La vita a volte è strana, avvolta nel suo mistero, nella sua imprevedibilità,
nei suoi movimenti in cui noi...
...noi..seguiamo le orme di un destino...che ci appartiene...di un destino...che
a volte ci sorprende,
con la sua imminente voglia di darci felicità...o tristezza...
cerchiamo di modificarlo, spesso ci riusciamo...spesso cadiamo..ci rialziamo...
un pò intontiti per la sua prepotenza, per la sua immediatezza...
...ci rifugiamo in noi stessi...nelle persone che amiamo...
...senza accettare la sfida che spesso ci assale...
...combattiamo per godere della felicità...vinciamo...
...in questo destino in cui credo...
in cui cerco di trovare la mia strada...
...io vivo...



..grazie..a te amore...
.è un amore che si innalza al di sopra di mille fattezze razionali della vita di tutti i giorni...
..è un amore...che irrompe nel mio cuore..dolcemente..
teneramente...
..è un amore...che esiste..al di là del tempo..dello spazio..
..è un amore..che ti cerca...e ti trova..
..in un bellissimo fiore...nel sole..nella luna...nelle stelle...
...e in questo amore che mi da vita, forza...
..io vorrei amarti..sussurrarti quanto ti amo..
..le mie parole si disperdano ora al vento..e giungano da te..
...nella tua anima...con forza..teneramente...
..perché il mio cuore..è tuo...
..e ti desidero dolcemente...



Sei il mio dolce rifugio ...
in questa vita così fugace, così razionale...
in questa vita dove si corre in fretta,
molto in fretta...
e mi piace moltissimo rifugiarmi
nei tuoi occhi, in un tuo dolcissimo abbraccio...

chiudere gli occhi accanto a te...
tra le tue braccia...e volare...
dove niente e nessuno può fermare
la mia mente...
in luoghi dove ci amiamo
solo io e te...



ti amo..
nessuno mi ha mai amato così..

mi prendi per mano conducendomi
in posti meravigliosi...

il tuo amore per me,
è quello che ho sempre desiderato dalla vita..

il mio amore per te...
è grande...immenso...











"Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,
assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
Il mio corpo di rude contadino ti scava
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.
Fui solo come un tunnel.
Da me fuggivano gli uccelli e in me irrompeva
la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un'arma,
come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda. 
Ma viene l'ora della vendetta, e ti amo.
Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo. 
Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d'assenza! 
Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!
Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.
&Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto!
Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane,
 e la fatica rimane, e il dolore infinito."

Pablo Neruda