Formare











Una delle qualificazioni principali della F é quella di azione di formare. In quanto azione ad essa può essere riferita tutta l'analitica dell'azione (cfr. Ricoeur,1986) e la sua rete concettuale. Infatti rinvia alle nozioni di intenzione, motivazione, scopo, scelta, suppone cioé una dimensione teleologica.
La F é denominabile come "azione complessa" cioé producente effetti su altri, generatrice di cambiamenti. Struttura teleologica e produzione di effetti diventano tuttavia anche nodi problematici, data la "circolarità" dello statuto del discorso sull'azione. Esso é un atto di dire su un fare, fare osservabile tramite assegnazione di intenzioni e di risultati e insieme oggetto di auto-comprensione (in quanto l'azione é sempre "propria").
Questa aporetica implicata in ogni teoria dell'azione può essere collegata a sua volta alla struttura paradossale da alcuni Autori individuata nel costituirsi stesso della F (cfr. De Martino, 1984), come azione di inclusione e esclusione di altri attori, come accettazione di sé in quanto agente e insieme in quanto "campo" della propria azione. [U.M.]






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