I miei hobby sono sempre stati molteplici, ma sono cambiati per
ordine di importanza col passare degli anni. Da giovane l’hobby
principale era il calcio che ho praticato a livello dilettantistico
per diversi anni, prima come calciatore (16 campionati tra Iª
categoria e Promozione) e poi come allenatore (10 anni tra 1ª e 2ª
categoria). Mi pare però opportuno precisare che ai tempi in cui
giocavo c’erano 3 categorie in meno, quindi la Promozione, ad
esempio, potrebbe essere paragonata come minimo alla Serie D
attuale. Il calcio però mi appassiona sempre meno soprattutto quello
professionistico, ormai più un businness che uno sport e lontano
anni luce dal mio modo di concepirlo (concetto che ho poi trasferito
nel mio 4° libro “Il calcio dei Puri”), nonché ricettacolo di
violenza assurda e gratuita che, come purtroppo accade nello spirito
di emulazione umano più propenso a copiare il peggio invece del
meglio, sta sempre più contagiando anche il mondo dilettantistico.
Amavo moltissimo anche il ciclismo (ero bartaliano perché lo era mio
padre, ma ammiravo anche Coppi e in seguito Merkx, Gimondi e
Pantani), con la differenza, rispetto al calcio, che, per
incapacità, non l’ho mai praticato; purtroppo anche questo sport ha
imboccato una brutta china, quella del doping, dalla quale sta
disperatamente tentando di uscire. E spero ci riesca perché,
nonostante tutto, lo amo e lo seguo ancora molto.
Altri hobby giovanili erano la
lettura, la musica, la pesca sui fiumi e l’andare per funghi nei
boschi delle montagne del cuneese (ora, per problemi fisici, quest’ultimo
purtroppo non lo pratico più); questi ultimi due con gli anni hanno
sviluppato in me un altro hobby: un immenso amore per la natura che
mi ha spinto a documentarmi fino a diventare un esperto, soprattutto
di habitat fluviale, e a trasformarlo da hobby a “missione” (ne
parlo a parte nella mia biografia).
L’hobby per la lettura mi è anche
servito per diventare a mia volta scrittore di ben 8 libri negli
ultimi 12 anni, vale a dire da quando sono pensionato, nonché
corrispondente prima (dall’83 al 90) dell’Eco del Chisone di
Pinerolo, poi del Corriere di Saluzzo (dal 90 ad oggi) sia di
cronaca che di sport. In quest’ultima veste ho avuto l’opportunità
di intervistare personaggi famosi quali Giovanni Trapattoni, il
compianto Luca Signorini, Domenico Marocchino, Roberto Rosato,
Antonio Comi, Nello Santin, Carolina Morace, Maurizio e Sandro
Damilano (del quale sono amico), Paolo Cané, Claudio Panatta,
Claudio Chiappucci, Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio,
Giorgio Di Centa, Elisa Rigaudo, Gilberto Simoni, Damiano Cunego,
Gianni Motta e Nino Defilippis tanto per citare i più famosi.
Anche l’amore per la
musica è rimasto intatto. Amo ogni genere all’infuori del rap e di
quel liscio che io definisco “banale”, vale a dire quello sempre
uguale suonato nelle sagre paesane, da non confondere con il tango
argentino o con i valzer viennesi. Amo seguire MTV o All Music –
Rete A, suscitando sorrisetti ironici nei miei coetanei e stupore
fra i giovanissimi che identificano col liscio gli ultra sessantenni
come me. Amo però moltissimi anche la musica italiana, dagli anni 50
in poi (con particolare intensità quella dei mitici anni 60, Nomadi
in testa); trovo inoltre stupenda, straordinaria, commovente e
inimitabile come melodia e testi la canzone napoletana. Ma amo molto
anche la musica classica e operistica.
Per concludere posso
affermare che i miei hobby attuali preferiti sono la pesca, la
musica, la lettura e la scrittura.
E poi, chissà: la
vita riserva sempre nuove sorprese...
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