MILANO
- Il triangolo viola. Un segno di distinzione particolare, ideato
dai nazisti, per identificare tutti i testimoni di Geova. Un
simbolo che martedì 13 novembre, presso l'università Bocconi,
non si vuole dimenticare. Nell’ateneo del capoluogo lombardo si
svolgerà, infatti, una manifestazione per ricordare e studiare i
motivi della persecuzione nei confronti dei testimoni di Geova.
Del perché di tanta barbarie e sulle convinzioni che
spinsero uomini e donne ad opporsi al regime nazista.
La ricostruzione storica di quei giorni significativi per la
comunità religiosa è invece affidata al giornalista di Libero,
Steno Sari, il quale introdurrà la proiezione di un documento
storico audiovisivo: "I testimoni di Geova saldi di fronte
all'attacco nazista". Un importante momento, quindi, che
oltre a voler far riflettere sul valore della memoria storica,
vede mobilitata tutta la comunità di Geova della penisola
italiana ed europea nella ricostruzione di quelle che sono state
definiste dagli studiosi, le "vittime dimenticate".
La
manifestazione, dopo Milano, si sposterà anche in altre università
italiane mentre a Lugano ed a Mendrisio, in Svizzera, si sta
concludendo l'esposizione storica sui diecimila triangoli viola
che furono internati nei lager nazisti e che, tramite i
sopravvissuti, continuano ad incitare le nuove generazioni a non
dimenticare.
L'incontro ha
il patrocinato del comune di Milano assessorato all'Educazione e
all'Infanzia, con la collaborazione dell'Istituto di studi storici
"G. Salvemini" di Torino. Parteciperanno ai dibattiti
previsti il preside dell'istituto di Storia Economica
dell'università di via Sarfatti, Achille Marzio Romani, lo
storico Claudio Vercelli, Franco Amatori, docente ed il presidente
del tribunale dei minori, Livia Pomodoro.
(13 NOVEMBRE 2001, ORE 9:00)
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