Esempio di risoluzione di un problema di fisica
La seconda fase dell'attività di risoluzione: analisi e discussione del problema.
12 - La
risoluzione grafica.
Per chiarire meglio il significato della (1) e le sue conseguenze fisiche,
consideriamo adesso il problema dal punto di vista grafico dei diagrammi orari
(t,S) dei due moti e tracciamo le due curve sullo stesso sistema di assi
cartesiani confrontandone l'andamento.
Ricordiamo che il diagramma orario, o grafico del moto, è un grafico
cartesiano che
rappresenta il cammino S percorso dal punto materiale sulla traiettoria nei vari
istanti di tempo. A seconda del tipo di moto di cui i corpi sono animati esso è
rappresentato dalla curva di una funzione algebrica o trigonometrica secondo la
rappresentazione simbolica S=f(t), o V=f(t) o, infine, a=f(t).
Nel nostro caso, a seconda dei valori dell'accelerazione (a<0) e della velocità
iniziale del rapido (Vo>0), si presentano tre possibili casi, evidenziati dalla Fig. 2. Il
primo in fig.2a rappresenta il caso in cui i due treni non si scontrano.
Come si vede chiaramente dall'andamento del grafico di fig.2a, le due curve non si incontrano in nessun punto. Ricordiamo che la retta è il diagramma orario del moto rettilineo uniforme del merci mentre la parabola, con la concavità rivolta verso il basso, rappresenta il diagramma orario del rapido.
Il secondo caso di fig.2b è rappresentato il caso in cui il rapido tamponi il merci in un solo punto.
Il terzo caso in fig.2c rappresenta il caso in cui i due treni hanno due urti. Si vede in fig.2c che la parabola interseca la retta in due punti.
Nel caso a) le due curve (la retta con pendenza positiva non passante per
l'origine degli assi e la parabola che rivolge la concavità verso il basso, in
quanto il moto è ritardato e l'accelerazione è negativa) non hanno nessun punto
in comune. Questa situazione si verifica quando risolvendo l'equazione di
secondo grado nell'incognita t, il discriminante risulta negativo. In queste
condizioni la soluzione dell'equazione non è reale e il problema non ammette
possibilità di interazione tra i treni. Dunque, lo scontro non avverrà in quanto
in nessun istante di tempo vi è contemporaneità spaziale dei due treni nella
stessa posizione, a causa di una soluzione complessa che non possiede
significato fisico, poichè un tempo espresso da un numero complesso, del tipo
t=(a±ib), non ha fisicamente significato. Peraltro, questo tipo di discussione
ha lo scopo di informarci che la condizione proposta non può verificarsi e
quindi non può essere accettata e la risposta alla domanda è negativa.
Nel caso b) le due curve hanno un solo punto in comune. Questo caso si ha quando
il discriminante dell'equazione è nullo e la soluzione dell'equazione di secondo
grado è formata da due numeri reali e coincidenti del tipo t1=t2=k. In queste
condizioni lo scontro avverrà perchè in un certo istante di tempo ben
determinato i due treni occupano la stessa, unica posizione.
Nel caso c) le due curve si intersecano in due punti. Ciò perchè il
discriminante è diverso da zero e, quindi, l'equazione ammette come soluzione
una coppia di numeri reali e distinti del tipo t1=k1 e t2=k2. Qui sono previste,
dal punto di vista matematico, due posizioni nelle quali i treni si trovano
contemporaneamente nello stesso luogo. Fisicamente ciò non ha molto senso,
poiché se avviene lo scontro una prima volta è impossibile che si verifichi una
seconda volta, anche perchè dopo il primo scontro le condizioni cinematiche
rimarrebbero alterate profondamente. E' importante discutere con gli allievi
questo fatto. Si deve far capire al giovane che nel mentre il risultato
matematico non tiene conto (e non potrebbe fare altrimenti) delle reali
condizioni nelle quali il fenomeno evolve, fisicamente è necessario effettuare
un intervento di selezione, di scelta, un atto di responsabilità che rende
protagonista l'allievo, eliminando quella o quelle soluzioni che escludono la
possibilità di manifestarsi concretamente nella realtà. Per esempio è possibile
che della coppia di numeri reali che costituisce la soluzione, un tempo t1 sia
positivo e un altro t2 sia negativo. In questa situazione si deve eliminare il
caso t=-k, poiché un tempo negativo rappresenta un intervallo temporale che si
riferisce al passato e non al futuro.
In conclusione, da un punto di vista grafico, il problema, per quanto riguarda
la prima domanda, è da considerare risolto, perchè la soluzione può essere una
sola dei tre casi possibili appena discussi.