Leggende sulla fondazione di Crotone
Secondo una prima leggenda fu Croto a fondare la città. Proveniva dalla Samotracia, era figlio di Taco e fratello di Alcioro, re dell'isola di Corfù. Venendo a Crotone, era approdato sull'Esaro ed ospitato da Lacinio, pur egli di origine Corcira. Questi aveva finito con dargli in moglie la figlia Laura, che dovette, più tardi, dare il nome alla vicina Cittadina di Laureta. Si aggirava, allora, fra i vicini boschi, il famoso ladrone Lacinio, fratello di Laureta, moglie di Croto. Questi implorò da Ercole ospitato il suo potente aiuto per atterrarlo e costui, riconoscente per l'ospitalità avuta, vi si prestò. Nella oscurità della notte, e per effetto degli obliati segni di riconoscimento, Ercole compì il fatale equivoco, facendo cadere sotto i suoi poderosi colpi, invece del ladrone ricercato, il benigno ed ospitale Croto. L'eroe ne pianse amaramente e lo volle seppellire, con solenne cerimonia religiosa, sulle sponde del piccolo Esaro.
E' certo, che la leggenda di Eracle fondatore di Crotone ebbe tra i Crotoniati riconoscimento ufficiale, sopra tutto a cause delle relazioni ch'essi avevano con Taranto, dove l'Eroe era molto venerato.
In base ad una leggenda, raccontata da Strabone, ci tramandano che gli Achei, avendo disposto di fondare una città, per responso dell'oracolo di Delfi , vi mandarono Miscello da Ripe, ricco signore, affinché stabilisse il luogo più adatto ad una loro stabile colonizzazione. Miscello partì, osservò da prima Sibari, già prospera per opera di altri achei colà giunti precedentemente, e, dopo avere riconsultato l'Oracolo, stabilì di fermarsi sulla spiaggia di Crotone. Avvenne, così, che Miscello, unitosi ad Archia, uno degli Eraclidi di Corinto, fondatore di Siracusa, approdò a Crotone e fondò la città. Inoltre le donne achee, che avevano seguito i loro uomini , contente della località prescelta, e stanche di andar vagando altrove, bruciarono le navi che le avevano trasportate.
Secondo una treza leggenda, alcuni guerrieri greci, reduci dalla distrutta Troia, approdarono, con le loro donne, sulle spiagge dell'Esaro. Le donne, attratte dall'amenità dei luoghi diedero fuoco alle navi, per impedire il ritorno e potettero, così, stabilirsi su queste nostra contrada, dove fondarono la Città di Crotone.
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