Probabilmente
Trevignano fu il sito della città etrusca di Sabate, di cui però non è
stata trovata traccia, se non un'estesa necropoli ad est e ad ovest del paese.
Alcuni
corredi di queste tombe a camera del VII-VI secolo a.C., sono visibili nel museo
situato al pianterreno del palazzo del Comune, nella piazza principale del
paese. Tra i 350 oggetti esposti, reperti vascolari di bucchero e di bronzo,
borchie, fibule e ornamenti d'oro e ambra. Dalle ricche tombe Annesi-Piacentini
e dei Flabelli scoperte intatte nel 1965, un grande flabello (ventaglio)
bronzeo, finemente decorato e due anforoni elegantemente dipinti di tradizione
orientalizzante.
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Uno
dei reperti più preziosi del Museo è un flabello (ventaglio) etrusco
recuperato nella Tomba dei Flabelli, scoperta nel 1965 in località
Olivetello tre chilometri ad ovest del paese. Si tratta di una raffinata
opera di bronzo di forma trapezoidale della seconda metà del VII secolo
a.C.. Misura
47x42 centimetri ed è decorato a sbalzo da numerosi trapezi
concentrici. |
Quest'opera
dell'artigianato locale era probabilmente un simbolo di autorità e prestigio,
come era costume nelle civiltà orientali con le quali l'Etruria aveva stretti
rapporti commerciali e culturali. Il flabello stilizzato è stato scelto come
logo del Museo. Come già detto, un altro reperto di grande valore è costituito
dalla sepoltura intatta di un guerriero etrusco dell'VIII secolo a.C., ancora
dotata del suo corredo di armi. Infatti durante gli scavi archeologici
effettuati tra il 1987 e il 1989 sulle alture ad est di Trevignano in località
Rigostano sono state ritrovate numerose sepolture etrusche. In particolare, la
tomba 38 ha rivelato i resti di un guerriero dell'VIII secolo a.C., con le sue
armi e i suoi ornamenti. Il pane di terra contenente il guerriero è stato
trasportato nel Museo. Si possono così vedere, insieme con lo scheletro, una
spada ed un pugnale, un grande scudo finemente lavorato, numerose fibule
ornamentali e un bracciale di bronzo sul braccio destro.
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