CAPITOLO IV
4.2 - Commento ai contenuti
Nel tentativo di rendere la presentazione dei Contenuti del curricolo triennale leggibile e coerente, si è basato l'intero discorso su un elemento che si ritiene basilare: quello secondo il quale per conoscere la Fisica è indispensabile conoscere le teorie fisiche.
Come è noto, il tema ispiratore e il momento conclusivo del sapere scientifico si fondono nella esplicitazione di una forma compiuta di conoscenza (anche se non definitiva) chiamata teoria. Assodato che il sapere scientifico non può in alcun modo essere inteso come una collezione di dati frammentari, nè può considerarsi un semplice riassunto di risultati dell'ossservazione e nemmeno una sintesi di generalizzazioni empiriche, diremo che la teoria, per quanto incompleta, è un discorso che tenta di chiarire, con linguaggio matematico, il complesso funzionamento di una certa parte della realtà ed è esplicitamente costituita da un insieme di proposizioni che hanno il compito di spiegare e prevedere i fenomeni naturali. A livello generale, e dal punto di vista della riflessione epistemologica, ciò significa conoscere quel tipo di sapere organizzato, di schema concettuale, o, se si vuole, di intero complesso di conoscenze che riguarda un certo ambito della realtà e che possiede la capacità di descrivere, spiegare, interpretare e, con alcuni distinguo, predire i fenomeni naturali.
In questa
prospettiva, sebbene in pratica risulta poco adeguata (a causa del fatto che
in realtà
la rigorosa costruzione della Fisica comporta in misura non trascurabile il
ricorso a considerazioni "metateoriche") non è completamente arbitrario affermare
che la Fisica è l'insieme di tutte le teorie fisiche, in particolare - anche se
in misura ancora una volta riduttiva - la Fisica, sostanzialmente, è l'insieme
di cinque teorie fisiche.
1) In questa ottica la prima fondamentale teoria che è necessario
conoscere è quella che si è
chiamata di Newton, che riguarda l'importante problema del moto in Meccanica
Classica. Come è
noto, questo settore della Fisica si interessa non solo del movimento dei
corpi (Cinematica del moto) e dei tre principi della Dinamica, ma anche del
concetto di campo, della legge di gravitazione universale, con i suoi
importanti sviluppi in Astronomia, e di quel complesso di concetti, di idee,
relazioni, grandezze fisiche che ruotano intorno alla q.d.m., all'energia, al
momento angolare e ai relativi principi di conservazione nei sistemi isolati.
2) La seconda fondamentale teoria è quella che si riferisce alla Termodinamica, trattata dal doppio punto di vista macro-, e microscopico. In chiave macroscopica sono i due principi che assumono la veste di centro propulsore delle attività di studio e di apprendimento. In chiave microscopica, invece, l'interesse verte su elementi di Meccanica Statistica, sulla Teoria cinetica dei gas e gli aspetti moderni di ordine, disordine, reversibilità, irreversibilità, entropia, probabilità e informazione. In ogni caso, al centro dell'interesse deve esserci la comprensione delle proprietà dei sistemi composti da un gran numero di particelle. E' appena il caso di sottolineare che la teoria statistica conduce a certi risultati del tutto indipendenti dai modelli, e interagisce, in maniera fortemente pluridisciplinare, con il corso di Matematica di cui non si devono mai perdere di vista i nessi e i collegamenti. In breve, si deve cercare di costruire un solido ponte tra parametri macroscopici, da una parte, e concetti atomico-molecolari e statistici dall'altra. Altra peculiarità di questa parte del corso è la necessità di evidenziare l'importanza del concetto di energia, fondamentale per la comprensione di tutto il programma di Fisica, non solo di termodinamica.
3) La terza fondamentale teoria è quella di Maxwell che si interessa di Elettromagnetismo, cioè la teoria del campo elettromagnetico che unifica, e fonde, in una sintesi di grande eleganza e semplicità, Elettricità, Magnetismo ed Ottica. In questo studio sembra importante dedicare un particolare momento di riflessione alla illustrazione dei due possibili modelli interpretativi del comportamento della luce, mettendo in evidenza i frutti del dibattito onda-corpuscolo relativo alla natura della luce nel contesto di una riflessione storica ed epistemologica relativa alla disputa di due modelli di comportamento antitetici e procedendo ad una analisi parallela dei principali fenomeni luminosi.
4) La quarta fondamentale teoria è quella di Einstein intorno alla Relatività Ristretta e Generale, con le loro importantissime conseguenze e implicazioni non solo di tipo fisico e concettuale, ma anche, come è noto, filosofico.
5) La quinta, e ultima, fondamentale teoria, che caratterizza l'insegnamento della Fisica a livello di Triennio conclusivo di studi liceali, è quella quantistica che inerisce non soltanto alla Fisica atomica, e quindi con tutte le implicazioni di tipo indeterministico che vanno da Bohr ad Heisemberg, attraverso il dualismo ondulatorio-corpuscolare, ma anche alla Fisica nucleare e, in particolare, a elementi di Fisica delle Particelle Elementari.
Le prime tre teorie appartengono, come è noto, alla Fisica Classica, la quale, e qui viene detto chiaramente ed esplicitamente una volta per tutte, non esaurisce il programma del corso. Premesso che con l'aggettivo classica si è voluto intendere la 'perfezione' raggiunta dalle Scienze Fisiche a fine '800 ed il loro carattere esemplare ed universale - espressione di una visione completa della fenomenologia del mondo naturale in cui linguaggio, metodo e contenuto si identificano dell'ideale di un equilibrio conoscitivo completo e perfetto - si ribadisce che il Corso comprende come elementi essenziali anche aspetti di Fisica quantistica e relativistica.Nonostante la straordinaria visione unificatrice della Fisica di Newton e di Maxwell sembra presentare un discorso scientifico completo ed unitario, capace di fondere linguaggio e teoria in un esemplare modello di equilibrio, di sintesi e perfezione, il Corso di Fisica trova nella Fisica quantistica e relativistica il suo completamento e la sua caratterizzazione.Sarebbero risorse ed energie sprecate, e inutili, quelle impegnate nello svolgimento di un curricolo di Liceo Sperimentale, moderno, all'altezza dei tempi attuali che non prevedessero, nelle esperienze di insegnamento-apprendimento, la possibilità per i giovani dell'ultimo anno di venire a contatto con argomenti così regnanti e significativi come quelli che riguardano queste due ultime Teorie fondamentali del pensiero scientifico, intese contemporaneamente come le due più potenti esplosioni del pensiero umano e come terremoti concettuali nel panorama della cultura del '900.
A giudizio di chi scrive, si desidera sottolineare che, paragonando il Corso di Fisica a quello di Italiano, la teoria della relatività e la meccanica quantistica costituiscono per la Fisica (dal punto di vista didattico), quello che la Letteratura del '900 è per il Corso di Italiano. Sarebbe impensabile, si immagina, in Letteratura, all'ultimo anno del corso triennale, troncare il discorso letterario al 1879!Nell'ultimo anno di corso, infine, si vedrebbe bene l'utilizzazione di alcuni momenti di studio volti a stimolare attività i riflessione e di approfondimento critico delle nozioni apprese negli anni precedenti, dedicando maggiore attenzione alla dimensione storico-critica degli argomenti trattati per porre lo studente in condizioni di comprendere, criticamente, l'evoluzione del pensiero scientifico dai primi filosofi greci a Galileo, da Newton ad Einstein, evitandogli l'impressione che la Scienza sia, come si è detto in altra parte, un fatto compiuto, dogmatico e definitivo.