Il Crocifisso di San Damiano

I piccoli personaggi

Sotto le figure di Maria e del centurione, si notano altre due persone.

A sinistra, riconoscibile dalla veste e dalla lancia, si trova il soldato romano che aprì il costato di Cristo (cf. Gv 19,34), conosciuto, secondo la tradizione, con il nome di Longino. Dall'altra parte, un personaggio senza nome, ma che possiamo identificare con una delle guardie giudee che parteciparono alla crocifissione, forse quello che offrì a Gesù una spugna imbevuta di aceto (cf. Gv 19,28-29). La tradizione assegna un nome anche a questo personaggio: Stèfanon.

Essi rappresentano coloro che sono stati incaricati dell'esecuzione di Gesù, romani ed ebrei, e tuttavia la piccola statura indica che il loro ruolo nella crocifissione è stato piccolo: agli occhi degli uomini è parso che abbiano ucciso Gesù, in realtà è lo stesso Gesù che ha offerto la sua vita, per amore degli uomini (cf. Gv 10,17-18).

Il gallo

Vicino alla gamba sinistra di Gesù, l'artista ha dipinto un gallo.

Sarebbe anacronistico vedervi il gallo che ha cantato subito dopo il rinnegamento di Pietro (cf. Gv 18,27): l'icona, infatti, ci mostra il Crocifisso glorificato con i suoi eletti. Il tempo dei rinnegamenti è passato!

Il gallo ci riporta, invece, al giorno che nasce, al sole che sorge. Il "sole che sorge dall'alto" (cf. Lc 1,78) è Gesù stesso, che risorge da morte all'inizio del nuovo giorno (cf. Gv 20,1).

 

Il "Titulus Crucis"