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Articolo da "Il Tirreno"
20 Maggio 2001
Polemica in Germania. Onorati i
criminali nazisti.
STAZZEMA. Mentre sono in corso o in
programma iniziative che ricordano l'eccidio di Sant'Anna e le barbarie nazista,
in Germania scoppia la polemica sulle commemorazioni dei nazisti che si
macchiarono di crimini di guerra, tra i quali appunto anche quello di Sant'Anna.
La vicenda è venuta alla luce dopo un reportage dell'emittente televisiva Wdr,
dove l'ex console tedesco a Milano Manfred Steinkuelher mette sotto accusa anche
il ministro degli esteri tedesco, il verde Fischer, per il tacito assenso che
continua ad essere dato a queste cerimonie che si svolgono ogni anno nei
cimiteri di guerra tedeschi in Italia, dove oltre ai 21mila soldati della
Wehrmacht caduti, si onorano anche i 500 nazisti delle SS che vi sono sepolti.
Steinkuehler, che si oppose già a suo tempo a queste iniziative, tanto che alla
fine, nel 1991, venne costretto a dimettersi dopo una campagna della stampa
conservatrice tedesca e del ministero degli esteri germanico, ha spiegato che
sperava che l'arrivo di Fischer servisse anche a mettere fine a queste
celebrazioni, cosa che invece non è avvenuta, nonostante le sue sollecitazioni.
L'ex console poi accusa Fischer, che è un grande appassionato della Toscana
dove spesso soggiorna in vacanza, di non aver mai trovato il tempo per visitare
i luoghi dove riposano le vittime delle stragi naziste, come il sacrario di
Sant'Anna di Stazzema. Oltre all'intervista con Steinkueher, il reportage
presenta anche le testimonianze dei superstiti delle stragi naziste in Italia,
tra le quali quelle raccolte a Sant'Anna.
E di Sant'Anna si parla in questi giorni: mentre al Museo Storico della
Resistenza è in corso la mostra sui testimoni di Geova e l'Olocausto,
venerdì e sabato prossimo si svolgerà a Pietrasanta, nel salone
dell'Annunziata, il convegno «Per una storia da fare, l'eccidio di Sant'Anna di
Stazzema», organizzato da Comune di Stazzema e Comitato onoranze ai Martiri di
Sant'Anna, con storici e studiosi italiani e tedeschi e il procuratore militare
Antonino Intelisano.