Esercitazione
microprogettuale collettiva
LeCorbusier
Aalto
Villa
Marea e casa sul lago
- Wright
- USANIA
Louis
Sauer
Eisenman
House
XI |
Esercitazione
microprogettuale collettiva che conterrà:
-
Piante
bidimensionali dello schema con arredo e misure base,
compiuto con un vector package a scelta (3/5/2002).
-
Due
viste del modello 3d, in un 3d modeler a scelta
(8/5/2002).
-
Una
vista schematica, assonometrica, di una aggregazione del vostro
modello 3d con quello di altri due colleghi, e spedire a
DeLuca un prospetto finale, con ombre se si vuole, in formato jpg a 72
dpi da 10cmx10cm (13/5/2002).
Tutto
il lavoro andrà inserito nel sito web come jpg con il nome di
"L'Elle world", andranno
inserite anche le schermate del computer per vedere che tipo di programmi
si sono usati.
(tasto
stamp sulla tastiera per fotografare lo schermo, tasto ctrl e V per
incollare la foto su un programma grafico)
La
forma del micro progetto è una L
di massimo tre piani: ingombro massimo 8.4 x 12.6 x 9m
Dovrà
avere almeno tre mura cieche per favorire l'aggregazione.
Insieme
alle jpg del progetto inserire uno schema dove evidenziare le pareti
cieche e l'entrata.
La
disposizione interna, gli ambienti, le bucature ecc... sono liberi basta
rimanere all'interno delle misure date (compresi i muri).
La L è una
geometria importante in architettura, è una forma che
permette di guadagnare due affacci rispetto al semplice rettangolo (6 lati
invece di 4) e possiede
una grande capacità di aggregazione;
La L
è una forma con una grande flessibilità, è un ibrido con un sistema a
corte dovuto allo spazio intercluso, è una geometria dinamica in partenza.
LeCorbusier
Prototipo espositivo dell'eprint nouveau, questo
schema rappresenta la nascita di molte varianti sul tema; la L ha una parte più ampia ed una più piccola di servizi.
Aalto
Villa
Marea e casa sul lago
Ampissima, è un edificio isolato il cui schema ad L presenta due braccia di
diverse dimensioni; la seconda è la dimostrazione che Aalto usa spesso
questo schema sia per le micro che per le mega case.
Wright
Egli
ha un controllo altissimo della dimensione e della geometria , ed è
evidente soprattutto quando, successivamente alla crisi economica
americana, pensa di costruire una casa economica all'interno delle
coordinate del nuovo mondo.
Wright si pone il problema di come
realizzare una casa molto contenuta nelle dimensioni e rispondere al
problema della casa economica e popolare, una casa modulare, spaziale ed
inteligente; nascono così le case USANIA finalizzate al
ceto medio-basso, il
costo di costruzione corrispondeva ad un anno di salario.
Le
USANIA sono tutte differenti; è uno schema che si basa su due principi:
1)
un ala è dastinata alla zona notte
2)
un altra ala si organizza lungo la zona giorno.
All'interno vi è un nucleo,
dove si posizionano gli impianti e le parti umide, che è il motore dello
schema ad L, il motore organizzativo
che condiziona le altre distribuzioni; la pianta è implicitamente
costruita in maniera servente-servita, con un orientamento che in genere
vede la parte più aperta orientarsi verso Sud (a valle) e quella più
chiusa orientarsi verso Nord (a monte).
Sono case isolate, ma
fortemente gerarchizzate.
Louis
Sauer
Architetto
esperto di case aggregate ad alta densità ma di bassa altezza, che vede
la logica aggragativa come una logica spaziale.
Per lui una
planimetria con edifici ad L
può essere utilizzata in contesti molto diversi; egli ne evidenzia la
flessibilità che permette di articolare le abitazioni, predispone
un alternanza di soglie spaziali per creare un sistema
insediativo che nasce da una tessitura modulare all'interno della quale
nascono spazio e forme.
I suoi progetti risultano
essere imbastiti in una tessitura molto compatta attraverso
pareti cieche, ma quello
che avviene in pianta non è detto che debba accadere anche in alzato,
infatti si possono inserire dei vuoti spaziali; si può quindi affermare
che la L possiede una grande flessibilità anche tridimenzionale.
Tenendo
conto del problema della densità Sauer pensa di creare dei micro-mondi
comuni di spazio intermedio semi-collettivo, il tutto si sviluppa
attraverso una gerarchia di spazi : collettivi, semi-collettivi,
semi-privati.
La forma ad L è visibile anche in progetti di dimensioni minori, ove lo spazio
intercluso diventa parte integrante dell'edificio creando spazi aperti e
spazi verdi, che poi aperti non sono.
Il problema della densità lo
porta all'individuazione di una nuova soluzione che riesce a conservare la
L come invenzione, facendo in modo che il sistema distributivo non
appartiene alla casa ma al "pacchetto".
Il
pacchetto è composto da due campate, che inglobano uno spazio aperto, che
si sviluppano ai vari piani e che hanno all'interno il sistema distributivo
al quale si accede dal piano terra, rendendo indipendente ciascun
pacchetto; quindi a qualsiasi piano si sviluppi la casa l'abitante
mantiene il suo accesso indipendente.
Sauer
crea zone serventi che possono essere cieche, favorendo l'aggregazione
(front-back), attraverso un ragionamento logico di spazi serventi-serviti;
il complesso
risulta essere molto compatto e diffusivo verso l'esterno, perchè si
rivolge ad un utenza americana abituata a vivere isolata.
I
sistemi ad L permettono degli slittamenti, al contrario di quanto succede con gli
insediamenti in linea a causa del ballatoio, le aggregazioni possibili
sono molteplici e creano spazi collettivi, semi-collettivi e privati.
Per maggiori informazioni su
Sauer leggere articolo su coffee break "Le
case basse di Sauer"
Eisenman
- Nei
suoi progetti è evidente la presenza della geometria ad L,
anche attraverso i sistemi organizzativi planimetrici.
- "La
L è una struttura progettuale in movimento, che attraverso le sue
vibrazioni influenza il progetto"
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