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Continuando a scendere il ruscello si arriva al
Cutin Malpass, di
una bellezza incredibile.
L'acqua scivola in una piccola cascata, cadendo in un anfiteatro naturale e provocando un dolce fragore che si espande nel sottobosco. E' difficile non rimanere colpiti dall'improvvisa meraviglia che si pare allo sguardo. L'acqua si perde in mille sfumature di azzurro e verde, con tonalità scure e chiare, inserendosi magnificamente tra le tinte della vegetazione circostante. |
Cutin Malpass |
Cutin Malpass |
E’ completamente immerso nel bosco, coperto
abbondantemente dalla vegetazione, dando una sensazione di isolamento rispetto al
resto del mondo. |
La temperatura dell’acqua è freddissima, ma preferirei affermare che è gelata, senza affatto esagerare.
Questo non ha impedito agli impavidi (pazzi) Pietro, Fernando e Pasquale di fare una nuotata
di circa 20 secondi, il tempo di arrivare, agitandosi faticosamente tra
urla e
improperi,
alla cascata e tornare indietro. |
Cutin Malpass |
Immediatamente dopo, continuando a scendere il fiume, si incontrano altri Cutini di dimensioni inferiori ma della stessa bellezza.
Il ruscello continua ad offrire incantevoli quadretti. L'acqua scivola rapida dalle cascatine per poi fermarsi in ampi spazi, come se volesse rilassarsi dopo fatiche e poi riprendere nella sua discesa a valle. Gli alberi ergono le loro chiome sul ruscello e pare si vogliano specchiare nell'acqua limpida, fermando la loto immagine nello scorrere del fiume. |
La passeggiata procede sino a Fonte Fredda dove termina per tornare sui propri passi.
Il percorso effettuato lungo il fiume nella
vallata formata dal monte Pignataro e Fafarra-Colle San Donato |
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