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«Testimoni» dell'olocausto
Il Giorno 9
dicembre 2000
Fonte http://ilgiorno.monrif.net/chan/75/8:1593038:/2000/12/09
«Testimoni» dell'olocausto |
LISSONE
— I Testimoni di Geova della Brianza non hanno dimenticato i loro
compagni trucidati nei campi di concentramento nazisti. A distanza di
mezzo secolo hanno voluto ravvivare il loro ricordo organizzando una
qualificata tavola rotonda che si terrà a Lissone il prossimo 17
dicembre con la partecipazione di alcuni esperti e soprattutto alla
presenza di uno tra i pochissimi sopravvissuti ai campi di sterminio.
Si tratta dell'ottantatreenne Enrico Cesana (nella foto Vismara), un
lissonese che per ben 23 mesi riuscì a sopravvivere nel durissimo
stalag di Ederesvade dove venne deportato nel 1942. Una testimonianza
la sua che farà sicuramente riaffiorare un olocausto che non risparmiò
neppure i seguaci di Charles Russel: "Anche noi - ha dichiarato
Renato Onesti, responsabile dell'Ufficio relazioni pubbliche per la
Brianza - pagammo un durissimo contributo. In Italia più di diecimila
testimoni di Geova furono imprigionati e marchiati con un triangolo
viola solo perchè professavano un culto diverso. Duemila furono
trucidati nelle camere a gas essendosi rifiutati di sottoscrivere la
lettera di abiura alla loro religione. Abbiamo voluto ripresentare
questa pagina della nostra storia perchè non è mai tardi ricordare
uomini donne e bambini eliminati senza una vera ragione".
La vita nei lagher era durissima: "Freddo, malattie e nerbate - hanno ricordato alcuni sopravvissuti - scandivano la vita nelle baracche. C'era poi il lavoro a rendere ancora più drammatica la vita. Si moriva come mosche. In pochi siamo ritornati da quell'inferno. Con noi c'erano ebrei marchiati con il triangolo giallo, politici con il rosso, delinquenti comuni con il verde, omosessuali con il rosa e zingari con il marrone. Il colore era diverso ma il destino, terribile, era uguale per tutti". I Testimoni di Geova della Brianza hanno realizzato anche un documentario nel quale sono state raccolte le testimonianze di 24 ex deportati e le interviste ad alcuni storici: "Il filmato - ha continuato Renato Onesti - non ha alcun carattere dottrinale. Si tratta di una testimonianza dal profondi contenuti culturali e storici". Alla tavola rotonda, prevista alle ore 18 presso il palazzetto dello sport di via Caravaggio, parteciperanno Giuseppe Di Biasi, Dario Mascarini e Marco Ghezzi, quest'ultimo docente di storia presso l'Itc Primo Levi di Seregno. di Gigi Baj |
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