Dalle indagini storiche eseguite negli archivi di stato di Cagliari, emerge la storia delle esigenze che hanno portato alle costruzioni difensive. Le mura, infatti, grazie alla loro altezza ricoprono un ruolo fondamentalmente difensivo, in seguito furono restaurate e rafforzate con opere rispecchianti criteri fortificatori. La struttura originaria è stata, nel corso dei secoli, modificata a causa dei diversi usi ai quali è stato adibito. Nonostante ciò possiamo, esaminando gli archivi storici della città, che esso fosse stato eretto sui ruderi di un oratorio dedicato all'Arcangelo Gabriele. La cinta del castello è composta da tre torri legate fra loro grazie ad una cortina la cui altezza varia dai 4 ai 6 m. La sua struttura architettonica, è nel suo insieme, di tipo romanico-gotico. Per la difesa dei soldati fu scavato un ampio fossato che durante il 1715 -16 fu munito di cannoni per difendersi dai francesi. La terza torre, situata a sud-est, a pianta rettangolare, è chiamata torre "Maestra" per il doppio ruolo che svolgeva, infatti dalla sua sommità si aveva visione completa della fortificazione sia interna che esterna. All'interno vi è una cisterna che convogliava le acque della terza torre.