Nell'Etruria
meridionale, che rappresentava il nucleo a maggior sviluppo produttivo
dell'intera Etruria, si sviluppò la tendenza alla formazione ed al
rafforzamento di importanti nuclei urbani. In particolare, il territorio intorno
al lago di Bracciano era conteso, per la ricchezza dei suoi insediamenti
agricoli tra, Cere, Veio e Tarquinia. Soprattutto Cere cercava di attuare una
sua supremazia sia sulla foce del Tevere che nella zona dei Monti della Tolfa,
detti poi Monti Ceriti. Il controllo di questi ultimi rivestiva una indubbia
importanza economica a causa dei giacimenti minerari, sia militare per il
controllo che da essi era possibile esercitare sulle strade di accesso a sud
dell'Etruria.
La potenza dei Principi di Cere fu quindi molto rilevante e coinvolse anche insediamenti prossimi al lago di Bracciano, quali gli attuali Canale Monterano, S. Giuliano, Tragliatella, Monte Sant 'Angelo. |
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Questo fenomeno di accentramento attorno alle città fu importantissimo per gli Etruschi (il nome con il quale distinguevano se stessi rasenna deriva infatti da vasna, cioè appartenente alla città) e perdurò all'incirca fino al 396 a.C., anno della presa di Veio considerato come data di inizio della romanizzazione di questa popolazione. Ulteriori ritrovamenti di reperti vennero poi a confermare l'esistenza di un grosso centro presso l'attuale Trevignano, nel quale è probabilmente da riconoscersi la città di Sabate che dette il nome al Lacus Sabatinus e ad una delle quattro tribù insediate in questo territorio.
Vediamo i centri principali:
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ed Ad BACCANAS
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