Una
notte da lupi... |
Lupo mannaro
Il termine Uomo Lupo deriva dal latino medioevale "Lupus
Hominarius". Tradotto, assume il medesimo significato
in tutte le altre lingue: werewolf (inglese), loup-garou
(francese) e in italiano licantropo.
La discendenza lupina non nasce per infezione, come ad esempio
accade nel vampirismo o come molti cult del cinema ci hanno mostrato.
Si diventa infatti lupi mannari per effetti di stregonerie, per
volontà divine, per esperienti di magia. Ovviamente la
progenie si ha nel caso di un accoppimento, allora è molto
probabile che da antenati lupini si ottenga un discendente con
le medesime caratteristiche.
|
Lupi nella storia
La psicosi nei confronti dei licantropi la ritroviamo nella
storia d'Europa attorno al cinquecento, quando era al suo
culmine la caccia alle streghe. Come molte streghe anche
molti licantropi vennero portati al rogo nella feroce corsa
all'anti-maligno. Abbiamo diversi casi di licantropi "storici".
Uno di questi, in Francia, riguarda l'intera la famiglia
Gandillon, giustiziata dal più grande esperto
di licantropi francese Henry Boguet. In Germania, Peter
Stump venne giustiziato nel 1598, confessando di aver
ricevuto il doto del lupo dal Maligno e di aver per molti
anni ucciso una moltitudine di donne e bambini, per nutrirsi
della loro carne.
Un altro esempio lo troviamo di nuovo in Francia quando
nella seconda metà del 1700, imperversava la nota
Bestia del Gévaudan... |
![](sheepkill.jpg) |
|
|
La
Bestia del Gévaudan
Era il 1764 quando in Linguadoca si dipanava il terrore per
questa misteriosa entità che faceva strage di corpi senza
sosta. Agli occhi di chi l'aveva avvistata era apparsa come un
enorme lupo nero dotato di zanne affilate e sporgenti e di una
coda straordinaria. Le sue vittime venivano rinvenute sbranate
da una ferocia tale da attribuire al misterioso artefice il nome
di Bestia del Gévaudan.
Molte
spedizioni vennero mandate nei boschi e molte caccie vennero indette
per placare quell'ira diabolica, a cui prese parte, nel 1765,
anche l'archibugiere del re. I lupi caddero a decine e si andava
sempre più diffondendo che la Bestia fosse un lupo mannaro.
Solo tre anni dopo un certo Jean Chastel, prima accusato insieme
alla sua famiglia delle stragi e poi liberato, uccise un lupo
dalle fattezze enormi. Tutt'ora non si sa con precisione se quella
era la bestia oppure no...
|
|
Il Morbo Lupino
Parte della licantropia è, in effetti, "credersi"
lupii. Una malattia mentale, simile alla schizofrenia, che porta
il soggetto a nascondere la propria identità per poi vagare
di notte, impersonando un lupo e quindi ululando e inneggiando alla
luna. Il tutto senza ovviamente una metamorfosi fisica. Affetto
dalla licantropia, o morbo lupino, fu il pastorello tredicenne Jean
Grenier che, nel Seicento, sostenne di essere in grado di tramutarsi
in lupo e di uccidere animali da pascolo. Essendo una convinzione
mentale, il giovane francese venne imprigionato, evitando così
pene corporali. |
Lupi
perseguitati
I più ossessionati dalla suggestione collettiva
attorno al Seicento, furono i malati di ipertricosi.
Uno per tutti Théodore Petrof, del Circo Barnum (nella
foto accanto). La malattia rendeva gli affetti irti di pelo
lungo ogni parte del corpo, eccetto gli occhi e le labbra.
Questa seppur rara malattia genetica, rendeva i "licantropi"
bersaglio di superstizione da parte della massa e difficilmente
sfuggivano a giudizi estremi. |
![](uomocane.gif) |
|
|
And go blood!
Molte sono ormai le accattivanti interpretazioni dei lupi mannari
che troviamo nella stampa creativa o nei film. Variopinta è
la metamorfosi, mannari che camminano eretti e parlano, lupi enormi
che procedono a quattro zampe...Racchiudere l'immagine del tutto
in un unica sfera sarebbe restrittivo e quindi personalmente mi
sento di accogliere tutte (tranne casi eccezionali di demenzialità)
delle visualizzazioni dei mannari. ll lupo mannaro è anche
la produzione di uno stato astrale e quindi possibile nelle fonti
oscure della mente, è un assaggio in più per chi ama
la fantasia, che è un mondo a sè stante... |
|
|