35 ANNI FA


Dove sorgono le industrie c'era una grande distesa di vigne verdi, che confinavano a pochi metri dal mare, il paese era piccolo con due alberghi che si affacCiano ancora sul lungomare, e una piccola spiaggietta, che è sparita sotto il cemento del moderno porticciolo.
Di fronte c'e ancora la scogliera dove venivano ormeggiate le barche dei pescatori, che d'estate venivano spostate per lasciare lo spazio alle porte dei giocatori di pallanuoto che disputavano le partite provinciali molto seguite dai giovani.
Dalla spiaggietta attraversando gli scogli si arrivava alla spiaggia di Portovesme che era allora la più grande, confinava con il porto da dove si prendeva il traghetto per Carloforte.

Al centro del paese c'era l'unica chiesa di Santa Maria D'Itria circondata da una piazza dove sorge ancora il vecchio edificio chiamato Su Pranu che veniva usato per la pesca del tonno, per la rimessa dei barconi, e anche come abitazione dei tonnarotti che venivano da molti paesi vicini, e le piccole vie del centro storico erano affollate di gente e nell'aria c'era l'odore delle uova di tonno appese sotto il sole ad essicare.

L'antica torre centenaria veniva usata come caserma dei finanzieri, la spiaggia di Portopaglietto era frequentata da folti gruppi di turisti, soprattutto tedeschi che pernottavano nei due alberghi e nel villaggio turistico appena sorto per ospitare i tantissimi turisti che arrivavano già da aprile-maggio.

Il paese viveva prevalentemente di pesca e quasi tutti possedevano un pezzeto di terreno coltivato a vigneto, molti giovani lavoravano in paesi lontani e in altre regioni.
Le industre nei primi anni hanno portato benessere e lavoro per tutti ma dopo trent'anni si rincomincia a partire per trovare un lavoro, le vigne sono quasi sparite, sorgenti e fontanelle non ci sono più, mi viene da pensare che si stava meglio quando si stava peggio.




HOMEPAGE


Consolata e Mauro