In una società dove la richiesta di acqua per uso potabile, agricolo
ed industriale, aumenta continuamente, il monitoraggio si rende necessario
per la valutazione tecnica della possibilità di rigenerazione di
un pozzo per acqua, contribuendo quindi a un abbassamento dei costi di
produzione e favorendo una diminuzione dell’impatto e del rischio di inquinamento
ambientale (mediante la riduzione del numero di perforazioni di nuovi pozzi).
Approssimativamente il fabbisogno idrico annuo in Italia è di
45 miliardi di metri cubi ripartiti in: 8 miliardi di metri cubi per usi
civili; 28 miliardi di metri cubi per usi agricoli e 9 miliardi di metri
cubi per usi industriali
Le aree dove esiste la maggiore richiesta di acqua sono quelle più
popolate ed industrializzate o interessate da attività agricola
estensiva che si trovano preferenzialmente in pianura, dove la fornitura
di acqua, per tutti gli usi, viene effettuata sfruttando le risorse idriche
del sottosuolo tramite pozzi più o meno profondi.
A questi pozzi viene generalmente richiesta una elevata produttività
ed efficenza per ridurre al minimo i costi.
la vita media di un pozzo per acqua è di circa 25 anni, che
possono drasticamente ridursi per fenomeni di corrosione e invecchiamento.
La corrosione può derivare da particolari condizioni di di pH ed
Eh che riescono a disgregare le pareti metalliche dei pozzi causando il
collasso delle stesse.
L’invecchiamento deriva dalla formazione di incrostazioni sulle pareti
dei pozzi ostruendo i filtri di ingresso dell’acqua causando così
la drastica diminuzione della portata dell’opera. L’invecchiamento può
essere di tipo biotico, quando esiste un’influenza di batteri sulla generazione
delle croste; oppure di tipo abiotico, quando avviene una precipitazione
chimica di minerali come conseguenza dell’instabilità degli ioni
presenti nell’acqua.
I pozzi per acqua possono mantenere una buona efficenza per i primi
10 anni, mentre negli anni successivi si può raggiungere un punto
critico, oltre il quale si assiste al rapido declino dell’efficenza. Quando
risulta economicamente svantaggioso continuare a mantenere in esercizio
tale opera, diventa necessario realizzare una nuova perforazione, la quale
comporta notevoli spese e non è sicuramente esente da danni per
l’ambiente.
Intervenendo prima di raggiungere il punto critico si possono applicare
delle tecniche per recuperare o almeno migliorare parzialmente il rendimento
dei pozzi.
Premessa fondamentale per l’esecuzione di queste opere di manutenzione
è la conoscenza dello stato reale di conservazione della tubazione,
nelle parti profonde del pozzo. Il monitoraggio con telecamere a colori
consente di ottenere buona parte di queste informazioni in maniera rapida
ed esauriente.
se il monitoraggio visivo lo richiede possono essere prese in considerazione
operazioni di campionamento ed analisi delle acque e delle incrostazioni
per determinarne le caratteristiche chimiche e di inquinamento batterico.
Tali operazioni possono essere compiute con l’uso di appositi strumenti
di raccolta da inserire in pozzo tramite la stessa apparecchiatura utilizzata
per la telecamera.
Il risultato finale delle operazioni di monitoraggio ed analisi dello
stato di usura del pozzo, sarà quello della individuazione dei metodi
ottimali per la pulizia e la rigenerazione delle istallazioni, allo scopo
di allungarne la vita operativa e diminuire i costi globali di esercizio.
SISTEMI DI MANUTENZIONE E RIPRISTINO DEI POZZI
Il ripristino dei pozzi sta diventando un argomento di grande interesse
poichè le persone si stanno interessando sempre di più
verso il recupero dei vecchi pozzi piuttosto che abbandonarli e rincominciare
altrove. La ragione principale è il costo relativamente elevato
delle operazioni di ricerca (e autorizzazione), perforazione, completamento
e della logistica necessaria alla messa in funzione di un nuovo pozzo.
Riflettete un attimo su questa considerazione: avete un pozzo che ora
non funziona più, questo ha una certa ubicazione perchè esistono
dei buoni motivi idrogeologici a suggerirlo! Quondi, perchè andare
a cercare un altro posto per scavare un nuovo pozzo?
Nei casi di inquinamento delle falde e di bonifica spesso non è
possibile cambiare ubicazione del pozzo, pertanto in talvolta l'unica alternativa
rimate quella di tentare il ripristino di tali pozzi.
Per quanto riguarda i sistemi di controllo e rigenerazione dei pozzi
esiste una ampia letteratura principalmente negli Stati Uniti (The
Well M&R Gateway) dalla quale si evince come il problema sia molto
sentito.
In Italia non sembra esserci una grande sensibilità e conoscenza
dei problemi di recupero e manutenzione pozzi. Esiste soprattutto una forte
differenza fra Nord e Centro o Sud Italia, differenza dovuta anche e soprattutto
nei costi di realizzazione dei nuovi pozzi che, soprattutto al Centro arrivano
ad essere talora concorrenziali con i costi di rigenerazione (al Nord il
costo di un nuovo pozzo può arrivare ad essere anche 10 volte superiore
rispetto ai prezzi praticati in Toscana).
I sistemi di Rigenerazione che noi abbiamo provato e consigliamo sono
essenzialmente due: il primo, con utilizzo di anidride carbonica (SIAD),
il secondo metodo di rigenerazione è
costituito da una adeguata combinazione di sistemi meccanici e chimici
brevettati e ampiamente testati e certificati.
Per quanto riguardano i metodi di manutenzione e rigenerazione
dei pozzi, si può fare riferimento alle varie pubblicazioni dell'ing.
G. Chiesa.
LE NOSTRE PROPOSTE
GEOPIÙ intende sensibilizzare tutti gli utilizzatori di pozzi, sia
per scopi civili che industriali, verso i sistemi di ripristino e manutenzione
dei pozzi.
Per questo proponiamo un programma di manutenzione dei pozzi che inizia
sin dalla loro costruzione. Ci rivolgiamo quindi anche e soprattutto alle
ditte di perforazione alle quali proponiamo di inserire un pacchetto di
esami di controllo del pozzo a garanzia della costruzione "a regola d'arte".
Il pacchetto di esami sul nuovo pozzo è costituito da:
- progettazione e ubicazione della perforazione
- analisi granulometrica e stratigrafia della perforazione per l'ubicazione degli elementi filtranti
- collaudo e prove di portata del pozzo.
- monitoraggio televisivo del pozzo completato, a garanzia dell'esecuzione dell'opera e per avere una immagine dello stato iniziale
- analisi chimica e batteriologia dell'acqua.
In seguito saranno programmati a scadenze temporali regolari ulteriori
esami e prove sul pozzo per controllarne lo stato di funzionamento e valutare
eventuali diminuzioni di produttività al fine di intervenire prima
che la situazione diventi critica.
Per quello che riguarda i problemi di gestione e manutenzione dei pozzi di vecchia realizzazione, devono essere valutate caso per caso gli esami e gli interventi necessari.
Basilari per queste determinazioni sono:
- analisi chimica dell'acqua emunta,
- ispezione televisiva
- prelievo di campioni delle eventuali incrostazioni.
In base a queste prime valutazioni sarà quindi stilato un programma
degli interventi.