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Nacque nel 1270 da Filippo III re di Francia e Isabella d'Aragona; a soli tredici anni fu designato dal papa Martino IV a succedere al deposto Pietro III d'Aragona sul trono di Sicilia. Dalla moglie Margherita, figlia di Carlo II d'Angiò, ricevette come dote l'Anjou e il Maine. Pur avendo rinunciato al trono di Sicilia con il trattato di Anagni nel 1295, nel 1301 fu incaricato da Filippo il Bello di affrontare militarmente i siciliani che ancora sostenevano i diritti sull'isola degli Aragonesi; Papa Bonifacio VIII approfittò della presenza in Italia di Carlo e del suo esercito per inviarlo a Firenze (dove entrò il primo novembre 1301), ufficialmente per ristabilire la pace fra le fazioni dei Bianchi e dei Neri, in realtà per appoggiare militarmente questi ultimi e favorirne l'ascesa al potere cittadino: nelle epurazioni che seguirono venne coinvolto anche Dante. Quindi Carlo proseguì il viaggio verso la Sicilia dove, dopo un primo periodo di vittorie, fu costretto ad abbandonare il progetto di conquista e ad accettare la pace di Caltabellotta (agosto 1302). Per due volte, alla morte di Alberto d'Asburgo (1308) e quella di Arrigo VII (1313), Carlo si candidò al soglio imperiale, senza però ottenere il concreto appoggio del papato. Morì nel 1325.