PREZIOSI SUGGERIMENTI:
- Della magnificenza del Mare di Napoli, ne abbiamo scritto di parole ( e non solo noi ) così come è oramai accertato da tutti che a pochi chilometri dal capoluogo esiste la deliziosa Pozzuoli, terra di miti e leggende, che dà i natali. oltre che alla straordinaria Sophia Loren, anche a prodigiosi pescatori. Tuttavia, per non ritrovarvi al “Cotugno” che non è un museo “dimenticato” di Napoli, piuttosto un ospedale specializzato in malattie infettive, diffidate di tutte quelle trattorie che annunciano pesce fresco o “zuppa di mare” a prezzi stracciati, come da anni, sapientemente recitano le insegne di molti punti ristoro di p.zza Sannazaro. Il pesce, quello fresco, costa ovunque un po’ di più e per trovarlo succulento a Napoli, vi consigliamo di fare una capatina a Posillipo ( vedi itinerario ), in particolar modo è consigliabile “A’fenestella” ( a Marechiaro, ovviamente) “La fazenda”, “A’ Lampara” e “La Sierra”.
- Prima di ordinare, in quantità industriale, crocchette di patate, arancini e quant’altra frittura all’italiana, che a Napoli conosce l’unico sinonimo di “zeppole e panzarotti”, è consigliabile una leggere ispezione: se l’odore di fritto ha un qualcosa di strano, non pensate ad un particolare olio prodotto con un metodo artigianale, piuttosto dileguatevi da questa sospetta rosticceria; le vetrine non devono essere troppo opache e soprattutto assicuratevi che chi vi precede dopo il primo boccone non si ritrovi ad innaffiare i propri indumenti con l’olio. Meglio buttarsi sulla classica “pizzetta”, sconsigliata quella cotta al forno elettrico, preferibile quella, tradizionalmente cotta al forno a legna che è divina a Montesanto in quasi tutte le rosticceria della traversa via Portamedina..
- Per la pizza, mangiata comodamente a tavolino, fate riferimento a i locali, testati, indicati negli itinerari, Gli altri sono a vostro rischio e pericolo.