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  impianti di fitodepurazione


Il Decreto Legislativo n. 152 del 1999 recependo le disposizioni della direttiva 91/271/CEE introduce la figura dei fitodepuratori e definisce i casi della loro applicabilità.

Tali sistemi possono essere applicati laddove non sia presente una rete fognaria ed anche dove questa e` presente se viene accertata "l'impossibilità tecnica o l'eccessiva onerosità a fronte dei benefici ambientali conseguibili."
Per gli insediamenti con un numero di abitanti equivalenti compreso tra 0 e 2.000 ed in particolari casi fino a 25.000, il ricorso a tecnologie di depurazione naturale quali la fitodepurazione risulta di ottima efficacia.

Lo scopo della fitodepurazione è di ottenere la stabilizzazione della sostanza organica e la rimozione dei nutrienti per condurre il refluo depurato verso riutilizzazioni secondarie come l'irrigazione di giardini. Il fitodepuratore è un sistema di semplice costruzione:
schematicamente è costituito da una vasca in cemento, con dimensioni in funzione degli abitanti equivalenti, che viene riempita con terreni appositi.
Sulla sua superficie vengono disposte delle piante adatte a svolgere la funzione depurativa, che siano compatibili con il clima della zona. Tale sistema viene posto a valle della fossa Imhoff.
Ad impianto funzionante la vasca di fitodepurazione ha l'aspetto di una aiuola molto rigogliosa.
Il costo di tali impianti risulta economico sia per quanto riguarda la costruzione dell'impianto, sia per la gestione: La manutenzione ordinaria consiste infatti nello sfalcio annuale delle piante.
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