INTRODUZIONE

 

Diocleziano dopo l'abdicazione, ritiratosi nella sua solitaria villa di Solona non tardò ad assistere alla morte della tetrarchia che lui aveva concepito.

La situazione era la seguente: un nuovo Augusto era Galerio che aveva come Cesare Massimino Caio; l'altro Augusto era Costanzo Cloro che aveva come Cesare Flavio Valerio Severo.

Costanzo Cloro, che era impegnato in Britannia, morì il 25 luglio del 306 in uno scontro con i Pitti. Costanzo Cloro aveva un figlio, Flavio Valerio Aurelio Costantino, nato a Naisso nel 274 e vissuto alla corte di Diocleziano che lo aveva nominato tribuno militare. 

Costantino mentre il padre combatteva in Britannia era impegnato in Oriente con Galerio e quando richiamato dal padre in Britannia per farsi aiutare a sconfiggere i Pitti, trovò in Galerio  un netto rifiuto, che lo prese in ostaggio. Alla fine Galerio, avendo predisposto lungo il percorso con l'aiuto di Severo, delle trappole con delle imboscate, era convinto che pur rilasciando Costantino, questi non sarebbe mai arrivato a destinazione.

La leggenda narra che Costantino appena rilasciato, dall'Oriente fino a Boulogne in Francia, cavalcò ininterrottamente senza mai fermarsi, senza mai dormire, sfiancando più di un destriero, onde evitare quello che forse immaginava e temeva: di essere assassinato lungo il percorso. Scampato ad ogni tranello teso, Costantino si ricongiunse con il padre Costanzo e quindi lo troviamo quest'anno ad affrontare i Pitti, ma disgraziatamente il padre nello scontro perse la vita.

Si veniva a creare subito una critica situazione dinastica. 

 

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