Normalmente
pubblico testi piuttosto brevi perchè credo che la brevità
e la leggerezza costituiscano una virtù... in questo caso però
devo fare un'eccezione perchè poche parole non sono sufficienti
per presentare un artista come Giacomo Sonaglia; ne devo spendere qualcuna
in più, ...questo pittore si scoprirà che egli si
dichiara disponibile a eseguire:
Alcuni
storgono la bocca quando sentono che qualche artista opera su commissione,
ma anch'io storgo la bocca quando vedo che queste persone storgono la bocca.
So di avere la ragione dalla mia: conosco abbastaza bene la storia dell'arte
per sapere che Giotto, il Beato Angelico, Raffaello, Michelangelo, Picasso
e tutti i grandissimi lavoravano proprio in questo modo. Qualcuno si scandalizza
perchè Renzo Piano progetta edifici soltanto se gli viene chiesto
di farlo, ovvero se gli viene commissionato un progetto? Mozart o Verdi
forse componevano per hobby? No, tutti i grandi artisti hanno lavorato
su commissione. Il committente è fondamentale perchè l'arte
possa vivere; non soltanto il singolo artista, l'arte. Da qualche
decennio si è diffusa l'errata convinzione che l'artista deve essere
completamente indipendente e che soltanto se fa quello che decide lui,
dove e quando sceglie lui, potrà creare capolavori; ma è
sbagliata e irrealistica. Tra i grandi, per quello che risulta a me, soltanto
Cezanne ha potuto fare a meno del mercato, e soltanto perchè
suo padre, grande banchiere, gli assicurò un rendita per tutta la
vita. Sonaglia....se
pure fosse bravo (come è) anche in uno solo dei cinque campi in
cui opera, avrebbe il successo che ha e ne meriterebbe molto altro ancora;
il fatto che di talenti ne possieda cinque (ma in realtà è
sempre lo stesso) lo rende un personaggio e un artista straordinario. Sonaglia
è un maestro, ovvero uno che conosce in profondità le tecniche
che utilizza, che dal loro impiego trae opere di livello qualitativo altissimo
e che è in grado di insegnare ad altri i loro segreti. Non è
questo che deve saper fare colui a cui attribuiamo il titolo di Mastro?
Visitando le gallerie si vedrà che sto descrivendo semplicemente
le cose come sono. Si potrà dire che vetrate e trompe l'oeil belli
come quelli che lui disegna e realizza hanno più a che fare con
l'artigianato, seppure di alto livello, che con l'arte, intesa come capacità
di creare. Un'osservazione come questa, che pure è accettabile,
non tiene conto di parecchi elementi. Assumersi la responsabilità
di affrescare la parete della sala più importate di una magione
prestigiosa, non è cosa da tutti. Allo stesso modo copiare un Gauguin
o un Renoir può portare a risultati squallidi e perfino grotteschi,
ma può anche, all'opposto, riprodurre lo spirito dell'artista di
cui si sta copiando l'opera. Per riuscirci occorre penetrare nell'animo
di quell'artista, non basta limitarsi a ricalcare i suoi tratti e le sue
pennellate. La maestria di Sonaglia in questa parte non puramente creativa
della sua attività può essere paragonata a quella di un
grande concertista, che esegue musiche composte da altri, ma che è
in grado di affascinare chi ascolta. Ma come
un grande concertista può essere anche compositore lui stesso, così
Giacomo Sonaglia è anche artista "in proprio". Quando segue la propria
ispirazione appare molto libero e moderno, quasi selvaggio. Di Sonaglia
"pittore in proprio" parlerò ancora. (Roberto
Malfatti)
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Credo di non
sbagliarmi sottolineando che, con i suoi lavori più recenti, Giacomo
Sonaglia ha operato una svolta nella sua pittura: a giudicare dagli esiti
di oggi, ritengo poter dire che egli potrà andare ancora più
lontano sulla strada di nuove tematiche, di nuove invenzioni, di nuove
tecniche forse. Con basi scopertamente surrealiste, è già
evidente nei suoi olî che egli guarda oggi a nuovi approdi attraverso
un simbolismo non certamente di maniera, che gli nasce spontaneo dalla
sua natura al tempo stesso pensosa e responsabile,la quale è sempre
caratteristica dell’artista che conosce l’importanza dell’impegno per aspirare
alle altezze dell’Arte riservata solo ai migliori… Sonaglia ci sa raccontare
egregiamente l’oggi con le sue tematiche di particolare interesse e con
altrettanto interesse si può giudicare il suo raggiunto equilibrio
tra forme e contenuti… ma forme e contenuti riuniti in una “modernità”
che rappresenta indubbiamente un momento magico della nostra storia artistica
più recente… (Mariangela Rinaldi)
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…Pittura carica di fermenti e di geniale audacia questa di Giacomo Sonaglia,
a me sconosciuto, pittura come espressione di una sensibilità he
affida gli impulsi dell’ispirazione a un rigoroso controllo interioreattraverso
la suggestione di un linguaggio formale di ineccepibile lucentezza… Non
l’immagine di figure, di volti, non l’immagine della natura o di oggetti,
per quanto tutti poeticamente selezionati, ma il significato nascosto dietro
la loro mutevole disposizione genera, in questa pittura, la trama su cui
forma e colore acquistano quella risonanza interioresenza cui il dipingere
rimane un esercizio utile forse soltanto a chi lo compie…: questa ricerca
di una ragione e di una destinazione mi sembra un importante fervore impegnativo
nelle opere di Sonaglia e mi sembra al tempo stesso il carattere che distingue
tutto il suo percorso fino ad oggi per la coerenza delle scelte e il valore
dei risultati…
(Sabino d’Acunto)
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…Parlare all’Umanità attraverso forma e colori raccontare i propri
stati d’animo con intensità, mi sembra il presupposto della pittura
dell’italiano Giacomo Sonaglia… un giovane artista che nei suoi lavori
sa unire potenza ed equilibrio fantasia e ritmo compositivo, molto spesso
con un respiro metafisico di particolare profondità… Molti tagli
e geometrismi cromatici fanno da fondale a figure ed oggetti che
sono pretesto ad un aggressivo discorso che è insieme rappresentazione
poetica…: è sufficiente spesso che faccia capolino una rosa, mirabilmente
disegnata, dal momento che in questo Artista tutto scaturisce da una particolare
finezza e ricercatezza di toni…
(Costantino
Carter)
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… In un mondo dove si cerca di rompere ed irrompere… ci sono per fortuna
i giovani Sonaglia che non si permettono di sopraffare la misura
dell’Arte,la quale non deve perdere il suo umano valore di serena continuità
tra passato e presente… Sonaglia sa rimanere nella sua opera vicino all’uomo,
starei per dire, umilmente: e mentre scava tra i valori dell’uomo rispetta
i canoni di una disciplina insieme umana edespressiva… e poi appaiono,
con qualcosa di molto o poco diverso, proprio le figure del passato (come
quella, che tutti conoscono, della “Venere” botticelliana). E’ una operazione
che Giacomo Sonaglia fa congrande delicatezza e buon gusto e che ci ricorda
certe operazioni di O’Neil o di Eliot… ma è difficile trovare precedenti
e analogie perché per il nostro pittore anche questo diventa“modello”
del passato che è simbolo, che è rispetto e sconfinata ammirazione
per i Maestri ma Egli sa il valore che può assumere l’introduzione
di un riferimento per rendere più eloquente il suo racconto pittorico…
E’, per me, un Italiano da amare ….
(Henri de la
Côte)
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... Motivi tutti suoi quelli di Giacomo Sonaglia, persino nelle strane
architetture o negli strani paesaggi: gli uni e gli altri nati dal suo
estro con pennellate classiche e non sempre aderenti ai soggetti quindi
ai tempi e ai luoghi…: il tutto in un sovrapporsi di sentimenti nuovi,
caldi. E su tutto la ricerca assidua e amorosa per realizzare se stesso,
per allontanarsi dalla quotidianità in un'impegno che non fa certo
difetto a questo inquieto ma equilibrato pittore dai molteplici interessi,
del quale certamentesi parlerà molto in un tempo assai prossimo…
(Corrado Lombardo)
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…Pur radicato nella realtà, Sonaglia non è certamente un
pittore semplice od un istintivo puro, in fondo forse è un metafisico:…
pieno di intelligenza, di profondità di pensiero, di sottile umorismo
e talvolta anchedi sottile ironia e di gusto per una sorta di eccentricità
…: è stranamente pieno anche di contrasti che però sa abbracciare
felicemente in una eterogenea unità… Nelle sue composizioni fatti
e sentimenti anche contraddittori, ma in una particolare amalgama che rende
tutto comprensibile perché anche ciò che è contraddittorio
e può apparire in un primo momento inconciliabile, risulta poi di
una complementarietà necessaria…
(Massimo Osai)
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…Forse l’insegnamento dell’elemento compositivo, l’intuizione di un disegno
preciso, la costante attenzione ai ritmi, fanno in modoche i quadri di
Giacomo Sonaglia non siano mai un’esercitazione cromatica ma si vede bene
che c’è, e penso ci sarà sempre,un preciso e costante impegno
evolutivo verso nuovi moderni obiettivi… E’ un punto, questo, su cui l’osservatore
o il Critico non possono fare a meno di soffermarsi, forse di più
che sull’evidente saggezza dei colori e delle già oggi sorprendenti
invenzioni tematiche…
(Alfredo Ricciardi)
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…Potrebbe essere un allievo dei Grandi della nostra pittura europea contemporanea.
So che non è così, perché con questi non si è
neppure mai incontrato: ma quella di Giacomo Sonaglia è una pittura
moderna sul binario della grande pittura europea… Sono certamente sue doti
costituzionali forza di pensiero, estro, potenza espressiva, tradotte sulla
tela con una singolare capacità tecnica e cromatica nella
scelta sapiente delle sue invenzioni che, è evidente, si intrecciano
galoppando nella sua mente…