CAPITOLO IX
9.5 Valutazione delle prove di laboratorio
Nel
quadro generale della valutazione, particolare impegno sarà
dato alla valutazione delle capacità
pratiche e delle abilità
specifiche degli allievi. A questo proposito, sembra importante
chiarire a priori 'quali' capacità, e 'come', siano da valutare
per mezzo della prova pratica di laboratorio, in modo tale da
valutare sia i processi, sia i risultati.
Tenendo presenti gli obiettivi formativi generali specificati in 3.1), vengono qui di seguito elencati, in forma tassonomica sintetica, gli obiettivi didattici specifici inerenti alla dimensione empirica della Fisica :
a) riconoscere e formulare un problema (conoscenza consapevole);
b) progettare e programmare una procedura sperimentale (comprensione operativa);
c) predisporre ed eseguire una attività sperimentale (ricerca di procedure e tecniche per soluzioni di problemi e manipolazione);
d) montare l'apparecchiatura e collegare opportunamente la strumentazione e i materiali in maniera corretta;
e) osservare, misurare, registrare, elaborare ed interpretare dati;
f) verificare, e dare valutazioni di merito, a ipotesi, modelli e schemi concettuali concernenti importanti fenomeni fisici indagati empiricamente.
A tale scopo si fa presente che per valutare le componenti dell'attività sperimentale (Relazioni di laboratorio prodotte dagli allievi, costruzione di tabelle di dati opportunamente tabulati, rappresentazione grafica mediante diagrammi e grafici vari, applicazione di tecniche di interpolazione, di regressione e di teoria degli errori, test di verosimiglianza del chi-quadro, aspetti operativi, considerazioni critiche, etc...) si presenterà agli allievi una scheda contenente i criteri docimologici di base in maniera tale che gli studenti sappiano in partenza come e che cosa l'insegnante valuterà di volta in volta.
L'attività di redazione di una Relazione di Laboratorio è molto importante nell'economia del Corso di Fisica. La Relazione è intesa come una forma di comunicazione linguistica e concettuale volta a sviluppare le seguenti capacità :
a) capacità di inventare argomentazioni intorno ad un tema sviluppato sperimentalmente in Laboratorio;
b) capacità di organizzare e riorganizzare in modo nuovo e diverso una attività empirica, cogliendone la valenza e la struttura portante dei suoi contenuti e delle sue metodologie, individuando ciò che può essere ritenuto essenziale da ciò che è secondario;
c) capacità di organizzare e articolare adeguatamente il pensiero, non colo imparando a capire meglio un tema specifico ma anche
a riformulare, rielaborandolo e sintetizzandolo, un discorso scientifico rivolgendosi ad un 'destinatario' con uno 'scopo'. [1]
La redazione di un documento di sintesi in cui l'allievo, sforzandosi di enucleare il senso complessivo di un protocollo relativo ad una attività empirica, abbia modo si verificare (in maniera esplicita o implicita) la pertinenza di tutto quanto proposto e la coerenza con tutte le fasi del lavoro rappresenta un modo sicuro per rendere il corso efficace e produttivo.
In conclusione, la Relazione di Laboratorio rappresenta una attività scolastica che non solo abitua l'allievo ad essere protagonista di un flusso comunicativo personale, ma si presenta anche come un fondamentale strumento metalinguistico della comprensione testuale, che va incoraggiato e sviluppato perchè permette di capire l'importanza del linguaggio scientifico e delle sue peculiarità.
[1] U. ECO, Come si fa una tesi di laurea, Milano, Bompiani, 1977, p.159.