Malattie che si possono trasmettere con il sangue

I candidati alla donazione di sangue sono sottoposti a test di laboratorio per evidenziare la presenza di malattie trasmissibili con il sangue. Le infezioni considerate sono le seguenti:

• Epatite B      

• Epatite C

• AIDS           

• Sifilide

I test eseguiti non garantiscono completamente la sicurezza trasfusionale perché le indagini di laboratorio diventano positive dopo un periodo di tempo più o meno lungo a seconda delle metodiche utilizzate e della malattia in questione:

un soggetto infettato di recente può essere già contagioso, ma il test di laboratorio può essere ancora negativo, il periodo di tempo che va dal momento del contagio al momento in cui i test di laboratorio diventano positivi viene chiamato "periodo finestra".

·        Il periodo finestra per l'Epatite B è di circa 60 giorni.

·        Il periodo finestra per l'Epatite C varia da 30 a 90 giorni a seconda della metodica utilizzata.

·        Il periodo finestra per l’AIDS varia da 8 a 16 giorni a seconda della metodica utilizzata.

·        Il periodo finestra per la sifilide è di 4-6 settimane.

Modalità di contagio

* Epatite B: contatto della cute lesa o delle mucose con liquidi organici infetti. Esiste inoltre la trasmissione perinatale e sessuale. I liquidi organici che presentano il virus dell'Epatite B sono oltre al sangue, le lacrime, la saliva, il liquido seminale, i fluidi cerebrospinali, i liquidi sinoviali (liquido presente nelle articolazioni), il liquido pleurico, il succo gastrico, il latte materno, le urine, raramente le feci.

I soggetti che presentano un'elevata incidenza di infezione da Epatite B sono i coniugi di soggetti affetti, le persone che hanno una elevata promiscuità sessuale, gli operatori sanitari, i tossicodipendenti che usano droghe iniettabili, le persone che hanno ricevuto frequenti trasfusioni soprattutto di emoderivati (emofilici), gli emodializzati.

* Epatite C: contatto della cute lesa con il sangue, meno frequente la trasmissione perinatale o sessuale. Purtroppo nel 40% dei casi di  infezione acuta da Epatite C non esiste un identificabile fattore di rischio per la trasmissione della malattia. I soggetti che presentano una elevata incidenza di infezione da Epatite C sono i soggetti trasfusi con sangue o emoderivati, i tossicodipendenti che utilizzano droghe iniettabili, gli operatori sanitari, gli emodializzati.

*AIDS: contatto sessuale, sia omo che eterosessuale, trasfusione di sangue o dei prodotti del sangue (emoderivati), dalla madre infetta al neonato sia durante il parto che attraverso l'allattamento. Non esiste evidenza che il virus dell'AIDS (HIV) sia trasmesso attraverso la puntura di insetti. Non esiste inoltre una evidenza convincente che la saliva possa trasmettere il virus HIV ad esempio con il bacio. Il virus è stato isolato dalla saliva di soggetti affetti, ma pare che la saliva abbia attività inibitoria (lesiva) nei confronti dei virus.

*Sifilide: la sifilide viene trasmessa generalmente per via sessuale; il microrganismo penetra attraverso le membrane mucose ed anche attraverso la cute che presenti piccole soluzioni di continuo. Passa facilmente attraverso la barriera placentare e, quindi, una madre sifilitica può trasmettere in gravidanza la malattia al figlio.

La sifilide trasmessa con la trasfusione di sangue è un'evenienza molto rara, da quando non si ricorre più alla pratica della trasfusione diretta ed il sangue viene conservato a +4°/+6°C.

Segni e sintomi di infezione

* Epatite B ed Epatite C: il periodo di incubazione varia da 30 a 180 giorni per l'epatite B e da 15 a 160 giorni per l'epatite C.

I sintomi iniziali sono generabili e molto variabili: inappetenza, nausea, vomito, affaticamento, malessere, dolori articolari e muscolari, cefalea, fotofobia, faringite, tosse e raffreddore. Questi sintomi precedono l'inizio dell'ittero (colorazione gialla delle sclere e della cute) di circa 15 giorni. Talvolta può esserci alterazione della temperatura corporea. Circa qualche giorno prima della comparsa dell'ittero si può notare una colorazione scura delle urine e contemporaneamente la decolorazione delle feci che invece appaiono chiare.

Durante la fase itterica il soggetto colpito presenta un ingrandimento delle dimensioni del fegato e avverte dolore nel quadrante superiore destro dell'addome. La fase itterica e post itterica è molto variabile. La guarigione avviene solitamente circa 3, 4 mesi dopo l'inizio della sintomatologia soltanto nei casi che non presentano complicanze. Un gran numero di pazienti non presentano la fase itterica pertanto la malattia è misconosciuta.

* AIDS: I sintomi iniziali si presentano da tre a sei settimane dopo il contagio e sono i seguenti: febbre, faringite, ingrandimento dei linfonodi, cefalea e dolore retro-orbitale, dolori articolari e muscolari, sonnolenza, malessere, inappetenza, perdita di peso, nausea, vomito e diarrea. I sintomi generalmente persistono per 1 o 2 settimane e poi gradualmente scompaiono. Il test di laboratorio è positivo.

* Sifilide: dopo un periodo di incubazione di due-dieci settimane si forma, nella sede di ingresso del microrganismo (di solito nei genitali) una caratteristica lesione detta "sifiloma" (papula che dopo poco si ulcera).

Trascorsa tale fase detta di "sifilide primaria" la malattia, se non diagnosticata, può complicarsi in "sifilide secondaria" con manifestazioni generalizzate sulla cute e mucose, ingrossamento dei linfonodi, interessamento viscerale ed a carico di diversi organi, febbre moderata.

Rare ai nostri giorni sono le forme di "sifilide terziaria", con gravi manifestazioni a carico del sistema nervoso centrale e vascolare.

Questa presentazione delle malattie trasmissibili fornisce la spiegazione della necessità di formulare questionari atti a ricercare un eventuale comportamento a rischio per il contagio di queste malattie.

Solo attraverso la conoscenza del rischio di contagio e l'esclusione di avere o avere avuto comportamenti a rischio è possibile ottenere un consenso informato e responsabile alla donazione di sangue.

Due diverse modalità di donazione:

Presso il Centro AVIS di Bergamo e presso le Unità di raccolta periferiche è possibile effettuare, senza appuntamento, la donazione di sangue intero: in un'unica sacca di sangue donata vengono raccolte tutte le componenti del sangue, vale a dire plasma, globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.

La sacca di sangue viene poi inviata al Centro Trasfusionale dell'Ospedale di Bergamo che, dopo avere eseguito i controlli di esami previsti per Legge, provvede al suo frazionamento", vale a dire alla separazione delle singole componenti del sangue.

Presso il Centro AVIS di Bergamo è poi attiva dal 1990 la procedura di "aferesi" di plasma o dei singoli componenti del sangue (plasma, piastrine, globuli rossi) o di più componenti del sangue (plasma-piastrine, plasma-globuli rossi). La procedura di aferesi consente di rimuovere selettivamente dal sangue del donatore una quantità della componente in oggetto molto superiore a quella che si ottiene dal frazionamento di una singola sacca di sangue intero.

Questo tipo di donazione viene effettuata, su appuntamento, dopo che il medico ha valutato l'idoneità del donatore anche o solo per queste procedure.

Raccomandazioni per la donazione di sangue intero od in aferesi

Modalità di iscrizione dell'aspirante donatore

Requisiti sanitari per il donatore

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