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Dopo la caduta dei regimi Sovietico e Talebano, che hanno provocato il totale crollo del sistema educativo afgano, le agenzie di pace hanno individuato come principale obiettivo la ricostruzione delle scuole primarie, secondarie e delle Università. In Afghanistan, infatti, si registra al momento un valore dell'analfabetismo pari al 69%, considerando inoltre la completa esclusione delle donne dagli studi. Infine l'ultimo conflitto che ha avuto luogo sul quel territorio ha provocato la distruzione della maggior parte delle strutture scolastiche, spesso adibite a scopi bellici.
Con il progetto "Back to the music", le più grandi agenzie e associazioni non governative del mondo (NGO), quali Peace Waves ed ANCB, con la collaborazione dell'UNESCO e del Ministero dell'Educazione Afgano, puntano a ristabilire un sistema concreto volto a riformare il sistema scolastico locale. Per conseguire questo obiettivo è necessario ricostruire le strutture, reintrodurre materiali scolastici (libri di testo, articoli di cancelleria, ecc.) e ristabilire completamente il corpo docenti (durante l'ultimo regime l'85% degli insegnanti è emigrato o è rimasto vittima di scontri armati), tramite formatori per rendere competenti i giovani neolaureati nel Paese. Il progetto si propone di promulgare una cultura di pace nel rispetto dei diritti umani e dei processi di democratizzazione, dando vita così ad una "Open School", ossia un laboratorio didattico e metodologico aperto alla cittadinanza di ogni sesso ed età.
La manifestazione "Just Like a Woman 2002" si pone come obiettivo la raccolta di fondi (150.000 Euro) per realizzare la prima scuola di musica femminile nella Facoltà delle Belle Arti dell'Università di Kabul, grazie alla partnership dell'Associazione italiana "Peace Waves", che si occupa di sviluppare l'educazione attraverso le arti e lo sport. Just Like a Woman è anche un contributo alla promozione sociale, culturale e in particolare della musica al femminile.
Durante il periodo della manifestazione si affiancheranno alle serate musicali e d'animazione altre due interessanti iniziative, presso Palazzo B. Iacopo, per finanziare il progetto "Back to the music":
La città di Varazze ospita ancora la seconda edizione di "Just like a Woman - Tributo alle Regine della Musica", unico festival italiano esclusivamente femminile.
Questa sorta di Lilith Fair di casa nostra, che già nella sua prima edizione ha rivelato un dna di alta qualità artistica, presentando Miriam Makeba, Suzanne Vega, Susana Baca, Bebel Gilberto, Rossana Casale e Fiorella Mannoia, quest'anno si arricchisce di un' importante iniziative socio-culturale sempre al femminile.
"Just like a Woman", in collaborazione con l'associazione italiana "PeaceWaves", lancia il progetto "Back to the music", una raccolta di fondi che ha l'obiettivo di attivare una scuola di musica femminile all'interno della Facoltà di Belle Arti dell'Università di Kabul, in Afghanistan. Uno slogan per vincere la discriminazione contro la donna e la musica, senza violentare la tradizione islamica.
Non a caso la cerimonia di apertura del festival vedrà
la partecipazione di Farida Mahwash, unica artista afgana a cui è stato
assegnato il titolo di 'Ustad' ('Maestro') onorificenza riservata solo agli
uomini. Mahwash, regina della musica tradizionale in esilio, riceverà,
in presenza di rappresentanti del governo afgano, il premio 'Janis Joplin' che
il festival quest'anno assegna all'artista donna che si è segnalata per
il suo impegno, in campo sociale e umanitario.
Una piccola metafora che idealmente ricostruisce, attraverso la musica, un'unione
artistica e intellettuale che supera le barriere politiche.
Anche sotto il profilo artistico "Just like a Woman" dimostra di aver mantenuto le promesse dell'esordio, presentando un cast internazionale di grande qualità e originalità: Farida Mahwash, Giorgia, Aziza Mustafa Zadeh, Mairéad Ní Mhaonaigh degli irlandesi Altan, Cassandra Wilson, Angelique Kidjo, Noa.
I concerti si terranno in tre suggestive piazze della città di Varazze: Piazza S. Ambrogio, Bovani e Beato Jacopo.
Direzione artistica: Ezio Guaitamacchi
Direzione organizzativa: Massimo Sabatino
PROGRAMMA
Farida Mahwash |
Anteprima
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Giovedì 11 luglio
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La voce dell'Afghanistan Prima dell'avvento dei talebani le è stato assegnato il titolo onorifico di Ustad, onorificenza in campo artistico dato solitamente agli uomini. È la regina della musica tradizionale afgana e apre il festival con una performance accompagnata dal Kabul Ensemble. |
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Giorgia |
Piazza Bovani
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Venerdì 12 luglio
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Soul woman d'Italia |
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Aziza Mustafa Zadeh |
Piazza S.Ambrogio
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Giovedì 18 luglio
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La Sarah Vaughan islamica Figlia d'arte, questa pianista vocalist, suggestiva ed eterea, riesce a fondere i sapori della sua terra, l'Azerbaijan, con l'improvvisazione jazzistica e la tradizione della musica classica. |
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Altan Featuring Mairéad Ní Mhaonaigh |
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Sabato 20 luglio
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La regina della musica celtica Vengono dalla contea del Donegal e sono considerati la miglior band di folk revival irlandese degli ultimi anni. Alla loro guida c'è Mairéad Ni Mhaonaigh, cantante raffinata e violinista provetta.Si esibiscono a Varazze nella loro unica data italiana. |
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Cassandra Wilson |
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Lunedì 22 luglio
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Il New York Times l'ha definita "miglior
cantante donna degli ultimi vent'anni" Senza dubbio la più brava jazz vocalist del momento. Anche se la sua musica, elegantissima e coinvolgente, partendo dal blues scavalca spesso i confini del jazz arrivando a classici del rock e della musica brasiliana. |
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Angelique Kidjo |
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Giovedì 25 luglio
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La nuova Mama Africa La legittima erede di Miriam Makeba: viene dal Benin e la sua commistione tra ritmi afro e sonorità newyorkesi l'ha fatta diventare una delle più intriganti realtà della world music. |
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Noa |
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Domenica 28 luglio
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L'usignolo israeliano Scoperta nei primi anni '90 dal chitarrista jazz-fusion Pat Metheny, questa vocalist di origine yemenite, genitori israeliani e residenza newyorkese riesce a sintetizzare armonie medio-orientali con ritmi e sonorità pop-jazz. |
La raccolta di fondi per attivare la scuola di musica femminile all'interno della Facoltà di Belle Arti dell'Università di Kabul, in Afghanistan, si svolgerà a Varazze durante le tre settimane del Festival, grazie alla vendita in diversi punti della città di gadgets decorati dai loghi 'Just like a Woman', 'Back to the music' e 'PeaceWaves', di foulards di seta Afgani e dall'asta di preziosi e rari strumenti musicali sempre afgani.
Tutte le attività artistiche e benefiche di 'Just like a Woman' vedono quest'anno la partecipazione di IOL, che ospita nel portale la press room dell'evento, aggiornata quotidianamente dei risultati della raccolta di fondi, e da Radio Montecarlo.
Il festival sarà oggetto di due documentari televisivi
di un'ora ciascuno che andranno in onda in autunno su "RaiSat Show".
Se
siete generosi e volete darci un sostegno per il progetto le coordinate
bancarie sono le seguenti: Grazie! |