Premessa
Ogni uomo ha l'obbligo di procurare, per quanto può, il bene degli altri, e non vale nulla chi non è utile a nessuno. R. Descartes
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Una vita senza ricerche non è degna per l'uomo di essere vissuta. Platone, Apologia di Socrate |
Questo lavoro nasce dalla consapevolezza dell’importanza che riveste la dimensione pedagogica nell'insegnamento della fisica nella didattica liceale. Le note che seguono non sono una esposizione completa ed esauriente di tutte le possibili questioni che attengono alla didattica della Fisica e al suo insegnamento. Mi guardo bene dal non rimarcarlo adeguatamente. Esse sono, piuttosto, un filo conduttore che guidano il Lettore, attraverso un percorso didattico, a riconoscere un modo di insegnare la Fisica in un curricolo triennale di liceo scientifico sperimentale. Costituiscono, inoltre, un contributo alla conoscenza dei criteri informatori di un Curricolo di insegnamento il cui scopo principale è di chiarire il punto di vista dell'Autore in merito a un possibile itinerario didattico e metodologico dell'insegnamento della Fisica. La tesi di fondo sviluppata in questo lavoro è l'incontro tra ricerca didattica, insegnamento disciplinare ed esempio concreto di programmazione e di operatività nella pratica quotidiana del lavoro scolastico.
Il compito di esporre le potenzialità culturali dell'insegnamento della Fisica è estremamente difficile e particolarmente complesso. Nel lavoro si tenta una analisi dei problemi più scottanti che investono l'insegnamento della Fisica oggi, dei suoi collegamenti col mondo della prassi didattica e delle relazioni che esistono tra questi elementi e la cultura scientifica che è cultura nel senso più completo del termine. Nelle pagine che seguono, quindi, intendo sviluppare una serie di temi e implicazioni di carattere didattico e metodologico che hanno molta importanza nella pratica dell'insegnamento della Fisica. Con essi desidero mettere l'accento sui nodi essenziali della didattica della Fisica, nella speranza che il punto di vista da me difeso possa risultare utile al Lettore interessato.
Altro aspetto che mi preme sottolineare è che i temi e le implicazioni che riguardano la didattica della Fisica non sono facili, né ovvi e scontati, né agevoli da delineare. Nessuno si illuda che si tratti di questioni semplici e di per se evidenti. Non basta mettersi ad una cattedra e proporre, più o meno pedissequamente, alcuni temi e concetti di Fisica. L'invito è a non sottovalutare una materia così vasta e multiforme. L'esperienza insegna che l'insegnamento della Fisica è composto da tematiche davvero innumerevoli ed estremamente complesse. Esso è polivalente, fortemente articolato, ricco di nodi problematici, di questioni didattiche irrisolte, di tecniche ancora non generalizzate, di sviluppi paradigmatici non ancora definitivi. In poche parole non è stato ancora definito una volta per tutte. E questo per almeno due ordini di considerazioni.
In primo luogo perchè questa attività si porta dietro una annosa questione di assenza di codici di comportamento e di suggerimenti metodologici previsti da una Riforma della secondaria superiore mai avvenuta, che prescrivessero chiaramente, e senza ambiguità di sorta, interventi didattici e metodologici sicuri e uguali per tutti onde evitare quella sorta di anarchismo didattico in cui ciascuno insegna quello che vuole a seconda della latitudine geografica in cui si ritrova e del curricolo universitario sviluppato.
In secondo luogo perchè in poche pagine sono stato costretto a sintetizzare i tanti aspetti della professionalità del docente di Fisica che avrebbero meritato altro spazio. Si va dai fondamenti teorici della disciplina alle teorie del metodo della scienza, dalle questioni empiriche di laboratorio di Fisica ai temi storici ed epistemologici, dalle attività di ricerca e approfondimento al formalismo matematico e ai linguaggi specifici adoperati, dalla risoluzione dei problemi di Fisica all'organizzazione logica dei dati ottenuti negli esperimenti, dalle riflessioni intorno alle radici culturali e all'umanesimo scientifico dell'impresa della scienza ai legami e alle interrelazioni con le altre discipline del curricolo, dai temi docimologici e delle verifiche dell'apprendimento alle coordinate culturali che riguardano il considerevole sforzo di non appiattire l'insegnamento della Fisica solo su temi tecnologici e pratici della disciplina. E l'elenco potrebbe benissimo continuare.
Le difficoltà poi aumentano in considerazione del fatto che le classi sono formate da un numero eccessivo di allievi e da giovani che si portano dietro le contraddizioni tipiche e prevedibili di una scolarizzazione di massa che non ha ancora risolto lo iato tra qualità e quantità delle idee proposte.
Nell'opera affronto una riflessione sull'insegnamento della Fisica in generale e nei suoi risvolti specifici in particolare, con precipuo riferimento a un curricolo triennale di liceo. Sviluppo, poi, delle considerazioni didattiche sulla matrice teorico-sperimentale della disciplina, mettendo in rilievo le peculiarità di natura metodologica che afferiscono all'insegnamento di una scienza empirica come la Fisica. Sottolineo, altresì, le ricadute di natura etica e formativa che è possibile ottenere con un insegnamento mirato nei suoi obiettivi didattici e nelle sue mete educative mettendo in luce il profondo valore umanistico dell'impresa scientifica. Evidenzio le sfide poste all'uomo da una serie di tematiche moderne quali i limiti della comprensione scientifica legata alle categorie classiche della scienza fisica come la Fisica Quantistica, la complessità, il disordine e il caos, le relatività e i nuovi paradigmi scientifici. Fornisco, infine, dei suggerimenti specifici nel campo della risoluzione di problemi teorici di Fisica e della conduzione di esperimenti di laboratorio come esempi concreti di didassi nei suoi molteplici aspetti.
Per motivi pratici, in gran parte dovuti allo spazio disponibile, ho preferito occuparmi di un numero limitato di temi importanti piuttosto che tentare un esame dettagliato e approfondito di un più ampio e vasto complesso di argomenti.
La riflessione avanzata su diversi e differenti fronti dell'analisi didattica dell'insegnamento della fisica ha carattere elementare, così come è elementare, e non poteva essere diversamente, l'intero progetto didattico riguardante la esplicitazione dell'intero curricolo triennale di fisica.
Sono perfettamente cosciente, altresì, che queste brevi note sono discontinue e non equilibrate. Infatti, sono dettate dall'esigenza di proporre alcuni dei possibili aspetti della riflessione didattica e pedagogica che ineriscono all'insegnamento della Fisica. Esistono a questo proposito testi e pubblicazioni esaurienti e completi. Questa traccia si pone il più modesto obiettivo di introdurre, a livello elementare, il discorso didattico inerente alla Programmazione Didattica relativa a un corso di Fisica di Triennio di Liceo Scientifico Sperimentale.
Essa è stata concepita come introduzione e come riflessione a un discorso pedagogico e didattico che può accompagnare il lettore, mai sostituirlo, nella lettura di buone pubblicazioni in materia, da cui queste note non possono, né vogliono in realtà prescindere, infine, da dire che alcuni temi trattati non sono originali. Molti Autori si sono interessati ad essi in modo più meno completo e significativo. La novità è che qui sono stati opportunamente adattati alle esigenze specifiche di una più corretta comprensione dei fini della ricerca.
Roma, 1 Settembre 1994