MOVIMENTI MESSIANICI

 

CHASSIDISMO

SABBATIANESIMO

FRANKISMO

KARAITI

CONTEMPORANEI

 


 

CHASSIDISMO

Il Chassidismo è il più recente dei movimenti mistico-religiosi: fondato intorno al 1750 a Miedzyborz (Ucraina) dal rabbino Israel ben Eliezer (1698-1760) chiamato anche Ba'al Sem-Tob (ebraico: "signore del buon nome"), si diffuse soprattutto nell'area dell'Europa orientale (Polonia, Unione Sovietica, Romania, Ungheria). Il Chassidismo affonda le sue radici nella Cabala e persegue un approfondimento della devozione. Ba' al Sëm-Tob affermava: "Ciò che è determinante non è che Dio è, ma che tutto ciò che è, è insito in Dio". 

Ba'al Sem-Tob era pienamente cosciente del problema sollevato dal basso livello culturale dei più giovani e dallo stato di prostrazione spirituale e morale nel quale si trovano gli adulti. Decise cosi' di mettere in moto una campagna a due livelli, diversamente mirata per queste due fasce di eta'. Tuttavia egli era ugualmente consapevole che il momento non era assolutamente favorevole ad un simile tentativo. Gli errori sabbaitiani e franchisti erano ancora troppo recenti perche' fosse possibile agire senza suscitare sospetto e di conseguenza provocare la condanna quasi automatica dei rabbini e dei capi delle comunita'. L'opera doveva dunque essere svolta, almeno in un primo tempo, nella più assoluta discrezione. Ba'al Sem-Tob stesso era discepolo di un saggio chiamato Baal Shem, maestro del nome. Si trattava del Rabbi Adam Baal Shem di Ropshitz, a sua volta discepolo di un saggio della precedente generazione il Rabbi Yoel Baal Shem di Zamoshtz.

Gia' all'eta' di diciotto anni faceva parte di un gruppo di Nistarim, dei mistici erranti, ai quali Rabbi Adam Baal Shem aveva assegnato la missione di andare di villaggio in villaggio e da comunita' in comunita' per portare il conforto necessario al popolo ebraico e contribuire alla sua ricostruzione e spirituale. In questo contesto Ba'al Sem-Tob prese atto dei bisogni, delle necessita' e della realta' della condizione ebraica. L'accesso alla cultura e al sapere, gli sembro' un terreno d'azione talmente determinante che per un breve periodo, scelse di esercitare la funzione di assistente presso l'istitutore di villaggio, consacrandosi in modo concreto all'educazione dei più giovani. Dopo la morte del Rabbi Adam Baal shem, il Ba'al Sem-Tob divenne capo dei Nistarim. Questo nuovo ruolo risultera' il più adatto a favorire l'auspicata diffusione dell'insegnamento. La struttura funziono' in modo stupefacentemente efficiente, tanto che all'eta' di 36 anni il Baal Shem Tov assunse agli occhi di tutti, la funzione di capo spirituale del movimento che ben presto si sarebbe chiamato Chassidico.

Da allora Ba'al Sem-Tob pote' contare su un certo numero di discepoli ripartiti in diverse comunita' polacche che avevano gia' ampiamente preparato il terreno all'impressionante espansione che il movimento stesso avrebbe avuto. Ovviamente fra i discepoli della prima ora vi erano degli eruditi di primo piano. Nel frattempo Ba'al Sem-Tob si prese cura di mantenere il contatto con le masse ebraiche. A lui premeva di conservare il ruolo d'insegnante popolare. E' questa la ragione per cui nei sui insegnamenti il Baal Shem ricorreva spesso alla parabola o alla metafora in tutti i casi in cui questi permettevano trasmettere concetti profondi attraverso termini estremamente semplici.

Tuttavia, lo scopo evidente di questo insegnamento sembrava essere soprattutto quello di rispondere ai problemi del momento e a quelli che verranno. Ba'al Sem-Tob non voleva creare un movimento rivolto solo ad un gruppo ristretto, dal sapore vagamente scismatico, e come tale chiamato a separarsi dalla corrente principale della tradizione ebraica. Al contrario, concepiva un movimento di massa, che coinvolgendo inizialmente singoli individui o piccoli gruppi si espandesse a tutte le classi del popolo ebraico. Naturalmente si scontro' con un'opposizione vivacissima.

La gioia è una delle caratteristiche della vita chassidica: tutto ciò che procura gioia possiede valore religioso. La massima espressione della gioia è l'estasi, durante la quale si fa l'esperienza della completa unione con Dio. E in questo modo che il devoto (chassid) di ogni condizione può raggiungere il livello di giusto (zaddik). 

M. Buber affermava: "Il vero zaddik è una Torah".

Ma egli lo è proprio perché la Torah si personifica in lui". Lo zaddik è il capo della comunità chassidica. Il filosofo M. Buber (1878-1965) e il pittore M. Chagall (1887- 1985) furono importanti interpreti dei Chassidismo. 

 


 

SABBATIANESIMO

 

Il Sabbatianesimo, fondato da Shabbatai Sebi (1626-1676) nel 1648, è il più grande movimento messianico nella storia della diaspora ebraica. Originario di Smirne, l'attuale città turca di Izmir, Shabbatai, dopo studi cabalistici e talmudici, in qualità di nuovo messia, annunciò nel 1648 l'imminente inizio dell'era salvifica. Nel 1651 venne messo al bando dal suo maestro e nel 1666 imprigionato dal sultano turco; sempre nello stesso anno si convertì all'islAm per sfuggire alla pena di morte e prese il nome di Mehmed Effendi. Il profeta successivo, Nathan di Gaza (1644-1680), interpretò questa conversione in senso cabalistico, come condizione ultima, necessaria, per la redenzione dal- l'involucro dei peccati. Shabbatai Sebi morì nel 1676 in Albania. Nel 1683 i suoi seguaci fondarono a Salonicco il gruppo giudaico-islamico dei Denmeh (turco: "rinnegati"), ancora oggi presente in quella città. 

 


 

FRANKISMO

L'altro importante movimento messianico è costituito dai Frankisti, fondato dal polacco Jacob Frank (1726-1791). Questi dichiarò in un primo tempo di essere sabbatiano e abbracciò l'Islam a Salonicco sotto l'influsso dei Denmeh. Successivamente sostenne di essere un'incarnazione dei messia, così come lo erano stati, prima di lui, David, Elia, Gesù, Maometto e Shabbatai Sebi. A partire dal 1755 si trasferì in Polonia e qui incorse nella scomunica rabbinica. Nel 1759, a Varsavia, si convertì con molti dei suoi seguaci al Cattolicesimo; tra 111760 e ii 1782 venne imprigionato come eretico. I suoi discorsi sono raccolti nel Libro delle parole del Signore. 

 


 

KARAITI

 

Si tratta di una corrente scismatica ebraica, iniziata nell’ottavo secolo. I Karaiti richiedevano un ritorno ad un’osservanza più letterale delle Scritture, e contestavano l’autorità rabbinica tradizionale. In realtà essi stessi si ritrovarono, nel corso dei secoli, ad assumere una serie d’abitudini e di pratiche loro proprie, che non hanno una base biblica precisa. Si trattò un movimento abbastanza cospicuo, diffuso in tutti i paesi dell’area araba e medio orientale. I karaiti non riconoscevano nessuna autorità principale, ed erano pertanto costituiti da molti diversi gruppi. Ciò che li accomunava era soprattutto la loro opposizione all’autorità rabbinica degli eredi dei Farisei. Furono particolarmente forti nel periodo tra i nono e il dodicesimo secolo. Di solito molto tradizionali e conservatori, rigettavano lo studio e l’importanza delle scienze naturali, cercarono di fare opera proselita, e ciò portò ad una grossa reazione da parte degli ebrei veri e propri. Molti rabbini di quell’epoca scrissero e insegnarono tutta una serie di sconfessioni della fede karaita.

Le fortune dei karaiti conobbero notevoli alti e bassi. Dopo il dodicesimo secolo, e un breve periodo in Spagna, il loro centro si spostò nell’area bizantina.

Nel 17 e 18 secolo si spostarono in Lituania e in Crimea, e poi finirono sotto il dominio russo, che diede loro una certa preferenza, rispetto al modo col quale trattava gli ebrei. Tuttavia, il loro numero totale rimaneva sempre basso, poche migliaia o decine di migliaia. Oggi essi sopravvivono quasi esclusivamente in Israele, dove mantengono una identità religiosa separata da quelle degli ebrei ortodossi, ma dove hanno gli stessi diritti e doveri civili d’ogni altro cittadino.

 


 

CONTEMPORANEI

 

Nell'Ebraismo contemporaneo si annoverano quattro correnti principali di diversa origine: I Qaraiti (ebraico beni mikra': "figli della scrittura") rappresentano un movimento riformatore giudaico fondato da Anan Ben David nell'anno 750 in Persia. I suoi seguaci si designavano originariamente Ananiti, dal nome del loro fondatore. Ammontano oggi a circa 18.000 e vivono principalmente nell'Unione Sovietica (Eupatoria, in Crimea), in Turchia e in Israele. Nel loro riferirsi alla Bibbia, come unica autorità religiosa e di vita, e nel loro parallelo rifiuto della tradizione orale codificata dal Talmud, essi fanno propri i principi degli antichi Sadducei.

 


 

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