TOLOMEO I SOTERE |
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In seguito alla morte di Alessandro il Grande,
nel 323 a.C., l’Impero Greco fu diviso tra i Diadochi (Successori) dal
reggente dell’impero Perdiccas.
Tolomeo fu nominato satrapo d’Egitto e Libia. Con l'intenzione di rafforzare
il proprio potere, Tolomeo I rubò il corpo di Alessandro il Grande, che era
stato imbalsamato e doveva essere riportato in Macedonia. Tolomeo mandò un
contingente armato ad intercettare il corteo funebre e riportò il corpo ad
Alessandria dove fece erigere una tomba spettacolare. Questo atto politico
rafforzò la rivendicazione di Tolomeo di succedere ad Alessandro come sovrano.
Nel 305 a.C., Tolomeo si autoproclamò Re di Egitto,
fondando la Dinastia Tolemaica che durò circa 300 anni, fino alla morte di Cleopatra
VII nel 31 a.C., in seguito alla quale l’Egitto divenne una provincia
Romana. Tolomeo I cominciò ad essere conosciuto anche con il nome di Sotere
(”il preservatore”).
Tolomeo I strinse una alleanza politica con Lisimaco, che nel frattempo si era
proclamato re di Tracia. Tolomeo I diede sua figlia Arsinoe II, avuta
dall'amante "ufficiale" Berenice, in sposa a Lisimaco attorno al 300
a.C.. In cambio, Lisimaco avrebbe dato qualche anno dopo la propria figlia
Arsinoe I in sposa al figlio di Tolomeo I, Tolomeo II Filadelfo. In tal modo
Lisimaco diventava il potenziale nonno del futuro regnante d’Egitto, Tolomeo
III.
La prima moglie di Tolomeo I fu Euridice, figlia del
diadoco Antipatre. La discendenza avuta da Euridice includeva Lisandra e suo
fratello Tolomeo Cerauno. La sua corte fu un covo di complotti e cospirazioni
tra Euridice e Berenice, che era considerata l'amante ufficiale del re. Alla
fine, fu dalla discendenza di Berenice che uscirono gli eredi al trono Tolomeo
II e Arsinoo II. Quando Tolomeo ripudiò il figlio avuto da Euridice, Tolomeo
Cerauno, egli si rifugiò da Lisimaco, in Tracia, dove si riunì a sua sorella
Lisandra che aveva sposato Agatocle, figlio di Lisimaco e di sua moglie Nicea.
Questa scellerata alleanza si rivelerà qualche anno dopo essere una vera e
propria tragedia greca.
Tolomeo I fu un uomo di grande ingegno. La sua
amministrazione dell’Egitto rassomigliò molto ad una gestione
imprenditoriale, amministrando lo stato con lo sguardo rivolto esclusivamente al
profitto. Come risultato, Alessandria crebbe fino a diventare la più prospera
città del mondo Ellenico.
Tolomeo I fu uno storiografo di se stesso, oltre che l’autore di una perduta
storia delle campagne di Alessandro il Grande. Proprio per il suo amore per la
storia, Tolomeo I fondò la più grande biblioteca del mondo antico ad
Alessandria, la sua capitale. La grande biblioteca di Alessandria fu costituita
spedendo inviati all’estero con il compito di acquistare o copiare tutti i
libri che avessero trovato. Ciascuna nave che entrava in Alessandria, veniva
setacciata alla ricerca di libri che venivano acquistati o copiati e restituiti.
In tal modo, la biblioteca si ampliò fino a contenere un mezzo milione di
rotoli o libri. I Tolomei fondarono ad Alessandria un museo (tempio delle muse),
che operava in modo molto simile ad una moderna università. Uomini dotti e
studenti vennero attratti ad Alessandria da ogni parte del mondo antico per
insegnarvi o studiarvi. Il commercio marittimo prosperò e un faro fu costruito
sull’isola di Faro, per guidare le navi nel porto di Alessandria. Questo faro
fu considerato una delle sette meraviglie del mondo antico.
Sotto la guida e la protezione del sagace Tolomeo I e
di suo figlio Tolomeo II, Alessandria venne fatta diventare il centro
letterario, matematico e scientifico dell’antico mondo occidentale e
mediorientale, arrogandosi il ruolo in precedenza goduto da Atene. Ed in questo
ruolo rimase per molte generazioni.
Tolomeo I abdicò il proprio trono a favore di suo figlio Tolomeo II nel 284 a.C., poco prima della propria morte, avvenuta nel 283 a.C.. Tolomeo I Sotere morì pacificamente nel proprio letto, uno dei pochi sopravvissuti ad Alessandro ad esserci riuscito. Tra le opere tramandateci da Tolomeo I, si può ancora vedere il tempio di Kom Abu Billo, dedicato ad Hathor “Signora di Mefket”.
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Tolomeo II Filadelfo ("fraterno" or
"di amore fraterno"), fu il secondo sovrano della dinastia Tolemaica;
figlio di Berenice I e Tolomeo I morto nel 283 a.C.. Nel 284 a.C. divenne
correggente con suo padre, poco più di un anno prima della morte di
quest’ultimo. Tolomeo II ereditò dal proprio padre la passione per
l’espansione e la formazione della Grande Biblioteca di Alessandria. Le sue
opere di costruzione inclusero anche la costruzione del canale che congiunse il
Nilo al Golfo di Suez.
Tolomeo II, nel 288 a.C., si sposò in prime nozze con
Arsinoe I (282-247 a.C.), figlia di Lisimaco di Tracia, in seguito ad un accordo
politico stretto da suo padre per assicurare la pace ed un sostegno finanziario.
Arsinoe I fu la madre di Tolomeo III; sua figlia, Berenice, si sposò con
Antioco II di Siria, sempre nell’ambito di un matrimonio politico per
assicurare la stabilità.
Tolomeo II fu coinvolto in una serie di guerre con il re Seleucide Antioco I. Fu
grazie a queste imprese che l’Egitto divenne la potenza marittima dominante
nel Mar Mediterraneo orientale. All’incirca nel 278 a.C., pochi anni dopo la
sconfitta del suocero Lisimaco, Tolomeo II accusò sua moglie Arsinoe I di
complicità in un complotto contro la propria vita e la esiliò a Copto,
nell’Alto Egitto. Pochissimo tempo dopo, Tolomeo II sposò la propria sorella,
Arsinoe II, che in precedenza era stata sposata con il re Lisimaco, padre della
sua prima moglie. In questo modo ebbe inizio la tradizione, che contrassegnò la
dinastia Tolemaica, dei matrimoni tra fratello e sorella. Subito dopo la morte
di Arsinoe II, nel 270 a.C., Tolomeo II la fece divinizzare e, per ricordarla,
comandò l’emissione di una coniatura di monete postume, che fu proseguita dai
suoi successori.
Tolomeo II inoltre stabilì una celebrazione
quadriennale per onorare suo padre che sopravvisse per diverse centinaia di
anni. Nelle intenzioni di Tolomeo II questa celebrazione avrebbe dovuto avere la
stessa importanza dei Giochi Olimpici. Egli inoltre diede vita alla antica
tradizione di conservare il ritratto del proprio padre su una larga parte delle
monete coniate che perdurò fino al regno dell’ultimo sovrano Tolemaico,
Cleopatra VII.
Tolomeo II governò un regno stabile e prospero fino
alla sua morte, nel 246 a.C.. La sua passione di ingrandire la Biblioteca di
Alessandria trasformò la sua città nel centro mondiale della conoscenza
confrontandosi con l’Atene dell’epoca di Pericle. Come già suo padre,
Tolomeo II spedì i propri emissari in tutte le parti del mondo conosciuto, alla
ricerca di nuovi testi. Secondo la “Lettera di Aristea”, Tolomeo II chiese a
70 studiosi Giudei di tradurre il Pentateuco in una versione in lingua greca che
fu inserita nella collezione della Grande Libreria. I poeti greci Callimaco e
Teocrito furono tra le figure letterarie collegate alla corte di Tolomeo II che
contribuirono a fare di Alessandria il più grande centro di erudizione
dell’Antico Mondo Ellenistico. Tolomeo II morì il 29 Gennaio del 246 a.C..
Gli succedette il suo abile figlio Tolomeo III.
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Tolomeo III Evergete I fu il terzo sovrano della
Dinastia Tolemaica. Era figlio di Tolomeo II Filadelfo e della sua prima moglie
Arsinoe II e si sposò con Berenice II, sua sorella. La sorella maggiore di
Tolomeo III era stata data in sposa ad Antioco II dell'Impero Seleucide (Siria).
Subito dopo la morte di lei, Tolomeo II iniziò una serie di guerre durante
tutta la prima parte del suo regno per vendicare la morte di sua sorella. Fu
durante la terza guerra Siriana che Tolomeo III conquistò il porto principale
del regno Axumita, importantissimo per il commercio dell'avorio.
Mentre Tolomeo III era assente dall'Egitto, era sua
moglie Berenice II a governare il paese. A causa di agitazioni sorte in Egitto,
Tolomeo fu costretto ad abbandonare il suo tentativo di assoggettare i Seleucidi
e ritornò in Egitto. Morì nel 221 a.C.
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Tolomeo IV Filopatore (“amante del padre”) era
figlio di Tolomeo III e Berenice II e fu il quarto sovrano della Dinastia
Tolemaica. Si sposò con sua sorella Arsinoe III. Tolomeo IV non fu grande come
suo padre, mancando sia di forza morale che di carattere. Fu più interessato ai
piaceri della vita e divenne famoso per le sue orge sfrenate. Tolomeo IV preferì
lasciare gli affari di stato nelle mani del suo corrotto ministro Sosibios.
La sua sola impresa degna di nota fu l'arresto del tentativo di invasione dalla
Siria da parte di Antioco III. Morì nel nell'estate del 205 a.C. all'età di 40
anni, lasciando come proprio erede suo figlio di soli 5 anni. In seguito alla
sua morte, due dei suoi potenti ministri giustiziarono sua moglie Arsinoe III.
Appena il governo cadde nelle mani dei suoi ministri, la maggiorparte dei
territori d'oltremare dell'Impero Egiziano andarono perduti.
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Tolomeo V Epifanio era figlio di Tolomeo IV e Arsinoe
III e fu il quinto sovrano della dinastia Tolemaica. Tolomeo V divenne re, in
seguito alla morte di suo padre, quando aveva solamente cinque anni. Il potere
dell’Egitto, durante il regno di suo padre, era finito nelle mani dei suoi
ministri corrotti e ciò portò a tragiche conseguenze quali la perdita dei
territori d'oltremare.
Dopo la morte di suo padre, Arsinoe III tentò di
prendere il potere e divenne reggente. Tuttavia, i due ministri più potenti,
Sosibius e Agatocle, avevano governato dietro le quinte per troppo tempo.
Arsinoe cadde vittima delle loro ambizioni e fu assassinata. Tolomeo V quindi
crebbe alla corte come sovrano marionetta, mentre il reale controllo dello stato
passava da un consigliere all’altro.
La Stele di Rosetta riporta nella sua iscrizione in triplice lingua le cerimonie che accompagnarono l’incoronazione di Tolomeo V Epifanio nel 197 a.C. a Menfi. Tolomeo V sposò Cleopatra I, figlia di Antioco III di Siria, nel 193 a.C. a solo 16 anni di età. Cleopatra I gli generò due figli, uno dei quali gli succedette come sovrano, Tolomeo VI. Secondo le chiacchiere dell’epoca, Tolomeo V fu avvelenato e morì all’età di 28 anni. Sua moglie divenne reggente a nome di suo figlio Tolomeo VI che aveva solamente 5 anni.
Nomi: |
Tolomeo VI Filometore |
Dinastia:
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XXXIII (323-31 a.C.) |
Anni di regno:
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[181-164 e 163-145 a.C.] |
Collocazione storica:
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Epoca Tolemaica 332-31 a.C. |
Tolomeo VI Filometore fu il sesto sovrano della
Dinastia Tolemaica. Era figlio di Tolomeo V Epifane e della sua moglie siriana
Cleopatra I. Come suo padre, Tolomeo VI ascese al trono all’età di soli 5
anni, in seguito alla morte del genitore, che si dice avvenne per avvelenamento.
Cleopatra I morì quattro anni dopo la salita al
trono di Tolomeo VI, nel 176 a.C., quando il sovrano non aveva che soli 9 anni.
Perciò Tolomeo VI finì sotto il potere dei suoi tutori, Euleo e Leneo, che
dimostrarono di essere incompetenti e provocarono perfino un conflitto con
Antioco IV di Siria. Tolomeo VI si sposò con sua sorella Cleopatra II dalla
quale ebbe un figlio (il futuro Tolomeo VII) e due figlie. Nel 170 a.C. fu
costretto a condividere il trono con suo fratello Tolomeo VIII Evergete II,
più giovane di lui di pochi anni.
Nel 164 a.C., Tolomeo VI lasciò Alessandria e fece un
viaggio fino a Roma dove fece finta di essere un cittadino di classe operaia.
Tolomeo VI aspettò a Roma fino a quando le autorità egizie lo vennero a
pregare di ritornare. Nel frattempo Tolomeo VIII, in assenza di suo fratello,
governò l'Egitto. Tolomeo VIII fu un sovrano davvero impopolare. Passò infatti
poco tempo che gli Alessandrini implorarono Tolomeo VI di tornare da Roma per
regnare su Alessandria. Nel maggio del 163 a.C., i due fratelli finalmente si
accordarono per dividere l’impero; Tolomeo VIII mantenne le province
occidentali della Cirenaica e Tolomeo VI divenne l’unico sovrano
dell’Egitto. Nel 145 a.C., Tolomeo VI morì in battaglia difendendo il proprio
paese dall’invasione della Siria guidata da Alessandro Balas. Gli succedette
suo figlio, Tolomeo VII. Tuttavia, Tolomeo VIII, subito dopo essere
venuto a conoscenza della morte del fratello, invase l’Egitto e costrinse il
suo giovane nipote a dividere il trono. Un anno dopo, Tolomeo VII fu assassinato
dallo zio.
Nomi: |
Tolomeo VII Neo Filopatore |
Dinastia:
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XXXIII (323-31 a.C.) |
Anni di regno:
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[145 a.C.] |
Collocazione storica:
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Epoca Tolemaica 332-31 a.C. |
Tolomeo VII Neo Filopatore, settimo sovrano della
Dinastia Tolemaica, fu lo sfortunato figlio di Tolomeo VI e Cleopatra II. Alla
morte di suo padre, avvenuta in battaglia contro la Siria, Tolomeo VII aveva
appena 16 anni. Era appena stato nominato correggente da suo padre quello stesso
anno.
Sua madre, Cleopatra II, divenne reggente in
carica per gli affari di stato.
La disputa di vecchia data tra suo padre ed il di lui fratello, aprì la porta
per un nuovo conflitto. Lo zio di Tolomeo VII (Tolomeo VIII Evergete II)
qualche anno prima si era accontentato di dividere l’impero con il fratello.
Dopo la morte di suo fratello, invase l’Egitto e costrinse il suo giovane
nipote a dividere il trono. Tolomeo VIII però non poté altrettanto facilmente
disporre della madre del giovane re e sua stessa sorella, Cleopatra II. Così
decise di sposarla. Con una brutale azione, Tolomeo VII fu assassinato proprio
durante il matrimonio tra sua madre e suo zio. Alla fine però, proprio
Cleopatra II divenne la principale rivale di suo marito e riuscì perfino a
cacciarlo fuori dall’Egitto per un breve periodo.
Nomi: |
Tolomeo VIII Evergete II |
Dinastia:
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XXXIII (323-31 a.C.) |
Anni di regno:
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[170-163 e 145-116 a.C.] |
Collocazione storica:
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Epoca Tolemaica 332-31 a.C. |
Tolomeo VIII Evergete II fu l’ottavo sovrano della
Dinastia Tolemaica. Era il fratello più giovane di Tolomeo VI e lo zio di
Tolomeo VII. Era figlio di Tolomeo V e della sua moglie siriano Cleopatra I.
Dapprima, Tolomeo VIII condivise il trono con suo fratello Tolomeo VI. Quando
suo fratello fuggì a Roma, Tolomeo VIII governò l’Egitto in sua vece. La
storia ce lo tramanda come un sovrano molto impopolare, tanto che gli
Alessandrini implorarono il ritorno di Tolomeo VI in patria. Tra i due fratelli
venne raggiunto un accordo, Tolomeo VIII lasciò l’Egitto al fratello,
ricevendone in cambio la provincia occidentale della Cirenaica.
Dopo la morte di suo fratello, il trono dell’Egitto
era passato a suo nipote, Tolomeo VII. Questa morte tuttavia offriva una grossa
occasione a Tolomeo VIII che invase l’Egitto, costringendo il suo giovane
nipote a condividere il trono. Per rafforzare la sua posizione, sposò la
moglie, rimasta vedova, di suo fratello (che era pure sua sorella), Cleopatra II.
Durante il banchetto nuziale, il complotto fu portato al suo culmine. Tolomeo
VIII uccise il suo giovane nipote e divenne l’unico sovrano dell’Egitto.
Tolomeo VIII però non aveva ancora terminato la sua opera di pulizia; tornò a
Menfi come faraone e espulse molti degli Alessandrini che si erano schierati
contro di lui. Nel 142 a.C., prese la figlia di Cleopatra II, Cleopatra III,
come sua sposa e da lei ebbe numerosi figli. Cleopatra II, la prima moglie,
sposata con la forza, si oppose a Tolomeo VIII e riuscì perfino a radunare
un’armata che per un breve periodo lo costrinse fuori dall’Egitto, ma il
regno di Tolomeo VIII, uno dei più impopolari della storia egizia, durò fino
al Giugno del 116 a.C., quando morì lasciando il potere a Cleopatra III e a
chiunque tra i suoi figli ella preferisse.
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Tolomeo IX Sotere II nacque nel 141 a.C. da Tolomeo
VIII e Cleopatra III. In seguito alla morte di suo padre, nel 116 a.C., il trono
era passato a Cleopatra III che aveva generato due figli maschi - Tolomeo IX
Sotere II e Tolomeo X Alessandro I - e tre figlie femmine - Cleopatra
IV, Cleopatra Trifena e Cleopatra Selene. Secondo la volontà di suo marito
Tolomeo VIII, Cleopatra III aveva designato, quale successore al trono di
Egitto, tra i suoi due figli quello che preferiva, il più giovane Tolomeo X
Alessandro.
Nonostante ciò, il popolo preferì che a regnare fosse
Tolomeo IX, con sua madre quale correggente. Tolomeo IX Sotere II era stato in
precedenza governatore di Cipro. Quando Cleopatra III fu costretta a richiamarlo
ad Alessandria come correggente, il suo giovane fratello, Tolomeo X Alessandro,
fu mandato a Cipro come governatore in sua vece. Tolomeo IX si sposò con sua
sorella, Cleopatra IV, ma sua madre insistette affinché il matrimonio venisse
dichiarato nullo e lui si risposasse con la sua sorella più giovane, Cleopatra
Selene.
La sua moglie prima, Cleopatra IV, allora
fuggì anch’essa a Cipro dove tentò di sposare l’altro fratello, Tolomeo X,
ma le andò male. Cleopatra IV riuscì allora a radunare una piccola armata ed
avanzò verso la Siria. Quivi giunta, usò la sua armata come dote e sposò il
re Antioco IX Cizeceno (figlio di Antioco Sidete e Cleopatra Thea). Tolomeo IX
Sotere II non fu mai amato da sua madre, tanto che quest’ultima riuscì
perfino, nel 107 a.C., a cacciarlo dal paese accusandolo di aver tentato di
ucciderla. Tolomeo IX fu quindi costretto a fuggire a Cipro abbandonando la
propria moglie ed i suoi due figli. Fu in questo periodo che il suo giovane
fratello, Tolomeo X Alessandro, fu da sua madre richiamato ad Alessandria per
diventare correggente dell’Egitto, mentre Tolomeo IX tornò ad essere
governatore di Cipro.
Tuttavia, Tolomeo X Alessandro non conquistò mai il
cuore del proprio popolo. Dopo la morte di sua madre cinque anni dopo, nel 101
a.C., Tolomeo X regnò sull’Egitto come uno tra i sovrani più impopolari.
Alla fine Tolomeo X Alessandro, sempre più accecato dal culto della propria
persona, fu assassinato, o morì accidentalmente, nell’anno 88 a.C. durante
uno scontro navale al quale aveva preso parte. Con la morte del suo giovane
fratello, Tolomeo IX ritornò da Cipro per riprendere il comando dell’Egitto.
Regnò sulla sua terra per gli ultimi 8 anni della sua vita e morì all’età
di 62 anni senza lasciare eredi legittimi al trono poiché entrambi i figli
avuti da Cleopatra Selene erano morti in tenera età. Quindi il trono d’Egitto
passò a sua figlia, Cleopatra Berenice, che regnò da sola per un breve
periodo, fino a che fu costretta a sposare un figlio di Tolomeo X Alessandro che
costui aveva avuto dalla prima, sconosciuta, moglie. Appena 19 giorni dopo il
matrimonio, Tolomeo XI la fece uccidere, facendo immediatamente infuriare i
cittadini di Alessandria che assaltarono il palazzo reale e uccisero il neo
proclamato sovrano d’Egitto, lasciando il trono ancora una volta nel caos.
Nomi: |
Tolomeo X Alessandro I |
Dinastia:
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XXXIII (323-31 a.C.) |
Anni di regno:
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[107-88 a.C.] |
Collocazione storica:
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Epoca Tolemaica 332-31 a.C. |
Tolomeo X Alessandro I era figlio di Cleopatra III e Tolomeo
VIII Evergete II. Sua madre, Cleopatra III, aveva avuto due figli maschi - Tolomeo
IX Sotere II e Tolomeo X Alessandro - e tre figlie femmine - Cleopatra
IV, Cleopatra Trifena e Cleopatra Selene.
Alla sua morte, Tolomeo VIII, aveva lasciato la
successione dell’Egitto a Cleopatra III e, tra i suoi due figli, a quello che
Cleopatra avesse preferito. Cleopatra in realtà detestava Tolomeo IX e preferì
il più giovane Tolomeo X Alessandro. Sfortunatamente i cittadini di Alessandria
preferirono Tolomeo IX come correggente. In quel momento Tolomeo IX era
governatore di Cipro e fu convocato ad Alessandria per diventare correggente con
sua madre. Tolomeo X Alessandro fu quindi spedito a Cipro al posto di Tolomeo IX,
nel 113 a.C.. Il matrimonio di Tolomeo IX con sua sorella Cleopatra IV fu
annullato da sua madre che lo fece risposare con la sua sorella più giovane,
Cleopatra Selene. Cleopatra IV fuggì a Cipro dove tentò di radunare
un’armata e di sposare l'altro fratello Tolomeo X Alessandro. Falliti i suoi
sforzi di sposare il fratello, Cleopatra IV fuggì in Siria, dove offrì la sua
armata come dote e sposò Antioco IX Cizeceno (figlio di Antioco Sidete e
Cleopatra Thea).
Cleopatra III non aveva però cambiato idea riguardo
alla successione al trono e nel 107 a.C. riuscì a screditare Tolomeo IX
accusandolo di aver tentato di ucciderla. Tolomeo IX fu costretto a fuggire a
Cipro abbandonando sua moglie ed i suoi due figli. Fu così la volta di Tolomeo
X Alessandro ad essere richiamato da sua madre ad Alessandria da Cipro per
essere messo sul trono. Tolomeo X Alessandro governò l’Egitto congiuntamente
a sua madre Cleopatra III fino alla morte di lei avvenuta cinque anni dopo, nel
101 a.C.. Tuttavia la sognata popolarità di Tolomeo X Alessandro non si
materializzo mai. Alla fine fu costretto a lasciare l’Egitto dai suoi
cittadini e morì durante uno scontro navale, o forse fu assassinato, nell’88
a.C..
Tolomeo IX fu richiamato ad Alessandria per tentare di rimettere insieme l’Impero Tolemaico. Morì all’età di 62 anni, nell’80 a.C., senza lasciare eredi legittimi. Quindi il trono d’Egitto passò a sua figlia, Cleopatra Berenice, che regnò da sola per un breve periodo, fino a quando fu costretta a sposare suo cugino Tolomeo XI, figlio di Tolomeo X Alessandro. Appena 19 giorni dopo il matrimonio, Tolomeo XI fece uccidere sua moglie, facendo immediatamente infuriare i cittadini di Alessandria che assaltarono il palazzo reale e lo uccisero.
Nomi: |
Tolomeo XI Alessandro II |
Dinastia:
|
XXXIII (323-31 a.C.) |
Anni di regno:
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[80 a.C.] |
Collocazione storica:
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Epoca Tolemaica 332-31 a.C. |
Tolomeo XI Alessandro II era figlio di Tolomeo X Alessandro e della sua prima moglie. Dopo la morte di suo padre, Tolomeo IX, Tolomeo IX, Cleopatra Berenice aveva governato l’Egitto da sola per quasi un anno. Tolomeo XI fu obbligato a sposarla nonostante lei fosse molto più vecchia di lui. Cleopatra Berenice era la figlia del rivale (e fratello) del padre di Tolomeo XI ed era molto benvista dal popolo. Subito dopo il matrimonio con Cleopatra Berenice, solamente 19 giorni dopo le nozze, Tolomeo XI uccise sua moglie. Gli abitanti di Alessandria ne furono scandalizzati e assaltarono il palazzo reale. Tolomeo XI fu così ucciso dalla folla in tumulto.
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Cleopatra VII nasce nel 69 a.C. ad Alessandria da uno
dei due matrimoni di Tolomeo XII Neodioniso (80-51 a.C.) detto "Aulete"
(il "flautista"), amante del vino e della musica.
Si narra che Cleopatra fosse una donna non molto bella,
ma simpatica, intelligente, astuta, determinata e spietata. Tutte qualità
ideali per governare un regno come quello d'Egitto. Quando nel 51 a.C. il padre
muore, Cleopatra ha 18 anni e si trova a sedere sul trono d'Egitto col fratello
Tolomeo XIII di soli 10 anni. Roma nomina Pompeo tutore di Tolomeo XIII. Tra i
due fratelli vi è un odio profondo che sfocia, per il volere del potentissimo
eunuco Potino, nell'allontanamento da palazzo di Cleopatra che decide di
rifugiarsi in Siria ed inizia ad organizzare un proprio esercito.
In quel periodo a Roma scoppiò una guerra civile tra Giulio
Cesare e Pompeo. I due si inseguirono fino in Egitto dove
quest'ultimo fu assassinato dai cortigiani di Tolomeo XIII, forse per
ingraziarsi Giulio Cesare. Quest'ultimo si stabilì nel palazzo di Alessandria
dove convocò Tolomeo XIII e Cleopatra per porre fine ai conflitti dinastici.
Cleopatra, per paura di essere uccisa dagli uomini di suo fratello, arrivò a
Palazzo a bordo di una brigantino condotto da un suo servo fidato, Apollonio
Siciliano, attraccò proprio sotto le mura e, quindi, si introdusse avvolta
in un tappeto portato da Apollodoro sulle spalle. Giunto all'appartamento di
Cesare il tappeto venne posato a terra e srotolato lasciando stupito il re
romano. L'incontro terminò con la riconciliazione delle parti ma, in realtà,
il governo dell'Egitto sarebbe stato nelle mani di Cleopatra.
La regina d'Egitto era in grado di conversare, senza
l'aiuto di interpreti, con Etiopi, Trogloditi, Siri, Arabi, Ebrei, Medi e Parti
e molte altre lingue comprese, naturalmente, quella egizia e quella greca.
Cesare, colpito dall'audacia e dall'astuzia di Cleopatra, fu del tutto
conquistato dal suo fascino. Cleopatra portò Cesare in viaggio lungo il Nilo
per mostrargli le bellezze d'Egitto. Durante il viaggio la regina rimane incinta
e dà alla luce un figlio maschio che chiamò Tolomeo XV Cesarione
e che fu l'unico erede maschio di Cesare. Cesare, che subito dopo dovette
partire per la Siria, poteva fare dell'Egitto una colonia romana come molte
altre, ma, per amore di Cleopatra, uccise Tolomeo XIII facendolo annegare nel
Nilo e lasciò la sua amata unica regina d'Egitto. Per stare vicino a Cesare, ma
anche per scopi politici, Cleopatra si trasferisce a Roma dove, però, trova
l'inospitale accoglienza dei Romani.
Cleopatra, con questa decisione, intendeva permettere
al figlio Cesarione, una volta morto Cesare, di installarsi sul trono di un
impero grande come quello di Alessandro Magno nato dall'unione di Roma con
l'Egitto. Il disappunto del popolo romano e le contestazioni nate in senato
scaturiscono nell'assassinio di Giulio Cesare. Marco
Antonio, alleato di Cesare, proclama Tolomeo XV Cesarione erede di
Giulio Cesare davanti al senato, ma Ottaviano si oppone affermando di
essere lui il legittimo successore al trono. In questo clima burrascoso,
Cleopatra decide di tornare in Egitto dove trova un'economia in grave crisi e la
gente egiziana ridotta alla schiavitù dai Greci che, a loro volta, conducono
una vita lussuosa e di potere. Cleopatra non cambia tale impostazione, ma la
rende più accettabile da parte degli egiziani alleggerendo le tasse e
migliorando il livello della vita. Per rilanciare il commercio riapre l'antica
via carovaniera dal Nilo al mar Rosso facendola proteggere con torri di guardia
dislocate lungo il percorso e visibili tra loro in modo da permettere la
comunicazione in caso di agguati. Da questa via viene importato il porfido che
verrà poi utilizzato dai Romani per costruire le statue degli imperatori.
Nel frattempo Marco Antonio diviene padrone dell'Impero
Romano d'Oriente, mentre Ottaviano governa l'Europa Occidentale. Tra i due c'è
molta rivalità, ma anche odio che li mette in conflitto più volte. Marco
Antonio, per sconfiggere il nemico Ottaviano, ha
bisogno dei tesori dell'Egitto e quindi convoca Cleopatra a Tarso, sulla costa
turca. Si dice che la loro relazione iniziò dopo che Cleopatra si presentò ad
un invito di Marco Antonio in Cilicia su un'imbarcazione dalle vele color
porpora, la poppa d'oro e i remi d'argento. La regina, vestita come una Venere e
accompagnata dal suono di flauti e liuti, stava distesa all'interno di un
baldacchino circondato da amorini. Nel corso dell'incontro, Cleopatra si
innamora di Antonio da cui avrà due gemelli, ma che poi deve lasciarla per
partire in guerra. Cleopatra saprà del matrimonio del suo innamorato con
un'altra donna.
In questo momento di dolore e solitudine, Cleopatra
riscopre l'antica religione egizia facendosi promotrice di preghiere, riti e
donazioni agli Dei ormai abbandonate da anni. Dopo 3 anni, Marco Antonio,
nonostante le molteplici insistenze della sua prima moglie Fulvia e poi della
seconda moglie Ottavia, torna da Cleopatra per avere le ricchezze d'Egitto.
Cleopatra, troppo astuta per mostrargli tutto il suo dolore, cede i tesori del
suo regno in cambio di precise promesse. Così le terre dell'Arabia, le miniere
di rame di Cipro, il Sinai, l'Armenia ed i campi di grano di tutto il nord
Africa appartenenti a Roma, passano sotto il governo egiziano. Roma è furiosa,
tutte quelle terre conquistate con il sangue dei Romani cedute alla regina che
non ha mai accettato.
Ottaviano approfitta della situazione sferrando un
attacco a Marco Antonio nella battaglia di Azio.
Cleopatra, in maniera insolita, segue Antonio nella lotta affiancandogli le navi
egiziani, ma ben presto è costretta a ritirarsi. Visto l'andamento del
combattimento Cleopatra, ritirata ad Alessandria, decide di fuggire dall'Egitto,
ma, durante i preparativi per la partenza, viene sorpresa dagli Abatei, a lungo
sottomessi al suo potere, che le impediscono la fuga. Le truppe di Ottaviano,
che nel frattempo avevano messo in fuga la flotta di Marco Antonio, si
avvicinano minacciose ad Alessandria. Marco Antonio, rifugiatosi a palazzo con
Cleopatra, si uccide con la sua spada e muore tra le braccia della regina
d'Egitto.
Temendo che anche Cleopatra tenti il suicidio,
Ottaviano, ormai padrone di Alessandria, fa in modo che ogni oggetto portato
alla regina sia accuratamente controllato. Il 12 agosto del 30 a.C., però, un
contadino riesce a farle avere un cesto di fichi che nasconde un serpente.
Cleopatra, accortasi della presenza del cobra, viene morsa e muore prima
dell'arrivo di Ottaviano evitando così l'umiliazione di essere sconfitta. Suo
figlio Cesarione viene ucciso da Ottaviano, mentre gli altri due figli gemelli
spariscono senza lasciare traccia. Da questo momento, l'Egitto diventa una
semplice provincia dell'Impero Romano.
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