Articolo tratto dal VENERDI'
VENERDì 13 aprile 2001
La nuova fattoria
 
Dopo i pesci esperimenti su suini, capre, polli, vitelli. Per avere carni più magre e latte addizionato di farmaci per l'uomo. Ma gli effetti sono incerti.

Non solo pesci, ma bovini caprini, suini vengono geneticamente modificati per ottenere cibo "funzionale" (cioé più ricco di vitamine e meno grasso). la tecnica é relativamente semplice: si inietta il Dna estraneo nell'ovocita fecondato in vitro. Gli embrioni così ottenuti vengono quindi impiantati in una madre "adottiva".L'efficacia di questa tecnica però é molto bassa e per questo é ancora confinata nei laboratori: nelle mucche, per esempio, solo un tentativo su mille dà vita a un vitello transgenico.

Tra gli animali geneticamente modificati ci sono i maiali: "All'Università della Pensylvania hanno iniettato il gene bovino per l'ormone della crescita: i maiali crescono più rapidamente e sono meno grassi. In compenso però presentano gravi anomalie fisiche come la tendenza alla letargia, basso tasso di fecondità e ulcera", dice Daniel Ramon, ricercatore spagnolo e autore di "I geni che mangiamo" (Dedalo). Anche i polli possono essere modificati: introducendo geni di topo che codificano la resistenza al virus dell'influenza, il pollo diventa immune all'influenza aviaria (é una ricerca recente). Nei conigli é stato invece iniettato il gene del salmone per favorire la produzione di calcitonina a difesa delle ossa (Regno Unito). Le capre infine vengono modificate con Dna umano per ottenere nel latte proteine ad uso farmaceutico.

é "vegetariano" e vuole sensibilizzare e stimolare un cambiamento delle normali abitudini alimentari della gente, in modo da eliminare o comunque ridurre il consumo di alimenti di derivazione animale.