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Rievocata la
persecuzione nazista dei Testimoni di Geova
fonte: Arianova
OnLine
di Giuseppe Battistoni
(Responsabile delle Relazioni Pubbliche dei
Testimoni di Geova)
POLISTENA - Cinquecento persone hanno gremito l’Auditorium Comunale di Polistena per assistere alla conferenza sulla "Persecuzione nazista dei Testimoni di Geova", manifestazione patrocinata dallo stesso Comune di Polistena.
Il Sindaco, On. Girolamo Tripodi, ha aperto i lavori del convegno approvando l’iniziativa promossa dai Testimoni affermando che "queste manifestazioni servono a istruire le generazioni successive a non ripetere gli orrori commessi da un ideologia fanatica e razzista propria del nazismo e del fascismo".
L’Assessore del comune di polistena, il Dott. Massimo Frana, nel suo intervento ha affermato che "vanno difese le libertà di culto, specie delle minoranze, poichè le intolleranze possono portare a sviluppare le discriminazioni che hanno caratterizzato il nazismo e il fascismo in quegli anni in Europa".
Il prof. Mimmo Petullà, Presidente per l’Italia meridionale del "Comitato italiano cristiani contro l’antisemitismo", nella sua relazione storica ha ripercorso con estrema lucidità le vicende che hanno visto coinvolti i Testimoni nel periodo del dominio nazista in Europa. Infatti, ha spiegato che "i Testimoni di Geova non fecero nessun compromesso con il nazismo, ma, con il loro rifiuto di imbracciare le armi e di tesserarsi nel partito nazista e di non idolatrare Hitler con il famoso saluto, furono tra i primi ad essere perseguitati e mandati nei campi di concentramento sin dagli inizi del 1934, in cui duemila di loro morirono".
In conclusione il Dott. Giuseppe Battistoni, Responsabile delle Relazioni Pubbliche dei Testimoni di Geova ha parlato sul tema: La persecuzione nazista dei Testimoni di Geova. Nel suo intervento ha precisato che "i Testimoni furono perseguitati esclusivamente per motivi religiosi e nei campi erano riconoscibili dal triangolo viola che era cucito sulla loro uniforme. Con coraggio i Testimoni sia sulla pagina stampata che alla radio in quegli anni di terrore denunciarono l’esistenza dei campi di concentramento e lo sterminio di milioni di Ebrei e i metodi usati per annientarli. Infine Battistoni ha presentato un’iniziativa che i Testimoni desiderano realizzare nel campo di concentramento calabrese di Ferramonti di Tarsia (Cosenza), cioè la costruzione di uno stand permanente che illustra la persecuzione dei testimoni di Geova, corredato da foto e filmati dell’epoca che faranno luce sulla tragedia partita da questa confessione religiosa.