CAPITOLO II
2.1 - Il significato di un curricolo liceale
La tematica curricolare costituisce, alla luce della ricerca pedagogica, un problema cruciale e determinante per fornire una risposta alle domande che riguardano il che cosa insegnare, con quali metodi e attraverso quali contenuti. La risposta non è univoca e uguale per tutti. Le esperienze scolastiche sono e devono essere diverse a seconda se il curricolo di cui si parla riguarda una scuola liceale a forte connotazione umanistica o scientifica, o una scuola a matrice tecnica, o addirittura a indirizzo professionale. Tutti questi casi prevedono dei progetti di insegnamento diversi e una sistemazione di modelli teorici differenti anche sul piano della costruzione della teoria curricolare. In ogni caso è necessario stabilire con molta chiarezza i seguenti punti essenziali e strategici:
i) quali sono le mete educative (obiettivi dell'insegnamento) che si intendono realizzare;
ii) in quali maniere (definizione dei metodi e dei materiali) si pensa di realizzarli;
iii) in quale misura i tentativi progettati riescono (accertamento del grado di riuscita dell'impresa didattica).
Queste poche idee pratiche lasciano intendere sin da ora che l'elaborazione del curricolo liceale oggetto della presente ricerca è un'attività complessa, ricca di variegati significati, che non può essere liquidata con poche parole. Essa è costituita da un processo continuo e dinamico, articolato in vari segmenti che riguardano attività culturali profondamente specifiche e differenti. Si pensi per esempio alle diversità e alle competenze specifiche che è necessario possedere in campi così specialistici come quelli che riguardano gli aspetti disciplinari, didattici, metodologici, psico-pedagogici, empirici, storici, epistemologici, matematici, docimologici, bibliografici, organizzativo-gestionali, normativo-giuridici, della sicurezza e protezione nei gabinetti scientifici, etc...
Una consistente fetta di specialisti riconosce ormai inderogabile la necessità di sviluppare nelle scuole medie superiori interventi di natura didattica e metodologica significativi, approfonditi ed efficaci che evitino il dilettantismo e la superficialità.
Noi viviamo in una società che cambia, dove nuove conoscenze vengono costantemente acquisite e le vecchie si dimostrano errate. Non è più possibile, neppure per gli specialisti più preparati, conoscere tutto sulla loro specializzazione. Questo straordinario aumento delle conoscenze presuppone una selezione ancora maggiore di quanto deve essere appreso, nonché una riconsiderazione del modo in cui l'apprendimento dovrà aver luogo. Oltre alla necessità che gli alunni siano preparati a rispondere all'esigenza di una società che cambia così rapidamente, gli insegnanti dovrebbero riconsiderare che cosa offrono ai loro allievi. Il fatto che nelle scuole ci si proponga una più ampia gamma di obiettivi accentua la necessità di un'attenta programmazione.[1]
Quanto detto mostra senza intendimenti ambigui che un curricolo liceale, per essere chiaramente esplicitato necessita sia di una definizione precisa del significato dell'insegnamento della Fisica, sia di una chiarificazione del ruolo che la disciplina assume nel contesto delle esperienze che riguardano il rapporto scienza-cultura-società. Partiamo quindi dalla necessità di fissare subito dei paletti delimitatori del campo delle intenzioni e riferiamoci immediatamente al tipo di scuola cui si riferisce la presente ricerca.
Un Liceo Statale è una scuola secondaria superiore di tipo liceale, che non ha mete e propositi educativi e didattici di tipo tecnico-professionale, non si pone scopi e finalità di tipo privatistico. Esso colloca al centro della propria attenzione progettuale il tentativo di fornire ai giovani strumenti culturali, scelte di valori, principi morali, conoscenze, modelli interpretativi e capacità teoriche utilizzabili in seguito nella vita, nella pratica sociale, nella professione e negli studi universitari. Il modello di scuola che il liceo persegue, quindi, non è espressione della società di tipo produttivistico, o, ancor più riduttivamente, di mero stampo efficientistico, in quanto la scuola non può essere considerata come un prodotto. Semmai deve essere vista come un'agenzia educativa produttrice di servizi e al servizio dei cittadini.
Premesso che le finalità del processo educativo sono fondamentalmente quelle di realizzare il dettato costituzionale (laddove agli artt. 9, 30, 33 e 34 della Costituzione si prospetta l'obbligo dell'Istituzione scolastica di istruire ed educare i giovani a sviluppare la cultura nel rispetto del principio della libertà e della democrazia), cioè di preparare i giovani a vivere nella società, ponendo il singolo nelle condizioni di effettuare delle scelte in maniera critica ed autonoma, il ruolo di un curricolo liceale è essenzialmente quello di fornire ai giovani gli strumenti culturali di un sapere critico che consenta loro di inserirsi meglio nella società e di interpretare correttamente la realtà circostante.
Dunque, il compito della scuola in generale e dei Licei in particolare - scuole per eccellenza formative e non professionalizzanti - diventa allora quello di insegnare ai giovani a possedere la Cultura, cioè ad utilizzare i frammenti di informazione acquisiti per andare al di là di essi, riuscendo a sfruttare, nel senso più alto del termine, le conoscenze che fanno parte della "tradizione" di una civiltà, stimolando la riflessione critica su esse e la rielaborazione personale.
In questa prospettiva si sottolinea particolarmente che entrambi gli assi culturali, quello umanistico-letterario e quello scientifico, hanno pari dignità e pari centralità educativa, nonché una valenza formativa di indubbia importanza, e le relative discipline, nei cui ambiti essi si riconoscono, devono avere riconosciuto lo stesso ruolo formativo-educativo.
[1] A.NICHOLLS-H.NICHOLLS, Guida pratica all'elaborazione di un curricolo, Milano, Feltrinelli, 1983, pp.11-12.
|
||||
|