Viana. A conferma di questo, vengono poste in evidenza le analogie dei
particolari in ferro battuto del cancello con le balaustre delle tribune
della chiesa del Carmine; opera invece
da lui documentariamente realizzata.
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