E’ il nome del codice redatto da Rabbi Yossef Caro, simile per struttura all’Arbaa’ Turim di rav Yaakov ben Asher. E’ pero’ piu’ conciso, e non cita le fonti da cui trae le sue conclusioni. Il libro consiste infatti in un compendio halachico del commento di Rabbi Yossef ai Turim, chiamato appunto il Bet Yossef.
Lo Shulchan Aruch e’ suddiviso in quattro principali sezioni, le stesse dell’Arbaa’ Turim:
- Orach Chayim: sulle regole relative alla vita quotidiana, allo Shabbat e alle festivita’;
- Yore’ Dea’: su svariate leggi, tra cui quelle concernenti le regole alimentari, purita’ e lutti;
- Even Haezer: su matrimoni, divorzi e altri argomenti relativi;
- Choshen Mishpat: su leggi civili e leggi relative a vari crimini.
Rabbi Yossef si basa essenzialmente sui pareri del Rambam, del Rif e del Rosh. Lo Shulchan ‘Aruch fu stampato per la prima volta a Venezia nel 1565 ed e’ oggi considerato il codice di leggi ebraiche per eccellenza.
Rama’
E’ il commento allo Shulchan ‘Aruch di Rabbi Moshe’ Isserles (da cui l’acronimo Rama’). Rabbi Yossef Caro, compilando la sua opera, trascurò completamente le decisioni halachiche e le usanze degli ebrei ashkenaziti. La sua conoscenza in materia si limitava infatti all’epoca del Rosh, ignorando le evoluzioni successive. Notando questa mancanza il Rama’, senza mai criticare o attaccare l’opera di Rabbi Yossef verso cui esprime sempre il suo profondo rispetto e la sua ammirazione, aggiorna lo Shulchan ‘Aruch, lo commenta e aggiunge le leggi relative agli ebrei ashkenaziti.
Rif
Rabbi Yitzchak ben Yaakov Alfasi (1013-1103). Nacque nei pressi di Costantina, in Algeria. La sua opera principale e’ senza dubbio il Sefer Hahalachot, chiamato anche l’Halachot Rabati, nella quale si prefigge molteplici scopi: trarre le halachot direttamente dalla fonte, ovvero dal Talmud, e farne un compendio di facile consultazione facilitando lo studio del Talmud stesso; il tutto, analizzando esclusivamente le regoli attuali e applicabili nella vita quotidiana.
Rambam
Acronimo di Rabbi Moshe’ ben Maimon, conosciuto anche come Maimonide (1135-1204); una delle figure piu’ illustri dell’era postalmudica, probabilmente il piu’ grande codificatore di tutti i tempi. Oltre a essere medico validissimo fu filosofo, astrologo e compilatore. Il suo lavoro maggiore e’ senza dubbio il Mishne’ Tora’, a cui dedico’ dieci lunghi anni; e’ una codificazione sistematica, scritta in ebraico, di tutta la halacha’.
Rosh
Rabbi Asher ben Yechyiel (c.1250-1327). Nacque e crebbe in Francia. In seguito si trasferì in Germania dove studiò alla famosa accademia di Worms di Rabbi Meir di Rottenburg, di cui fu uno dei più illustri allievi. Tra le sue numerose e importantissime opere citiamo il commento alla Mishna’ e, più particolarmente, a Zeraim, Tahorot, Sota’, Middot- Tamid e Kinnm. Famose anche le sue Tosafot alla quasi totalita’ dei trattati del Talmud.
Il Tur, chiamato anche Arba’ Turim per i suoi quattro volumi (arba’ in ebraico significa quattro), e’ il frutto del lungo lavoro di Yaakov ben Asher, il figlio del Rosh. Per questa sua opera, l’autore e’ conosciuto con lo pseudonimo di Baal Haturim. Rendendosi conto che decidere in materia di halacha’ diventava un lavoro sempre piu’ arduo e complicato a causa delle divergenze di opinioni e delle molteplici controversie, Rabbi Yaakov decise di redigere un’opera che trattasse tutte le halachot e le usanze riguardanti il singolo e la collettivita’. L’opera, che fu pubblicata per la prima volta a Pieve di Sacco nel 1475, e’ composta dai seguenti volumi:
Orach Chayim
Con 697 capitoli, tratta di benedizioni, preghiere, Shabbat, festivita’ e digiuni.
Yore Dea’
I suoi 403 capitoli sono una dissertazione sulle leggi rituali (Issur Vehetter) che riguardano: macellazione, cibi vietati, usura, idolatria e lutti.
Even Haezer
Di 178 capitoli, affronta argomenti in relazione a donne, matrimoni, divorzi, contratti di matrimonio e leggi sulla desistenza dal levirato.
Choshen Mishpat
In 427 capitoli, tratta di leggi civili e relazioni interpersonali.
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