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Normalmente pubblico testi piuttosto brevi perchè credo che la brevità  e la leggerezza costituiscano una virtù... in questo caso però devo fare un'eccezione perchè poche parole non sono sufficienti per presentare un artista come Giacomo Sonaglia; ne devo spendere qualcuna in più,  ...questo pittore si scoprirà  che egli si dichiara disponibile a eseguire:
1 - Ritratti su commissione
2 - Vetrate artistiche
3 - Trompe l'oeil
4 - Copie di capolavori
5 - Quadri originali
Alcuni storgono la bocca quando sentono che qualche artista opera su commissione, ma anch'io storgo la bocca quando vedo che queste persone storgono la bocca. So di avere la ragione dalla mia: conosco abbastaza bene la storia dell'arte per sapere che Giotto, il Beato Angelico, Raffaello, Michelangelo, Picasso e tutti i grandissimi lavoravano proprio in questo modo. Qualcuno si scandalizza perchè Renzo Piano progetta edifici soltanto se gli viene chiesto di farlo, ovvero se gli viene commissionato un progetto? Mozart o Verdi forse componevano per hobby? No, tutti i grandi artisti hanno lavorato su commissione. Il committente è fondamentale perchè l'arte possa vivere; non soltanto il singolo artista, l'arte. 
Da qualche decennio si è diffusa l'errata convinzione che l'artista deve essere completamente indipendente e che soltanto se fa quello che decide lui, dove e quando sceglie lui, potrà  creare capolavori; ma è sbagliata e irrealistica. Tra i grandi, per quello che risulta a me, soltanto Cezanne ha potuto fare a meno del mercato, e soltanto perchè suo padre, grande banchiere, gli assicurò un rendita per tutta la vita. 
Sonaglia....se pure fosse bravo (come è) anche in uno solo dei cinque campi in cui opera, avrebbe il successo che ha e ne meriterebbe molto altro ancora; il fatto che di talenti ne possieda cinque (ma in realtà  è sempre lo stesso) lo rende un personaggio e un artista straordinario. Sonaglia è un maestro, ovvero uno che conosce in profondità  le tecniche che utilizza, che dal loro impiego trae opere di livello qualitativo altissimo e che è in grado di insegnare ad altri i loro segreti. Non è questo che deve saper fare colui a cui attribuiamo il titolo di Mastro? Visitando le gallerie si vedrà  che sto descrivendo semplicemente le cose come sono. Si potrà  dire che vetrate e trompe l'oeil belli come quelli che lui disegna e realizza hanno più a che fare con l'artigianato, seppure di alto livello, che con l'arte, intesa come capacità  di creare. Un'osservazione come questa, che pure è accettabile, non tiene conto di parecchi elementi. Assumersi la responsabilità  di affrescare la parete della sala più importate di una magione prestigiosa, non è cosa da tutti. Allo stesso modo copiare un Gauguin o un Renoir può portare a risultati squallidi e perfino grotteschi, ma può anche, all'opposto, riprodurre lo spirito dell'artista di cui si sta copiando l'opera. Per riuscirci occorre penetrare nell'animo di quell'artista, non basta limitarsi a ricalcare i suoi tratti e le sue pennellate. La maestria di Sonaglia in questa parte non puramente creativa della sua attività  può essere paragonata a quella di un grande concertista, che esegue musiche composte da altri, ma che è in grado di affascinare chi ascolta. 
Ma come un grande concertista può essere anche compositore lui stesso, così Giacomo Sonaglia è anche artista "in proprio". Quando segue la propria ispirazione appare molto libero e moderno, quasi selvaggio. Di Sonaglia "pittore in proprio" parlerò ancora.
(Roberto Malfatti)                                                           ***

 
 
Credo di non sbagliarmi sottolineando che, con i suoi lavori più recenti, Giacomo Sonaglia ha operato una svolta nella sua pittura: a giudicare dagli esiti di oggi, ritengo poter dire che egli potrà andare ancora più lontano sulla strada di nuove tematiche, di nuove invenzioni, di nuove tecniche forse. Con basi scopertamente surrealiste, è già evidente nei suoi olî che egli guarda oggi a nuovi approdi attraverso un simbolismo non certamente di maniera, che gli nasce spontaneo dalla sua natura al tempo stesso pensosa e responsabile,la quale è sempre caratteristica dell’artista che conosce l’importanza dell’impegno per aspirare alle altezze dell’Arte riservata solo ai migliori… Sonaglia ci sa raccontare egregiamente l’oggi con le sue tematiche di particolare interesse e con altrettanto interesse si può giudicare il suo raggiunto equilibrio tra forme e contenuti… ma forme e contenuti riuniti in una “modernità” che rappresenta indubbiamente un momento magico della nostra storia artistica più recente…  (Mariangela Rinaldi)                                                           ***

 
 
…Pittura carica di fermenti e di geniale audacia questa di Giacomo Sonaglia, a me sconosciuto, pittura come espressione di una sensibilità he affida gli impulsi dell’ispirazione a un rigoroso controllo interioreattraverso la suggestione di un linguaggio formale di ineccepibile lucentezza… Non l’immagine di figure, di volti, non l’immagine della natura o di oggetti, per quanto tutti poeticamente selezionati, ma il significato nascosto dietro la loro mutevole disposizione genera, in questa pittura, la trama su cui forma e colore acquistano quella risonanza interioresenza cui il dipingere rimane un esercizio utile forse soltanto a chi lo compie…: questa ricerca di una ragione e di una destinazione mi sembra un importante fervore impegnativo nelle opere di Sonaglia e mi sembra al tempo stesso il carattere che distingue tutto il suo percorso fino ad oggi per la coerenza delle scelte e il valore dei risultati… 
(Sabino d’Acunto)                                                           ***

 
 
…Parlare all’Umanità attraverso forma e colori raccontare i propri stati d’animo con intensità, mi sembra il presupposto della pittura dell’italiano Giacomo Sonaglia… un giovane artista che nei suoi lavori sa unire potenza ed equilibrio fantasia e ritmo compositivo, molto spesso con un respiro metafisico di particolare profondità… Molti tagli e geometrismi cromatici  fanno da fondale a figure ed oggetti che sono pretesto ad un aggressivo discorso che è insieme rappresentazione poetica…: è sufficiente spesso che faccia capolino una rosa, mirabilmente disegnata, dal momento che in questo Artista tutto scaturisce da una particolare finezza e ricercatezza di toni…
(Costantino Carter)                                                           ***

 
 
… In un mondo dove si cerca di rompere ed irrompere… ci sono per fortuna i giovani Sonaglia che non si permettono di  sopraffare la misura dell’Arte,la quale non deve perdere il suo umano valore di serena continuità tra passato e presente… Sonaglia sa rimanere nella sua opera vicino all’uomo, starei per dire, umilmente: e mentre scava tra i valori dell’uomo rispetta i canoni di una disciplina insieme umana edespressiva… e poi appaiono, con qualcosa di molto o poco diverso, proprio le figure del passato (come quella, che tutti conoscono, della “Venere” botticelliana). E’ una operazione che Giacomo Sonaglia fa congrande delicatezza e buon gusto e che ci ricorda certe operazioni di O’Neil o di Eliot… ma è difficile trovare precedenti e analogie perché per il nostro pittore anche questo diventa“modello” del passato che è simbolo, che è rispetto e sconfinata ammirazione per i Maestri ma Egli sa il valore che può assumere l’introduzione di un riferimento per rendere più eloquente il suo racconto pittorico…  E’, per me, un Italiano da amare …. 
(Henri de la Côte)                                                           ***

 
 
... Motivi tutti suoi quelli di Giacomo Sonaglia, persino nelle strane architetture o negli strani paesaggi: gli uni e gli altri nati dal suo estro con pennellate classiche e non sempre aderenti ai soggetti quindi ai tempi e ai luoghi…: il tutto in un sovrapporsi di sentimenti nuovi, caldi. E su tutto la ricerca assidua e amorosa per realizzare se stesso, per allontanarsi dalla quotidianità in un'impegno che non fa certo difetto a questo inquieto ma equilibrato pittore dai molteplici interessi, del quale certamentesi parlerà molto in un tempo assai prossimo… 
(Corrado Lombardo)                                                           ***

 
 
…Pur radicato nella realtà, Sonaglia non è certamente un pittore semplice od un istintivo puro, in fondo forse è un metafisico:… pieno di intelligenza, di profondità di pensiero, di sottile umorismo e talvolta anchedi sottile ironia e di gusto per una sorta di eccentricità …: è stranamente pieno anche di contrasti che però sa abbracciare felicemente in una eterogenea unità… Nelle sue composizioni fatti e sentimenti anche contraddittori, ma in una particolare amalgama che rende tutto comprensibile perché anche ciò che è contraddittorio e può apparire in un primo momento inconciliabile, risulta poi di una complementarietà necessaria…
(Massimo Osai)                                                           ***

 
 
…Forse l’insegnamento dell’elemento compositivo, l’intuizione di un disegno preciso, la costante attenzione ai ritmi, fanno in modoche i quadri di Giacomo Sonaglia non siano mai un’esercitazione cromatica ma si vede bene che c’è, e penso ci sarà sempre,un preciso e costante impegno evolutivo verso nuovi moderni obiettivi… E’ un punto, questo, su cui l’osservatore o il Critico non possono fare a meno di soffermarsi, forse di più che sull’evidente saggezza dei colori e delle già oggi sorprendenti invenzioni tematiche…
(Alfredo Ricciardi)                                                           ***

 
 
…Potrebbe essere un allievo dei Grandi della nostra pittura europea contemporanea. So che non è così, perché con questi non si è neppure mai incontrato: ma quella di Giacomo Sonaglia è una pittura moderna sul binario della grande pittura europea… Sono certamente sue doti costituzionali forza di pensiero, estro, potenza espressiva, tradotte sulla tela con una  singolare capacità tecnica e cromatica nella scelta sapiente delle sue invenzioni che, è evidente, si intrecciano galoppando nella sua mente… 
(Costantin Sassarmann)                                                           ***