Ivanhoe di Walter Scott

 

Brevissima sintesi

 

1) Il romanzo inizia con l'introduzione di due personaggi, Gurth e Wamba, i quali dirottano i cavalieri normanni per farli andare il più possibile dalla antica dimora padronale di Cedric, dando false indicazioni sul castello al priore di Jourvaulx. Bryan ed Aymer vengono però colti da una incertezza sulla strada da prendere ed il fuggiasco Wilfred d'Ivanhoe indica loro la strada giusta. Successivamente assistiamo al torneo di "Ashby de la Zouche", una partita di tiro con l'arco. In seguito vi è l'episodio in cui Ivanhoe e Rebecca si innamorano, ma non si possono sposare perchè questa è ebrea; poi viene narrata la vicenda del castello di Front de Boeuf dove Ivanhoe viene gettato in una segreta. Alla fine troviamo la liberazione dei prigionieri nel castello di Front de Boeuf ed il combattimento contro Bois-Guilbert per scagionare Rebecca dall'accusa di stregoneria.

2) La fabula non coincide con l'intreccio: "La nostra storia deve tornare indietro di qualche pagina..."; la storia narrata è unitaria e non si tratta quindi di più vicende.

 

 

 

Personaggi

 

1) Tutti i personaggi sono presentati con la stessa completezza attraverso un ritratto formulato dall'autore.
Ivanhoe lo incontriamo all'inizio del libro come un vagabondo, rinnegato da Cedric, suo padre, e si scoprirà solo quando viene narrato l'episodio della gara con l'arco; "si videro i bei lineamenti, abbronzati da sole, di un giovane uomo di circa venticinque anni in mezzo a una frofusione di corti capelli biondi. Il volto era pallido come quello di un morto e segnato da una o due macchie di sangue". Scott ci dice inoltre che lui era un cattolico: "Ma Ivanhoe era troppo buon cattolico".
Rowena "di proporzioni perfette e di statura alta" appartiene ad un ceto sociale abbastanza alto: i capelli "erano ornati di gemme e il fatto che fossero portati sciolti indicava la nobile nascita e la libera condizione della fanciulla. Una collana d'oro, a cui era attaccato un piccolo reliquiario dello stesso metallo, le pendeva da collo. [...] Il suo abbigliamento [...] era di color rosso e di lana finissima. [...] era fissato un velo di seta intessuto d'oro".
Rebecca è ò'altro personaggio femminile del romanzo che ha un ruolo rilevante. Ci appare come una donna istruita ed intelligente: "La bella Rebecca era stata accuratamente istruita in tutte le conoscenze della sua gente, e la sua mente pronta e sicura le aveva fatte proprie, sistemate e ampliate oltre i limiti della sua età, del suo sesso e perfino dei tempi in cui viveva. [...] Rebecca, con le sue doti di sapienza e di bellezza, era universalmente onorata e ammirata tra i suoi correligionari che la consideravano quasi una di quelle donne eccezionali citate nella storia sacra". Figlia di Isaac, è di origine ebrea.
Isaac è il padre di Rebecca, "aveva lineamenti sottili e regolari, naso aquuilino e occhi neri e penetranti; la fronte era alta e rugosa e i capelli e la barba lunghi e grigi" e viene trattato dagli altri personaggi in una condizione di infewriorità: "Fatto entrare con poche cerimonie, venne avanti, con timore ed esitazione e con molti inchini di profonda umiltà [...] lo si sarebbe potuto definire bello se non fosse stato per i tratti fisionomici caratteristici di una razza che in quei tempi oscuri era detestata dal popolo credulone e pieno di pregiudizi e perseguitata dalla nobiltà avida e rapace".
Cedric, il padre che aveva rinnegato il figlio Wilfred d'Ivanhoe, ha "un carattere schietto ma impaziente e collerico", "nei suoi occhi si potevano cogliere orgoglio e gelosia". Per quanto riguarda le caratteristiche fisiche "era di statura non superiore alla media, ma con spalle larghe, braccia larghe e corporatura robusta come di chi è abituato alle fatiche della guerra e della caccia. Aveva un viso largo, grandi occhi azzurri, lineamenti aperti e franchi, bei denti e una testa ben formata".
Gurth è il primo personaggio che incontriamo, più vecchio di Wamba ed è un guardiano do porci, "aveva un aspetto duro, primitivo e selvaggio". Porta al collo "un anello di bronzo, simile al collare di un cane" su cui è incisa la frase "Gurth, figlio di Beowulph, è nato schiavo di Cedric di Rotherwood". "L'uomo non porta nulla sulla testa, che era riparata esclusivamente dai folti capelli arruffati, bruciati dal sole a tal punto da apparire di color rosso ruggine"
Wamba, diversamente da Gurth "rivelava una sorta di distratta curiosità e di irrequietezza nervosa, insieme ad una totale soddisfazione per ciò che era e per come appariva". Anche lui, come Gurth, porta un anello di bronzo.
Aymer "era un ecclesiastico di alto grado; l'abito era quello di un monaco cistercense, ma di un tessuto ben più fine di quello ammesso dalle regole dell'ordine", Aymer, anche se religioso, teneva molto al lusso: "Il suo volto mostrava tanto poco i segni della rinuncia quanto l'abito il disprezzo per il lusso mondano", "il mantello era chiuso al collo da un fermaglio d'oro".
Bryan è il compagno di Aymer e viene descritto come un uomo sulla quarantina "magro, robusto, alto e muscoloso" ed il suo volto esprimeva un'aria di superiorità: "Il suo volto era quindi completamente scoperto e l'espressione era calcolata per ispirare timore, se non paura, negli estranei". Diversamente da Aymer, non era un ecclesiastico.

 

2) Walter Scott non manifesta, se non molto raramente, giudizi personali sui vari personaggi che fanno parte della vicenda.

 

 

Luogo e tempo

 

1) La vicenda si svolge nella Gran Bretagna, e più precisamente "in quella parte della felice Inghilterra che è bagnata dal fiume Don" ed il periodo è quello verso la fine del regno di Riccardo I (1199 circa)

2) L'autore rappresenta attraverso descrizioni realistiche gli ambienti che sono in relazione con le vicende che vi si svolgono: "In una sala, la cui altezza era sproporzionata rispetto alla lunghezza e alla larghezza, entrambe di dimensioni notevoli, c'era una lunga tavola di quercia formata di assi rozzamente squadrate nella foresta e appena lucidate".

3)L'arco di tempo che ricoprono le vicende narrate è abbastanza grande e vi sono numerosissime scene, cosicchè la durata della narrazione è reale: "E' così -disse ilo principe Giovanni- che noi mostriamo la nostra lealtà alla regina dell'amore e della bellezza e siamo noi stessi a condurla al trono che oggi deve occupare. Damigelle -aggiunse -seguite la vostra regina se volete a vostra volta ricevere simili onori".

 

 

Punto di vista

 

1) Il narratore è esterno e la focalizzazione è interna e non interviene mai in prima persona (vedi Luogo e tempo .3)

 

 

Tecniche narrative

 

1)La struttura sintattica è prevalentemente semplice: "Molti cavalieri che non avevano sufficiente fiducia nelle loro capacità per sfidare un avversario di grande fama, desideravano tuttavia incontrarsi con altri su un piede di parità".

2) Viene usato un registro linguistico semplice e pochi sono i termini stranieri, dialettali o neologismi; eccone qualcuno:
"offre di sostenere la sa causa per mezzo di un campione che adempirà al suo leale DEVOIR secondo le leggi della cavalleria" ;
"ha concesso la suddetta sfida e la suddetta ESSOINE della persona dell'appellante" ;
"UT LEO SEMPER FERIATUR".

3) Nel testo è presente il discorso diretto affiancato da sequenze descrittive.
Ecco alcuni esempi di discorso diretto:
"Frena la tua insolenza, ragazzo -disse il cavaliere armato, interrompendo le chiacchiere del buffone con voce forte e severa, -e indicaci, se la conosci, la strada ch porta da... come si chiama quel vostro franklin, priore Aymer?
Cedric -rispose il priore - Cedric il sassone. Dimmi, buon uomo, siamo vicini alla sua abitazione? Puoi indicarci la strada?
Sarà difficile trovarla -si intromise Gurth che per la prima volta apriva la bocca -e la famiglia di Cedric va a dormire presto"
"A destra -disse Bryan -lo ricordo benissimo.
A sinistra, senz'altro a sinistra, ricordo che ce l'ha indicata con la spada di legno.
Sì, ma teneva la spada con la sinistra e faceva segno verso l'altra parte".
Ecco alcuni esempi di sequenze descrittive:
"Era di statura non superiore alla media, ma con spalle larghe, braccia lunghe e corporatura robusta come di chi è abituateo alle fatiche della guerra e della caccia. Aveva un viso largo, grandi occhi azzurri";
"Il pavimento era di terra mista a calce, pestate fino a farle diventare di un materiale solido, così come si fa oggigiorno per pavimentare i granai".

 


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