Formati/formandi










Sono i destinatari della F. Ciò che può variare nella accezione é il ruolo che essi assumono nel processo Formativo. I formandi sono qui infatti "adulti". Ma adulto è una "parola trappola" (Reboul, 1984): in quanto costruito in opposizione a "bambino", é una metafora, in quanto tipo psicologico o sociologico ideale é un termine normativo. Molte teorizzazioni recenti in campo pedagogico possono essere ritenute come un tentativo di "salvare i formandi", di riabilitarli dal loro stare periferico nella F, dal loro essere di fatto secondari.
Di diritto nessuno infatti nega ai formandi la qualifica di soggetti principali della F; la concezione eteronoma del la F come azione su ha tuttavia dominato l'orizzonte effettivo delle teorie e delle pratiche pedagogiche, impegnate a servire anzitutto i formatori. Riassumendo, si può dire che l'oscillazione semantica del la F va da una concezione di processo globale che investe la persona (e le sue relazioni), ad una attività di tipo educativo svolta da operatori specifici (i formatori). Nel primo caso, si rischia l'indistinzione con altri pro cessi sociali, nel secondo la "normalizzazione" dell'evento.







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