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COLOMBIA

Il Plan Colombia

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Il Plan Colombia è un piano per lottare contro la droga o per mettere all'angolo la guerriglia?
- L'obiettivo ufficiale del Plan Colombia è di lottare contro il narcotraffico, però quando si osserva la strategia che sarà applicata nei prossimi anni, ci si rende conto che la guerra si concentrerà nelle zone che sono controllate dalla guerriglia. I paramilitari, una parte dei militari e la classe politica sono loro stessi implicati in questo traffico. Allora si arriva alla conclusione che il narcotraffico è solo una cortina di fumo per nascondere il vero obiettivo del piano, che è quello di combattere la guerriglia.
Gli Stati Uniti finanziano ampiamente questo piano con un aiuto militare di oltre un miliardo di dollari. Quali sono gli interessi in Colombia?
- Sono molteplici. In primo luogo la Colombia è un paese ricco di petrolio, quindi è necessario assicurare la stabilità del paese per poter investire massicciamente. Secondo, loro vogliono lottare contro il narcotraffico. Terzo, l'obiettivo degli Stati Uniti è molto chiaro, vogliono debilitare la guerriglia e imporle al tavolo dei negoziati un cessate  il fuoco senza  procedere ad una trasformazione sociale. In ultima istanza si tratta di riprendere il controllo di una regione che gli è sfuggito di mano.

Il Plan Colombia attacca il flagello della droga. Non gli si può riconoscere alcune qualità?
- Io lo vorrei, non voglio apparire come un manicheista, però molto onestamente non le trovo. Lo sradicamento forzato delle coltivazioni di coca e fallito ovunque. Durante gli ultimi 6 anni, in Colombia si sono distrutti 110.000 ettari di coltivazioni di coca. Durante lo stesso periodo, la produzione è passata da 50.000 a 120.000 ettari. Un fallimento totale; man mano che si sradica, la coca riappare in altre parti. Il vero problema è sociale; il contadino colombiano dovrebbe poter vivere decentemente coltivando caffè o banane.
Lei ha una certa simpatia per le guerriglie colombiane. Però anche queste commettono  violazioni ai diritti umani.
- Si, è vero, si possono attribuire alle guerriglie il 20% delle violazioni. Conosco bene l'America Latina e a mio parere la guerriglia non ha più caratteri di romanticismo, non si tratta di Che Guevara! Semplicemente mi rendo conto che in Colombia la vita politica è stata accaparrata da due partiti, i conservatori ed i liberali, che si ripartono il potere e attraverso l'assassinio e la violenza hanno sempre impedito la nascita di qualsiasi forza politica d'opposizione. Il giorno che Colombia sarà un paese democratico io non avrò nessuna ragione per comprendere la lotta di un gruppo armato d'opposizione.

http://www.nuovacolombia.org/cartelle/plancolombia/lottadroga.htm

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