Citazioni dal libro
di Joël Kotek e Pierre Rigoulot
"Il secolo
dei campi - detenzione,
concentramento e sterminio. : 1900-2000"
Le scie,
Mondadori, Milano, 2001
Citazioni dal libro
di Klaus Fischer
"Nascita
e decadenza del terzo Reich"
I volti della storia, Newton e Compton Editori , Roma,2001
"Agli internati veniva inflitto ogni genere di indegnità concepibile,soprattutto nel caso si trattasse di ebrei, omosessuali e Testimoni di Geova." [Citazione pagina: 338]
Citazioni dal libro
di Claudia Koonze
"MOTHERS
IN THE FATHERLAND"
Londra, 1987
Claudia Koonze dopo aver studiato il ruolo della donna e della famiglia nella società nazista, riportò nel suo libro alcune interessanti osservazioni:
"La stragrande maggioranza dei tedeschi che non
nutrivano simpatie per il nazismo trovò il modo di convivere con un regime
che disprezzavano... All'altro estremo dello spettro statistico e
ideologico, c'erano i 20.000 testimoni di Geova che, praticamente, senza
eccezioni, rifiutarono inequivocabilmente di rendere qualsiasi tipo di
ubbidienza allo stato nazista... Il gruppo più compatto di renitenti era
sorretto dalla fede religiosa.
Dall' inizio* i testimoni di Geova non collaborarono con nessun
elemento dello stato nazista. Anche dopo che nel 1933 la Gestapo ebbe chiuso
la loro sede nazionale e, nel 1935, ebbe messo la setta al bando, essi si
rifiutarono anche di dire 'Heil Hitler'. Fra il 1933 e il 1945 circa metà
(per lo più uomini) di tutti i testimoni di Geova furono mandati nei campi
di concentramento, un migliaio vennero giustiziati e un altro migliaio
persero la vita"
[Citazione pagine 312-313.]
* (il grassetto è nostro)
Citazioni dal libro
di Wolfgang Sofsky
"L'ordine
del terrore. Il campo di concentramento"
Roma- Bari, 1995
Durante gli studi sui campi di concentramento nazisti, il sociologo Sofsky, osservò, quanto è stata potente la forte fede dei prigionieri per la sopravvivenza e la resistenza alle atroci crudeltà a cui erano sottoposti.
"Così, nei campi di concentramento il possesso di ferme convinzioni religiose non solo rafforzava la volontà di sopravvivenza, ma aiutava a preservare la persona morale e a spostare l'orizzonte dell'esistenza al di là dell'immediato presente. Non pochi prigionieri dovevano la loro resistenza proprio alla saldezza della loro fede o al senso di comunanza che si stabiliva fra correligionari: non solo i testimoni di Geova o i preti isolati a Dachau, ma anche alcuni gruppi di ebrei e di cristiani polacchi, francesi oppure olandesi, riuscirono a costruire un efficace baluardo di solidarietà e di opposizione contro i processi dissociativi indotti dal terrore.... Benché pochi di numero, le SS attribuivano a questi detenuti [testimoni di Geova] un'influenza maggiore di quella che in realtà avevano. Per molti essi vennero perseguitati assai duramente a causa del loro coerente atteggiamento di resistenza passiva: per rompere la loro solidarietà si decise di sparpagliarli in blocchi diversi, ma poi si dovette fare marcia indietro quanto ci si accorse del pericolo rappresentato dal loro attivismo 'missionario' all'interno delle camerate" (pp.138, 181)
Citazioni dal
romanzo di guerra di Sven
Hassel
"Commando
Himmler"
Titolo
originale "Kommando Reichfuhrer Himmler"
Rizzoli Editore- Milano, 1971, 1982
Sven Hassel, pseudonimo di Willy Arberg, nacque il 19 aprile 1917 in Danimarca. Richiamato alle armi nell'esercito tedesco, dopo pochi mesi disertò. Arrestato dalla Gestapo, subì la condanna a 15 anni di carcere. Scampato agli orrori dei campi di concentramento nazisti, fu trasferito in una compagnia di disciplina e avviato al fronte dove combatté fino alla disfatta della Wehrmacht.
"L'obiettore
di coscienza viene spinto verso il sottufficiale, gli viene buttato addosso
il pacco di indumenti logori, ma questi raccoglie soltanto il camiciotto
verde. L'uniforme grigioverde, il cappotto, il berretto, l'elmetto, il
cinturone, le cartucciere, la carabina, la pala di fanteria, la maschera
antigas e il resto, tutto è lasciato per terra, e l'uomo col solo
camiciotto sotto il braccio si avvia verso la scala"
(p.41)
"Sergente, sono cristiano. È proibito indossare l'uniforme e
toccare armi che possono portare la morte. Tu non devi uccidere, è
scritto" (p.42)
"Matho stacca un cinturone appeso alla parete e caccia sotto il
naso dell'obbiettore di coscienza la grossa cerniera di metallo:
"Guarda bene, leggi quel che c'è scritto 'Dio è con noi'. Noi, siamo
il santo esercito tedesco, perché noi non leggiamo la tua Bibbia ebraica."
" (p.43)
"Ventiquattr'ore dopo il Testimone di Geova muore...Nessun
seguito o noia giudiziaria. Il Testimone di Geova viene presto dimenticato.
La moglie non riceve alcuna risposta alle sue reiterate richieste di
notizie, correndo sempre più disperatamente da un ufficio all'altro. Le si
sorride con interesse passivo, ma nessuno ne sa nulla. Il marito era sparito
dalla circolazione senza lasciare traccia; era già fra i
<<dimenticati>> dell'esercito, d'altronde." (p.44) Op.
Citata
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