Gli autori
Nel 1967 nasce la Manga
Action e con lei il primo "manga" (fumetto) con in copertina Lupin. Il
10 agosto 1967 viene pubblicata la prima avventura, il disegnatore è Kazuhiko
Kato, ormai conosciuto con il nome d'arte Monkey
Punch. Kazuiko crea il personaggio come probabile discendente del
famosissimo Arsène Lupin, da sempre conosciuto e ammirato in Giappone. Un anno
dopo, grazie alla mente di Gisaburo Sugii, nasce l'idea di fare di Lupin
III un cartone animato. In quel periodo, Sugii aveva fondato la "ART FRESH"
che riceveva su appalto lavori dalla Mushi e dalla Tokyo Movie. E fu proprio al
patron di questa ultima, Yutaka Fujioka, che Suggii mostrò il fumetto di Monkey
Punch per poterlo trasformare in cartone animato. Lupin III era molto
"diverso" dai cartoni animati dell'epoca infatti i disegni del primo
fumetto risultavano essere poco "giapponesi", molto nervosi e
filiformi, insomma molto lontani dalle rotondità alle quali erano abituati i
bambini. Ma proprio l'idea di un soggetto intriso di erotismo e anarchia, che
possa saltare i vecchi preconcetti, fa credere a Fujioka di poter realizzare un
lungometraggio da proiettare al cinema. Quindi viene messo in cantiere un "Film
Pilot" da presentare alla casa distributrice Toho... ma la regia
non viene affidata a Sugii ma a Masaaki Osumi che accetta senza
esitazioni. Tutto questo avvenne malgrado le resistenze di Monkey Punch, che non
vedeva di buon occhio i cartoni giapponesi dell'epoca. La produzione viene
svolta dalla "A PRODUCTIONS", tra gli altri Yasuo Otsuka e Tsutomu
Shibayama, la quale però lavorandoci soltanto nei ritagli di tempo ci
impiega oltre un anno. Realizzato con un tratto sporco molto vicino al fumetto,
il contenuto punta molto sull'erotismo e la commedia slapstick. Per problemi di
budget la Toho si tira indietro e il film compresso nel formato televisivo (e
così raddoppiato) trova terreno fertile nell'emittente di Osaka YTV (Yomiuri
Television), la quale insieme alla Tokyo Movie era reduce dal successo di "Kyojin
no Hoshi" (La stella dei Giants). Avuta carta bianca Osumi sceglie, in
controccorenza, come sceneggiatore Atsushi Yamatoya il quale venendo dal
"cinema vero" è alla sua prima esperienza nel mondo dell'animazione.
La sceneggiatura che Yamatoya scriverà per il secondo episodio (originariamente
destinata al mai realizzato lungometraggio per la Toho) verrà considerata il
suo CAPOLAVORO. A Yasuo Otsuka viene affidato il ruolo di direttore
dell'animazione della serie TV. Anticonformista per natura Otsuka prende
l'occasione al balzo. Otsuka e Osumi decidono che in Lupin III gli oggetti e le
automobili dovranno essere realistiche riproduzioni della realtà. Appassionato
di armi e macchinari, Otsuka disegna così con meticolosa precisione tutti i
dettagli:
-la Walther P38 di Lupin, ma anche Mauser, Beretta, Luger, Stenmark, MP e quanto
d'altro.
Le automobili non sono da meno:
-dalla Mercedes Benz SSK (modello 1928), l'auto voluta fortemente da Osumi per
Lupin, alla Renault Alpine A110 guidata da Fujiko nel I° Episodio, la buffa
triruote Messerschmidt di Paikal (Whisky in Italia) nel Secondo Episodio "La
barriera invisibile", Triumph, Jaguar, Alfa Romeo, Citroen, Austin...
...NON SI ERA MAI VISTO NULLA DI SIMILE!!!.Sono le 19:30 del 24
ottobre 1971, in pieno golden time, viene trasmesso il primo episodio "Lupin
Moete iru ka...?" ovvero "Lupin brucia...?" Questo titolo
riprende la famosa frase attribuita a Hitler quando gli Alleati stavano per
entrare nella capitale francese, chiedeva furioso se il suo ordine di
distruggerla era eseguito: "Parigi brucia...?". (In Italia viene
trasmesso con il titolo "Trappola
su quatrro ruote"). Gli indici di ascolto segnano 6,5% (oggi sarebbero
nella media) ma allora si registravano medie del 20%... Osumi e Otsuka avevano
già lavorato insieme e l'intesa era buona ma, quando la serie viene investita
dalla crisi degli ascolti, il regista abbandona. Il veterano Otsuka chiede
allora aiuto a due sue vecchie conoscenze: Hayao
Miyazaki e Isao Takahata. Osumi e i suoi sceneggiatori avevano
impostato la serie fino al 12° episodio, e alcuni episodi erano già entrati in
fase di disegno. Quando Miyazaki e Takahata vengono chiamati per cambiare la
serie, si trovano costretti a eliminare completamente circa 5 episodi, provocando
una diaspora tra i sceneggiatori. I due risistemano gli Story-Board a partire
dal 6° episodio, ma è dal 14° che Lupin III acquista definitivamente lo stile
di Miyazaki. (Nei titoli di coda i "due" appariranno soltanto dal 17°
episodio). Il cambiamento più evidente è in Fujiko che perde i suoi lunghi
capelli, in parte la sua carica erotica e anche la sua amata Harley-Davidson.
Nel episodio 16 si intravede una Citroen 2CV e la Mercedes Benz "di Osumi"
viene sostituita dalla famosa Fiat 500. Queste scelte non sono casuali: Otsuka
è un orgoglioso possessore della mitica utilitaria italiana, e Miyazaki guida
la rustica 2CV, ma soprattutto il "socialista" Miyazaki non tollerava
il mestiere di ladro di Lupin, dandy a bordo di una lussuosa auto che combatte la
noia rubando. Con la Fiat 500 si vuole riavvicinare Lupin alle masse, ma in
generale sono tutte le storie che si fanno più lineari e puntano fortemente
sull'azione e sulle gag. Nonostante tutto gli indici di ascolto sono dell'8,8%
e la YTV decide di interrompere la serie in anticipo all'episodio 23. Nel 1976,
la quinta replica della serie fa registrare un indice medio pari al 27% con
picchi del 32%... ...la Tokyo Movie riceve 10.000 lettere di fan che chiedono
una nuova serie... ...il resto E' STORIA!!! (era ora!).
Maasaki Osumi, ormai riconosciuto come realizzatore di un Lupin III unico e
irripetibile, verrà chiamato dalla TMS nel 1993 a dirigere lo special
televisivo... ..."Lupin Ansatsu Shirei" (ovvero "L'ordine di
assassinare Lupin").