KHNUM: Il Creatore della Vita

Il dio Khnum è spesso descritto come il creatore della vita. Egli è un dio ariete che plasma gli dei, gli uomini, gli uccelli, i pesci e il bestiame con l'argilla prima di infondere alle sue creature il soffio vitale. E' un dispensatore di salute e i suoi svariati doni comprendono anche diverse lingue parlate dal genere umano. Khnum è spesso rappresentato con un corpo umanoide e il capo d'ariete; frequentemente è dipinto seduto al suo tornio da vasaio, mentre forgia nuova vita dall'argilla. Il geroglifico del suo nome è un corno d'ariete. A Esna, nel sud dell'Egitto, si riteneva che Khnum fosse il creatore di tutte le cose: gli Egiziani lo vedevano come la personificazione del mondo intero e ritenevano che la sua divinità ne racchiudesse altre, quale Geb, Shu, Osiride e Ra. I suoi colori sono il viola e l'oro rossiccio.

 

Il Creatore della Nuova Vita e dell'Abbondanza

Khnum era il signore delle cateratte del Nilo, di cui controllava l’inondazione annuale dalle caverne del dio Hapi, che era la personificazione appunto della piena del fiume. Si riteneva che la venerazione di Khnum, con adeguate offerte in denaro al suo tempio, assicurasse la prosperità dell’Egitto. Khnum presiedeva al parto accanto alla divinità rana Heket. Si credeva che egli creasse tutti i bambini sul suo tornio da vasaio, forgiandoli con cura dall’argilla e piantandoli come un seme nel ventre della madre. Egli era un dio della fertilità e della procreazione e scandiva i cicli vitali, benedicendo il ventre con nuova vita, la terra con nuove messi e i popoli egiziani con la prosperità e l’abbondanza. Nell’infondere nuova vita alla stirpe umana, Khnum era visto come un dispensatore di salute. Era anche
associato alla creazione degli animali, degli uccelli, dei pesci e di altre divinità; forse rappresentava il processo creativo e la potenzialità dì creazione. Nella sua funzione di vasaio, mestiere nel quale gli Egiziani lo avrebbero identificato, egli è l’immagine del pratico forgiatore capace di incanalare la propria volontà e la propria visione interiore creando qualcosa di utile e tangibile. La sua creatività non è astratta, ma al contrario espressamente concreta. Khnum può essere un dio creatore ma anche il simbolo dell’abilità umana di trasformare i sogni in realtà, e ci ricorda che l’evoluzione spirituale spesso deve prima passare attraverso l’applicazione pratica ed è possibile per tutti.

 

La Simbologia dell'Ariete

Khnum era il divino ariete, la scintilla iniziale della creazione: forse il simbolo dell’età dell’Ariete che precedette l’era cristiana dei Pesci e la nostra corrente era dell’Acquario. Khnum diventò il nome letterale dell’ariete, cui accordò sacri poteri. La venerazione di Khnum includeva la sepoltura di arieti mummificati ad Elefantina, ognuno dei quali era decorato dorando una parte del capo e poi posto in un sarcofago. Non è sorprendente che all’ariete fosse riconosciuto il ruolo di dispensatore della vita, essendo un animale associato alla fertilità maschile e alla potenza procreatrice. Anche oggi nell’astrologia occidentale l’Ariete è un simbolo di nuova vita. Esso è il primo dei dodici segni dello zodiaco e rappresenta l’energia che fa scaturire la creazione e la passione focosa che è l’importante requisito per la propagazione della vita.

 

Le Spose di Khnum

Gli Egiziani ritenevano che Khnum fosse assistito nel suo lavoro dalle divinità femminili Satis e Anukis. Satis era una dea guardiana dei confini meridionali dell’Egitto che uccideva i nemici del re con i suoi dardi. Insieme a Khnum era associata alle inondazioni del Nilo e forniva anfore piene d’acqua ai defunti per la purificazione. Si riteneva che la dea Anukis fosse figlia di Khnum e Satis benché sia talora attestata come moglie di Khnum e madre di Satis. Era una divinità della prima cateratta del Nilo ad Assuan ed aveva un tempio a lei dedicato nell’isola di Seheil.

 

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© 2000 Sara Rinaldo