MANZIANA 

           

 

L'area di Manziana è stata interessata da insediamenti già nell'epoca Villanoviana. Fu abitata dagli etruschi e quindi nel IV secolo a.C. dai Romani. Nel Medio Evo vi troviamo il Castello di Santa Pupa di proprietà dei crudeli Prefetti di Vico. Nel 1290 Santa Pupa ed il suo territorio furono acquistati dall'ospedale di santo Spirito. Verso il 1435 il feroce signore Everso degli Anguillara si impadronì del villaggio che fu ben presto abbandonato dai suoi abitanti. Di Santa Pupa non restò che un pugno di case diroccate. Alla metà del XVI secolo il Santo Spirito si adoprò per il suo ripopolamento offrendo mezzo rubbio (poco meno di un ettaro) di terreno in cambio di un quinto del prodotto.

L'offerta richiamò contadini e boscaioli dalla Toscana, dall'Umbria, dalle Marche e in qualche caso dal Nord Italia. Nacque così Manziana con il suo borgo, sistemato urbanisticamente dall'architetto Ottavio Nonni detto il Mascherino allievo del Vignola. Fino al 1870 fu sotto il dominio pontificio. Il cinema scoprì questi luoghi verso la metà dgli anni 1950. Per una quindicina d'anni divenne familiare tra gli alberi del bosco la presenza di attori, attrici e composite troupes cinematografiche. Alcuni fra i Vip notarono l'aria buona del posto e la serenità del paesaggio e vi costruirono delle ville. Sulla loro scia molti romani edificarono a Manziana la loro seconda casa.

 

Caldara di Manziana

 

Area protetta per volontà del Comune di Manziana, la zona vulcanica è composta da due ambienti molto particolari ed interessanti: la Selva, una imponente querceta con abbondanza di alti cerri secolari, e la Caldara, un'area paludosa circondata da boschi di betulle, nella quale l'antica origine vulcanica si manifesta con la presenza di grosse sorgenti solforose che provocano il ribollire delle acque.

Parte marginale del fenomeno vulcanico dell'Alto Lazio (moltissime sono nella zona le terme o le sorgenti sulfuree calde e fredde) la Caldara di Manziana è imponente per le sue dimensioni.

L'itinerario scelto segue un percorso molto facile che attraverso la Selva raggiunge la Caldara ed è percorribile in ogni stagione.

 

 

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