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Sito Personale di Piero Strobino - Cardé provincia di Cuneo

Piero  Strobino

il mio paese "Cardé"


Cardé


Cardé è un paesino di 1070 abitanti (cardettesi) della pianura saluzzese, in Provincia di Cuneo, posto sulla riva destra del Po, a circa 50 km dalla sorgente che si trova al Pian del Re, ai piedi del Monviso, a 2040 metri sul livello del mare.

L’attività di gran lunga prevalente è l’agricoltura, con particolare riferimento all’allevamento bovinicolo e suinicolo. Abbastanza sviluppato è anche il settore edilizio, che annovera molti muratori e imprenditori edili. I vantaggi sono la tranquillità tipica dei paesini di campagna e la vivibilità ancora a misura d’uomo, anche se non mancano le invidie, altra tipica prerogativa di questi piccoli centri. Gli svantaggi sono la carenza dei servizi, soprattutto sotto il profilo sanitario e del trasporto pubblico e la mancanza di punti d’incontro e di svago, nonostante una vita sociale abbastanza vivace garantita dal volontariato di pochi in varie associazioni come la Pro Loco, gli Amici del Po, l’Associazione Calcio, il Gruppo Oratorio. Famosi sono i "fuochi" sul Po durante la festa patronale della Salesea ed il torneo notturno di calcio a 7 giocatori che si svolge tra la metà di giugno e la metà di luglio. Per quanto riguarda l’istruzione ci sono l’asilo infantile con una trentina di bambini e le scuole elementari con una cinquantina di alunni. Le medie inferiori è possibile frequentarle a Moretta (servizio di scuolabus) o a Saluzzo (pullman di linea) e le medie superiori a Saluzzo. L’università ovviamente a Torino (pullman di linea o mezzi autonomi).

 

Cenni ed Edifici Storici


Nel 1207 l’allora Marchese di Saluzzo, Manfredi II°, decise di far costruire un castello come avamposto nord a protezione delle sue proprietà, notevolmente accresciutesi in quegli anni. La scelta cadde su una zona a nord-nordest dell’Abbazia Santa Maria di Staffarda (edificata un secolo prima dai frati cistercensi), vicina ad un guado del Po, dove, tutt’attorno a fertili prati e lussureggianti boscaglie, crescevano numerosi i cardi selvatici. Proprio quest’ultima particolarità indusse Manfredi II° a dare il nome Cardé a quel luogo. Quindi Cardé deriva da cardo. Nella sua storia il castello subì numerose distruzioni e successive ricostruzioni, l’ultima delle quali dovrebbe risalire all’inizio del secolo XVII°, dopo la guerra contro Carlo Emanuele I° di Savoia, appoggiato da François De Bonne, Duca di Lesdiguieres, conclusasi nel 1595. L’ultima casata proprietaria del castello è stata quella dei Marchesi di San Martino di San Germano, imparentati con i Ruffo di Calabria e quindi anche con Paola, l’attuale Regina del Belgio

che nel 1988 venne a Cardé col marito Baldovino e coi figli Astrid e Filippo al funerale del cognato Casimiro di San Martino di San Germano e nel settembre 2003 al funerale della sorella Maria Cristina, moglie di Casimiro.

Ora il castello è di proprietà privata e recentemente è stato oggetto di un’importante ed ottima opera di recupero e di restauro nella parte sud, verso il paese. Altri edifici storici di Cardé sono: la Parrocchia di Santa Catterina, edificata per la prima volta nel 1324 ad opera di Manfredi IV°; la Chiesa della Confraternita (Crosà) di San Sebastiano, la cui prima costruzione dovrebbe risalire al 1619; lo stupendo ed elegante Sepolcreto dei Marchesi di San Martino di San Germano in stile gotico - lombardo, costruito nel 1879 su disegno del Marchese Scarampi di Villanova (nel 1988 vi fu sepolto Casimiro di San Martino di San Germano, cognato di Paola del Belgio che partecipò ai funerali col marito Principe Alberto di Liegi ed i figli Astrid e Filippo); l’ameno Santuario agreste della Madonna della Salesea (in origine Salicea) risalente alla fine del XVIII° - inizio XIX° secolo, non di grande valore architettonico ma di immenso valore affettivo e religioso per i fedeli della comunità cardettese; infine tutti i portici del paese di chiara origine medioevale.

Tra le opere di più recente costruzione, notevole valenza storica riveste il ponte sul Po, in quanto trattasi del primo ponte in cemento armato edificato su tutta l’asta fluviale del grande fiume, dalla sorgente del Pian del Re al Delta sul Mar Adriatico (anno di costruzione1914, impresa Giay di Torino, costo 150 mila lire).

 

Notizie curate da Piero Strobino In parte tratte dal manoscritto “Cenni Storici di Cardé”

 di Carlo

Fedele Savio.

 

 

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