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- Shojin Ryori
- La cucina vegetariana giapponese
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- La cucina "Shojin Ryori" è un tipo di cucina vegetariana che si
è diffusa in Giappone dopo l'introduzione del Buddhismo nel 538 C.E. Anzi,
più esattamente possiamo definire la cucina Shojin Ryori VEGETALIANA, in
quanto esclude sia la carne che il pesce, le uova e i prodotti derivati dal
latte.
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- Il termine Shojin ha il significato di devozione, diligenza, nonché di
purificazione, ed è la traduzione in lingua giapponese del termine
sanscrito "vyria", che vuol dire trattenere la bontà e allo
stesso tempo allontanare le forze maligne. "Vyria" è nel
Buddhismo della tradizione Mahayana la quarta delle sei Perfezioni (Paramita)
e coloro che seguono queste sei Perfezioni sono considerati i seguaci della
via del Buddha.
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- L'osservanza del vegetarismo deriva dal primo dei cinque Precetti, secondo
cui è proibita l'uccisione di qualsiasi essere. Nei primi anni della
propagazione del Buddhismo non esisteva l'assoluto divieto di mangiare la
carne, tanto che ai seguaci del Buddha era consentito nutrirsi di cibi
carnei seppure a certe condizioni, e cioè che non fossero essi stessi a
causare la morte dell'animale e che inoltre l'animale ucciso non fosse
esclusivamente destinato a loro. Nel caso particolare dei monaci, dal
momento che potevano procurarsi il cibo solo attraverso le elemosine, erano
quindi obbligati a consumare tutto quanto veniva loro offerto, compresa la
carne.
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- Ma poi con l'avvento del Buddhismo Mahayana il consumo della carne venne
del tutto proibito. I monaci della Cina antica coltivavano i prodotti e
preparavano il proprio cibo seguendo rigorosamente il regime vegetariano.
Nel IX secolo in Giappone il fondatore della Scuola Buddhista Shingon, KUKAI,
e il fondatore della Scuola Tendai, SAICHO, fecero viaggi in Cina recandosi
nei templi al fine di apprendere gli insegnamenti buddhisti, che poi
importarono nel loro Paese, inclusa la cucina vegetariana. E sempre in
Giappone, nel XIII secolo, il fondatore della Scuola Soto della Tradizione
Zen, DOGEN, che viaggiò in Cina proprio per studiare lo Zen, al suo rientro
in Giappone introdusse formalmente la cucina "Shojin Ryori" allo
scopo di stabilire abitudini dietetiche basate su un rigoroso regime
vegetariano, che fece adottare anche come formula di addestramento mentale.
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- Attualmente in Giappone con il termine "Shojin Ryori" ci si
riferisce sia a una cucina vegetariana di stile buddhista che a un qualsiasi
piatto vegetariano e anche se oggi è difficile individuare nelle abitudini
alimentari una rigorosa disciplina vegetariana si possono comunque trovare
eccellenti piatti vegetariani nella tradizione culinaria giapponese.
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