Il Crocifisso di San Damiano
Sguardo d'insieme Il Cristo di san Damiano
è un'icona dipinta nel XII secolo da un ignoto artista umbro in stile
romanico, ma con evidenti
influssi orientali-siriani (a Spoleto vi era, in questo periodo, un
insediamento di monaci orientali, provenienti dalla Siria). L'opera ha
una altezza di 210 centimetri per 130 di larghezza. Non è di pinta su
tavola, ma su una tela grezza, incollata su legno di noce. È bene fin dall'inizio notare che questa icona segue
decisamente lo stile del Van gelo di san Giovanni, aspetto evidente in
alcuni particolari: la corona di gloria (cf. Gv 17,1-5) che
sostituisce la corona di spine, la presenza di Maria e di Giovanni, la
ferita al costato destro. Il quarto vangelo, inoltre, è quello che più
degli altri sottolinea il mistero profondo del Cristo, Verbo di Dio,
descrivendo la vita di Gesù come una lotta della luce contro le tenebre
(cf. Gv 1,1-5). Su questa icona splende il
risultato finale della lotta luce-tenebre. Il corpo di Gesù
appare tanto più luminoso in quanto risalta su un fondo nero (simbolo
di opposizione alla luce, di incredulità, di peccato), mentre il colore
rosso (simbolo dell'amore) inquadra tutta l'icona, perché è nell'amore
che il Figlio ha vinto il mondo. |