flessurale dell’avampaese che ha generato, tra l’altro, le strutture tettoniche individuate nell’area in esame. La migrazione verso Sud del sistema a thrust di M. Judica, viene interrotta, nel Pliocene inferiore, dalla collisione col settore di avampaese  a notevole spessore crostale; i raccorciamenti indotti dal blocco cinematico di avampaese si sono trasferiti di conseguenza lungo rampe presenti nelle  zone   più    interne della catena  dando  luogo  a  fenomeni  di breaching dell’edificio orogenico con evidenza di estesi accavallamenti fuori sequenza (FINETTI et alii, 1996). Si realizza, quindi, un maggiore avanzamento dell’alloctono  evidenziato dal minor raccorciamento interno di questo settore rispetto a quello più occidentale e da un maggior avanzamento delle coltri alloctone verso SE. Il differente comportamento fra le due aree contigue viene accomodato con la creazione di rampe laterali di svincolo dei thrust  che testimoniano le condizioni differenziali di avanzamento delle unità della catena. Il diverso comportamento dei due settori può essere collegato ad una maggiore flessione dell’avampaese verso E al di sotto delle unità della catena Maghrebide. Le strutture individuate riflettono, perciò, a piccola scala un complesso processo regionale, legato ai differenti spessori crostali dell’avampaese, che ha condizionato l’assetto geologico-strutturale delle aree frontali della Catena Maghrebide.

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Bibliografia

- OGNIBEN (1954) : “Le argille brecciate siciliane”
- DECIMA & WEZEL: “Osservazioni geologiche sulle evaporiti”. Rivista Mineraria Siciliana - n. 130-132  Luglio - Dicembre 1971.
- DI GRANDE, GRASSO, LENTINI & SCAMARDA: “Facies e stratigrafia dei depositi Pliocenici tra Leonforte e Centuripe (Sicilia Centro-Orientale)”. Boll. Soc. Geol. Italiana (volume N° 95) anno 1976 pag. 1319-1345.
-  FINETTI, LENTINI, CARBONE, CATALANO & DEL BEN: “ Il sistema Appennino Meridionale-Arco