COLLATIA
Collatia,
antica città di remote origine etrusche già scomparsa ai tempi della Roma
imperiale, è individuata a Lunghezza. Se la loro teoria è esatta, nel
sottosuolo del castello di Lunghezza vi sarebbero ancora custoditi i luoghi in
cui si svolsero avvenimenti che precedettero la cacciata dei Tarquini da Roma da
parte di Bruno Collatino,
fiero guerriero e signore della cittadella, marito amoroso della dolce Lucrezia
che si uccise dopo essere stata oltraggiata " dal vile Sextius ",
figlio del Superbo. Su queste rovine della memoria inizia l'evoluzione che, come
una macchina del tempo, ci porterà fino ai nostri giorni. Ed ecco allora nel
primo secolo d.C. ci ritroviamo in una sontuosa villa romana contemporanea alla
villa dell'Imperatore Adriano i cui ruderi, ancora ben conservati, sono appena a
quindici chilometri da Lunghezza.
Le
notizie più antiche dell'impianto medievale risalgono al 752 quando Tedone,
monaco di San Salvatore in Sabina, vendette alla Badia di Farfa, per venti
libbre d'argento il " Casalem qui dicitur Longitia ". Lentamente la
Badia si trasformò in monastero fortificato e abitato da monaci Benedettini che
lavoravano la terra ( circa 28.000 ettari ) per conto dell'Abbazia di S.Paolo.
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